Nr. 1/2012 - Gennaio - Febbraio - 2012 - Ristorazione e Catering
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Festival Internazionale<br />
del Formaggio, dal 9<br />
all’11 marzo <strong>2012</strong><br />
Dal 9 all’11 marzo <strong>2012</strong> inaugura nel centro di<br />
Campo di Tures in Valle di Tures e Aurina, patria<br />
del prelibato Graukuse grigio, il Festival Internazionale<br />
del Formaggio. La manifestazione,<br />
diventata uno dei più importanti eventi caseari dell’arco alpino e una<br />
rilevante vetrina per l’economia del settore in Alto Adige, ospiterà<br />
per tre giorni, nel corso della decima edizione, oltre 100 produttori<br />
provenienti da tutta Europa che presenteranno quasi 1000 tipi di<br />
formaggi diversi. Un vero e proprio trionfo di sapori e saperi artigianali.<br />
Oltre alla presentazione dei mastri caseari altoatesini e del continente<br />
– provenienti da Norvegia, Polonia, Paesi Bassi, Germania e<br />
altri luoghi ancora – sarà possibile scoprire le attività dei presidi Slow<br />
Food d’Italia e d’Europa e visitare e fare spesa al mercato contadino,<br />
ricco di prelibatezze e artigianato tradizionale. Nei due giorni, si svolgeranno<br />
anche le dimostrazioni culinarie dell’associazione degli chef<br />
sudtirolesi e della Cooking Gang, i giovani ribelli dei fornelli.<br />
Per saperne di più: www.kaesefestival.com<br />
Tè e Ti di Antonelli<br />
“Il tè si beve per dimenticare il<br />
frastuono del mondo”, lo scriveva<br />
il filosofo cinese T’ien Yi-Heng,<br />
nel 2000 a.C.: immaginiamo cosa<br />
potrebbe dire ora. Un fatto è certo,<br />
quelle parole sono più che<br />
mai attuali e Antonelli, l’azienda<br />
marchigiana attiva nei prodotti e<br />
preparati per l’horeca, ha pensato bene di sceglierle per presentare<br />
Tè e Ti, la nuova linea di tè e tisane per bar e locali pubblici. Tè e Ti,<br />
accompagnata dal payoff “Il piacere di un antico rituale”, si compone<br />
di 1 miscele selezionate per intenditori ed appassionati, frutto di<br />
una sapienza antica, riproposte con gusto attuale per ricreare il piacere<br />
di un momento di comfort e di gradevole relax. Il pack elegante<br />
e ricercato, in caldi toni naturali e ispirato all’Oriente nella grafica,<br />
presenta in ogni confezione, oltre ai consigli di preparazione e alle<br />
proprietà dell’infuso, una selezione di aforismi della cultura e della<br />
tradizione legati all’arte del tè. Coordinato al pack il raffinato espositore<br />
da banco, pensato per contenere le bustine in diversi scomparti<br />
ed evocativo dell’atmosfera accogliente e aromatica del prodotto.<br />
Fanno parte della dotazione dei locali pubblici le tazze e le teiere<br />
personalizzate.<br />
Per saperne di più: www.antonellisilio.it<br />
cosa succede<br />
nel food & beverage<br />
Vinitaly a Verona,<br />
dal 25 al 28 marzo <strong>2012</strong><br />
Francia, Germania, Austria per i vini bianchi<br />
e ancora Francia, ma seguita da Spagna,<br />
Cile, Stati Uniti, Australia, Argentina, Sud<br />
Africa per i rossi: c’è sempre più mondo<br />
nelle carte dei vini della ristorazione italiana,<br />
con ristoranti che arrivano ad offrire<br />
bottiglie canadesi, israeliane, libanesi, ungheresi<br />
o greche per stuzzicare la curiosità<br />
dei propri clienti.<br />
Alla crescente offerta di vini stranieri si contrappone<br />
una riduzione della proposta di<br />
etichette, infatti nel 2010 rispetto al 2009<br />
sono diminuiti i locali con oltre 100 etichette<br />
sulla carta dei vini.<br />
Sembra essere questa la risposta alla contrazione<br />
dei consumi nella ristorazione, ma<br />
se per molti tenere nella propria cantina<br />
vini stranieri è una scelta obbligata, rimane<br />
uno zoccolo duro di “patrioti” che continua<br />
ad offrire esclusivamente etichette italiane.<br />
Lo evidenzia l’indagine dal titolo “Vinitaly<br />
incontra la ristorazione”, realizzata da Veronafiere,<br />
che mette in evidenza un altro dato<br />
interessante: il 0% dei clienti chiede vino<br />
in bottiglia, contro il 2 % che ordina al bicchiere<br />
e il 4% che vuole la mezza bottiglia;<br />
il bottle sharing, lo scambio di bottiglia tra<br />
più tavoli, è fermo all’1%, mentre il % non<br />
si fa problemi di immagine e sceglie il doggy<br />
bag, portandosi a casa la bottiglia non<br />
finita.<br />
Per saperne di più: www.vinitaly.com<br />
cateringnews.it • gennaio/febbraio <strong>2012</strong> _ 11