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ANNO XLVI - N. 3 - Istituto del Nastro Azzurro

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so carico di greggio.<br />

Il sommergibile rientrò a<br />

Bordeaux il 29 aprile, dopo 55 giorni<br />

di mare, durante i quali aveva navigato<br />

per 9.443 miglia e affondato 5 navi<br />

mercantili per 29.031 tonnellate di<br />

stazza lorda. Per tale successo, al<br />

comandante Olivieri fu conferita la<br />

Medaglia d’Argento al Valor Militare.<br />

Purtroppo Olivieri si ammalò proprio<br />

mentre il “Calvi” si apprestava a<br />

salpare per una nuova missione, destinazione<br />

le Piccole Antille. Il comando<br />

fu affidato all’anziano capitano di fregata<br />

Primo Longobardo che non fu<br />

fortunato come Olivieri.<br />

Infatti, la sera <strong>del</strong> 15 luglio 1942,<br />

mentre si preparava ad attaccare un<br />

convoglio britannico localizzato dal<br />

sommergibile tedesco U-130 a ovest<br />

<strong>del</strong>le Canarie, il “Calvi” fu individuato dai radar <strong>del</strong>le unità di<br />

scorta nemiche. Fatto segno da numerose cariche di profondità,<br />

fu costretto ad emergere per i danni subiti e affrontò in<br />

superficie le unità inglesi. Il fuoco avversario era preponderante.<br />

Il comandante Longobardo, trovandosi in torretta, fu<br />

uno dei primi a cadere colpito dai proiettili nemici. Il “Calvi”,<br />

IL NASTRO AZZURRO<br />

danneggiato in parti vitali, malgrado tutti i tentativi e gli sforzi<br />

compiuti dall’equipaggio ora comandato dall’Ufficiale di<br />

Macchina, il capitano <strong>del</strong> Genio Navale Aristide Russo, ufficiale<br />

più elevato in grado rimasto in<br />

vita, non poteva più muovere ed<br />

imbarcava acqua.<br />

Lo sloop inglese “Lutworth” fu<br />

quindi in grado di avvicinarsi abbastanza<br />

per abbordare il battello italiano<br />

ed un ufficiale inglese salì a bordo<br />

per eseguirne la cattura. Si trovò,<br />

però, la strada sbarrata dal capitano<br />

Russo che, alla richiesta di resa, si lanciò<br />

addosso all’inglese, impegnandosi<br />

in un corpo a corpo ultimo e decisivo<br />

in difesa <strong>del</strong>la propria unità e <strong>del</strong>l’onore<br />

<strong>del</strong> Paese, e lo trascinò con sé a<br />

mare, non arrendendosi, non consegnando<br />

la nave al nemico e impedendo<br />

cosi alla Marina inglese di impossessarsi<br />

<strong>del</strong> battello che, poco dopo,<br />

affondava.<br />

Per questo atto di fulgido eroismo,<br />

al Capitano <strong>del</strong> Genio Navale<br />

Aristide Russo fu conferita “alla<br />

memoria” la Medaglia d’Argento al Valor Militare con la<br />

seguente motivazione:<br />

“Direttore di macchina su sommergibile oceanico in lunga missione di guerra, fronteggiava con perizia i<br />

danni ingenti subiti dal battello in seguito a violentissimo attacco subito da unità avversarie. Costretto, infine, il<br />

sommergibile ad emergere per le notevoli avarie ed impegnato in impari ed aspro combattimento in superficie,<br />

apportava concorso essenziale a superare la difficoltà per le avarie subite. Scompariva in mare offrendo la propria<br />

vita alla Patria trascinando con sé un ufficiale avversario, impedendogli così di salire a bordo <strong>del</strong>l’unità che<br />

poco dopo affondava.<br />

Atlantico l4 luglio l942”<br />

Il combattimento fu davvero “epico” e toccò livelli di<br />

eroismo inusitati, al punto che l’episodio di abnegazione<br />

<strong>del</strong>la “Gente <strong>del</strong> Calvi“ venne riportato da tutta la stampa<br />

italiana, tedesca ed anche da quella inglese <strong>del</strong>l’epoca e<br />

venne seguito con molto interesse e partecipazione dalla<br />

popolazione dei paesi in guerra.<br />

Antonio Daniele<br />

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