ANNO XLVI - N. 3 - Istituto del Nastro Azzurro

diffusione dell’uso di sostanze stupefacenti”, dal
Presidente della Repubblica On. Sen. Giorgio
Napolitano. Il Presidente ha poi conferito altre
Medaglie al Valore ed Onorificenze. Spicca fra
tutte la Medaglia d’oro al Valor Militare conferita
alla memoria dell’Appuntato Donato Pezzuolo
ucciso da malviventi in un conflitto a fuoco. Altre
decorazioni ad altri Carabinieri, molte “alla
memoria”, sempre per atti di autentico eroismo
compiuti nella lotta alla criminalità. Dalle colonne
di questo periodico sale quindi un sentito ringraziamento
per quanto fanno i Carabinieri e per
come lo fanno al servizio dei cittadini.
Terminata la fase ufficiale della cerimonia, il
momento più atteso dalle migliaia di persone,
autorità, ufficiali e sottufficiali dell’Arma, semplici
cittadini “amici” dei Carabinieri convenuti a
Piazza di Siena: il “Carosello”. Si tratta della tradizionale
esibizione del Reggimento Carabinieri
IL NASTRO AZZURRO
a Cavallo che presenta una colorita e festosa
coreografia fatta di bravura individuale, grande
scuola di equitazione e affiatamento collettivo.
Le figure geometriche e gli incroci volteggianti
dei cento cavalieri nell’arena hanno riscosso
decine di applausi spontanei che hanno raggiunto
l’apice per la corsa al galoppo che ricordava
la “carica” con la quale, nella battaglia di
Pastrengo del 1848, il reggimento spezzò l’assedio
con cui l’armata austro ungarica aveva circondato
e chiuso in una morsa il re Carlo Alberto
di Savoia, con parte del suo esercito. Per tale glorioso
episodio, la Bandiera di Guerra dei
Carabinieri fu decorata con la sua prima
Medaglia d’Argento al Valor Militare.
Insomma, una rievocazione perfetta e vicina
alla gente, che è vicina ai Carabinieri come non
mai. Se si vuol cercare il pelo nell’uovo, un grosso
e rumoroso temporale ha minacciato pioggia
(qualche gocciolone c’è pure stato) per tutta la
durata della cerimonia, mettendo un po’ di agitazione
tra gli spettatori e qualcosa non ha funzionato
a livello organizzativo, poiché le decine e
decine di addetti alla ricezione del pubblico (sia
in uniforme, sia in borghese) non avevano la
benché minima idea di dove indirizzare i rappresentanti
della pubblica informazione ai quali non
è stata neppure consegnata una cartellina stampa,
ormai disponibile ovunque e per qualsiasi
genere di evento.
Antonio Daniele
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