l'operazione “daffodil” nel piano “agreement” - Marina Militare
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Bollettino d’Archivio dell’Ufficio Storico della <strong>Marina</strong> <strong>Militare</strong> - Marzo 2013<br />
L’operazione generò molta perplessità <strong>nel</strong>l’ambito dei comandanti della<br />
Mediterranean Fleet e della R.A.F., perché in effetti l’incursione aveva modalità<br />
“la cui indiscutibile audacia di esecuzione” era “pari soltanto alla macchinosità ed anche<br />
all’ingenuità del <strong>piano</strong>”. (2)<br />
Le modalità del <strong>piano</strong> operativo britannico, accettato dai tre comandanti<br />
in capo delle forze armate britanniche del Medio Oriente e poi diramato il 21<br />
agosto 1942, consistevano in un attacco di sorpresa, già pronto per essere<br />
attuato nei mesi di luglio e di agosto, e poi rimandato alla notte fra il 13 e il 14<br />
settembre, per usufruire della fase di luna favorevole. Esso era destinato a<br />
occupare Tobruch per circa ventiquattr’ore onde permettere a reparti di<br />
guastatori, secondo il tempo disponibile, una completa distruzione (Demolition<br />
Party) degli impianti portuali e delle unità navali, chiatte e mezzi speciali alla<br />
fonda <strong>nel</strong>la rada, meno dieci motozattere, le più efficienti – che dovevano<br />
servire per rinforzare il naviglio di sbarco ad Alessandria – nonché di tutti gli<br />
L’ammiraglio Henry Harwood, comandante in capo della Mediterranean Fleet, ad<br />
Alessandria, ispeziona un drappello di marinai.<br />
(2) M. Montanari, Le operazioni in Africa Settentrionale, vol. II, El Alamein, Roma,<br />
Stato Maggiore dell’Esercito-Ufficio Storico, 1989, p. 640.<br />
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