11.06.2013 Views

29 DH PRATICA (1-51).qxp - Fondazione Maitreya

29 DH PRATICA (1-51).qxp - Fondazione Maitreya

29 DH PRATICA (1-51).qxp - Fondazione Maitreya

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>29</strong> <strong>DH</strong> <strong>PRATICA</strong> (1-<strong>51</strong>).<strong>qxp</strong> 19/06/2008 19.59 Pagina 12<br />

12<br />

TUCCHO POTHILA:<br />

il VENERABILE “DOTTRINA VUOTA”<br />

impressioni sensoriali. Ciò che è consapevole degli<br />

oggetti dei sensi lo chiamiamo ‘mente’. Gli oggetti<br />

‘penetrano’ nella mente. Prendiamo un suono, come<br />

quello della pialla elettrica qui fuori. Il suono<br />

entra attraverso le orecchie e raggiunge la mente,<br />

che lo riconosce come il rumore di una pialla elettrica.<br />

Ciò che riconosce il suono si definisce ‘mente’.<br />

Ora, la mente che riconosce il suono è ancora a<br />

un livello piuttosto elementare. Si tratta solo della<br />

mente ordinaria. Forse in questo ‘qualcuno’ che ri-<br />

Dire che la mente si ferma<br />

conosce emerge una sensazione di fastidio.<br />

significa avere la sensazione che Dunque bisogna educarlo perché diventi ‘colui<br />

si sia fermata, che non corre che conosce’ secondo verità, il così detto ‘Buddho’.<br />

più da una parte all’altra. Se le Se non conosciamo chiaramente, in accordo con la<br />

permettiamo di andare appresso verità, ci sentiremo infastiditi dai suoni prodotti<br />

a pensieri e sentimenti senza dalla gente, dalle macchine, dalle pialle elettriche e<br />

valore e senza scopo, si stanca via dicendo.<br />

e si indebolisce. E quando<br />

Questa è la mente ordinaria non educata, che ri-<br />

la mente è priva di energia conosce il suono con fastidio, che conosce sulla base<br />

la saggezza non può<br />

delle sue preferenze, non della verità. Bisogna edu-<br />

manifestarsi, perché una mente carla ulteriormente perché conosca attraverso la<br />

senza energia è una mente senza comprensione e la visione profonda (ñåñadassana),<br />

samådhi.<br />

che è la facoltà della mente purificata pe cui si rico-<br />

Se la mente non è ferma è<br />

nosce il suono semplicemente come suono. Se non<br />

impossibile vedere con chiarezza c’è attaccamento al suono, non c’è irritazione. Il<br />

gli oggetti dei sensi per quello suono nasce e noi ci limitiamo a notarlo. In questo<br />

che sono. La consapevolezza che<br />

caso possiamo dire di conoscere effettivamente gli<br />

la mente è la mente e gli oggetti<br />

oggetti sensoriali nel loro emergere. Se sviluppiamo<br />

sono soltanto oggetti<br />

‘il Buddho’, prendendo coscienza del suono in<br />

è il nucleo originario della<br />

quanto suono, non ci disturberà. È qualcosa che na-<br />

dottrina buddhista.<br />

sce sulla base di determinate condizioni, non è un<br />

essere, un individuo, un sé, ‘noi’ o ‘loro’. È solo un<br />

suono. La mente molla la presa. Conoscere così si definisce ‘Buddho’,<br />

conoscenza chiara e penetrante grazie alla quale lasciamo che il suono<br />

sia semplicemente suono. Non ci disturba affatto se non siamo noi a disturbarlo<br />

pensando: “Non voglio ascoltarlo, è fastidioso”. La sofferenza<br />

deriva da pensieri di questo genere. È proprio qui l’origine della sofferenza,<br />

nel non sapere come stanno le cose, nel non avere ancora sviluppato<br />

‘il Buddho’. Ancora non siamo lucidi, non siamo svegli, non siamo<br />

consapevoli. Abbiamo a che fare con la mente grezza, non educata. E<br />

questa mente non può esserci ancora veramente utile.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!