Proverbi e detti - Benvenuti nel sito dei ragazzi della Scuola Media!
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A pensare male del prossimo si fa peccato ma ci s’indovina.<br />
E’ un vecchio proverbio, riportato già dal Giusti <strong>nel</strong>la propria raccolta, reso celebre dal Sen. Giulio<br />
Andreotti, politico di grandissima esperienza, per essere stato parlamentare fino dalla costituzione<br />
<strong>della</strong> Repubblica italiana, sette volte Presidente del Consiglio <strong>dei</strong> Ministri e più volte Ministro.<br />
È come dire “Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio”.<br />
Appendere l’abito a un chiodo.<br />
Modo di dire che significa: abbandonare una data attività perché non si è più in grado di<br />
esercitarla. Il detto risale a una usanza degli antichi gladiatori che, quando venivano liberati,<br />
dedicavano le loro armi ad Ercole e le appendevano alle porte del tempio a lui dedicato.<br />
Aprile, ogni goccia un barile.<br />
E’ un proverbio col quale si vuole evidenziare l’importanza delle frequenti piogge <strong>nel</strong> mese di<br />
aprile, in particolare perché indispensabili per un’abbondante raccolta di uve.<br />
Armiamoci e partite!<br />
Questa battuta fu messa in voga da Lorenzo Stecchetti (pseudonimo di Olindo Guerrini) <strong>nel</strong> 1895,<br />
al tempo <strong>della</strong> prima impresa abissina, che doveva concludersi male per l’Italia l’anno dopo: ne<br />
fecero largo uso, allora e dopo, gli antimilitaristi, e la si ripete ancora oggi per ironizzare su chi<br />
sprona gli altri a rischiare, ad affrontare disagi e pericoli, badando bene, però, a non farlo egli<br />
stesso.<br />
Arrampicarsi sugli specchi.<br />
Arrampicasse su le specchie.<br />
Sforzarsi invano di argomentare l’impossibile, com’è di fatto impossibile potersi arrampicare sulla<br />
superficie liscia di uno specchio.<br />
Arrivare sul filo di lana.<br />
Essere arrivati alla fine di qualcosa che si è portata a termine, di solito con successo.<br />
La frase deriva dalle antiche gare sportive, marcia, maratona o corsa, il cui traguardo era segnato<br />
da un filo di lana che veniva spezzato dal corpo del vincitore.<br />
Aspetta e spera...<br />
È <strong>nel</strong>l’uso familiare e ha lo stesso significato e valore di campa cavallo... , come dire: “Ti illudi, caro<br />
mio!” Proviene da Faccetta nera, marcetta che accompagnò la campagna di Etiopia (1935-1936) e<br />
la conquista del nostro effimero impero coloniale.<br />
Aspettare la manna dal cielo.<br />
Stare senza far nulla aspettando l’aiuto di altri per risolvere i problemi.<br />
Viene dal detto evangelico “Non fate come i vostri padri che mangiarono la manna <strong>nel</strong> deserto e<br />
morirono”. La manna secondo le Scritture (Esodo, 16,31) “era un seme di coriandolo, bianco e<br />
aveva il gusto di schiacciata fatta con il miele”. Era un cibo misterioso che aiutò gli ebrei durante<br />
l’esodo dall’Egitto verso la Terra Santa (Esodo, 16, 1-15).<br />
Assalto alla diligenza.<br />
Nel linguaggio parlamentare italiano la frase si diffuse al principio del 1915, quando l’on. Salandra<br />
definì in tal modo le manovre dell’opposizione per far cadere il governo. La si usa tuttora per<br />
qualificare gli intrighi orditi da persone o gruppi di persone per scalzare dal loro posto altre