12.06.2013 Views

Zio Sam lascia o raddoppia?

Zio Sam lascia o raddoppia?

Zio Sam lascia o raddoppia?

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

12<br />

DI LUCA MATTEAZZI<br />

Le prime erano<br />

"dinosauri" d'acciaio<br />

senza cambio<br />

e con le ruote<br />

in legno. Le ultime<br />

gioiellini da<br />

corsa in fibra di<br />

carbonio del peso<br />

di 7 chili scarsi, per le quali gli<br />

appassionati sono disposti a<br />

sborsare anche 5 o 6 mila euro.<br />

Con cento anni di storia alle<br />

spalle, la Wilier Triestina può<br />

ben dire di aver attraversato da<br />

protagonista tutta lo storia<br />

della bicicletta. Con molti alti e<br />

qualche momento di buio profondo.<br />

L'azienda che oggi ha sede a<br />

Rossano Veneto nasce nel 1906<br />

a Bassano del Grappa, grazie<br />

all'intraprendenza di Pietro Dal<br />

Molin, un commerciante della<br />

zona che decide di costruire<br />

biciclette in proprio in un piccolo<br />

laboratorio sulle rive del<br />

Brenta. Il progetto funziona,<br />

anche perché, in un'epoca in cui<br />

l'auto è ancora un lusso da gran<br />

signori, la bicicletta diventa in<br />

poco tempo il mezzo di trasporto<br />

più popolare e conquista un<br />

pubblico sempre più numeroso.<br />

Il vero e proprio boom, però,<br />

arriva solo dopo la seconda<br />

guerra mondiale: guidata da<br />

uno dei figli di Pietro, l'azienda<br />

inizia a fornire biciclette a corridori<br />

e squadre professionistiche,<br />

raccoglie vittorie sulle strade<br />

del giro d'Italia e del Tour de<br />

France, e aumenta velocemente<br />

la propria produzione. Alla fine<br />

degli anni '40, per la Wilier<br />

lavorano trecento dipendenti<br />

che sfornano qualcosa come<br />

duecento biciclette al giorno,<br />

tutte caratterizzate dal caratteristico<br />

colore rosso ramato. Le<br />

cose sembrano filare per il<br />

verso giusto, ma la fortuna non<br />

dura, e la Wilier diventa una<br />

delle vittime eccellenti del<br />

miracolo economico degli anni<br />

'50: la Vespa, la Lambretta e la<br />

Cinquecento rubano spazio alla<br />

bicicletta, e già nel '52 la Wilier<br />

è costretta ad abbandonare il<br />

mondo delle corse e, poco dopo,<br />

anche a chiudere i propri stabilimenti.<br />

Tutto finirebbe lì, se nel 1969 la<br />

famiglia Gastaldello, che ancora<br />

oggi guida l'azienda, non<br />

decidesse di investire su un<br />

AZIENDE 23 SETTEMBRE 2006<br />

L'azienda di Rossano Veneto ha fornito biciclette a tanti grandi del ciclismo.<br />

E adesso festeggia il centenario lanciando la sfida al mercato cinese<br />

Da Magni a Pantani, cento di queste Wilier<br />

La sede della Wiliter a Rossano Veneto<br />

Marco Pantani. Le bici Wiliter sono un must per i professionisti<br />

marchio storico e di rilanciare<br />

la Wilier. Con successo, se è<br />

vero che oggi l'azienda di<br />

Rossano Veneto è ancora in<br />

prima fila nel mondo del ciclismo<br />

professionistico (sue le bici<br />

che quest'anno hanno equipaggiato<br />

la squadra di Damiano<br />

Cunego) e può festeggiare con<br />

ottimismo le cento candeline.<br />

L'ultima stagione si è infatti<br />

chiusa con la vendita di 11.500<br />

biciclette, per un fatturato complessivo<br />

di 18 milioni di euro, in<br />

leggera crescita rispetto agli<br />

anni precedenti. Il grosso della<br />

produzione è costituito dalle<br />

biciclette da strada, soprattutto<br />

da quelle di fascia medio-alta,<br />

pensate per un pubblico di ciclisti<br />

esigenti, disposti a spendere<br />

da 2 a 5 mila euro per la loro<br />

"specialissima" (è così che, tra<br />

appassionati, vengono indicate<br />

Nell'album dei ricordi<br />

delle Wilier ci sono anche<br />

pagine di storia importanti.<br />

Come, del resto, suggerisce<br />

il nome stesso dell'azienda,<br />

con quell'aggettivo<br />

"Triestina" comparso alla<br />

fine della seconda guerra<br />

mondiale per solidarietà<br />

verso le sorti della città<br />

giuliana, che all'epoca era<br />

al centro di una dura contesa<br />

tra l'Italia e la<br />

Jugoslavia di Tito. E sem-<br />

le bici da corsa). Nell'epoca<br />

della delocalizzazione, anche<br />

l'azienda di Rossano ha spostato<br />

all'estero le produzioni a<br />

basso costo, soprattutto in<br />

Estremo Oriente, dove vengono<br />

lavorate le leghe di alluminio e<br />

le fibre di carbonio con cui<br />

ormai è realizzata la grande<br />

maggioranza delle biciclette. In<br />

Italia è comunque rimasta tutta<br />

la "testa", cioè tutta la fase di<br />

progettazione e sviluppo, nonché<br />

la produzione dei modelli di<br />

fascia più elevata. E, ovviamente,<br />

il controllo sulla qualità dei<br />

prodotti.<br />

"Il nostro obiettivo per i prossimi<br />

anni - spiega Andrea<br />

Gastaldello, responsabile<br />

amministrativo della Wilier -, è<br />

allargare la nostra presenza sui<br />

mercati esteri (oggi l'azienda<br />

vende il 45 per cento delle proprie<br />

bici in Italia, e il resto fuori<br />

confine). In Italia siamo già<br />

conosciuti, ma i margini di crescita<br />

sono ridotti, più che altro<br />

per la dimensione contenuta<br />

del mercato. Per questo stiamo<br />

pre a quel periodo risale<br />

uno degli episodi più significativi<br />

dell'avventura dell'azienda<br />

di Rossano: nel<br />

giro d'Italia del '46, la<br />

carovana dei ciclisti diretti<br />

a Trieste viene infatti<br />

presa a sassate dai sostenitori<br />

di Tito; solo 18 corridori<br />

hanno il coraggio di<br />

proseguire, e tra loro c'è<br />

anche Giordano Cottur,<br />

che in sella ad una Wilier<br />

taglierà per primo il tra-<br />

guardando con interesse agli<br />

Stati Uniti e all'Australia, e<br />

soprattutto all'Estremo<br />

Oriente: la Cina, in particolare,<br />

è un mercato oggi di nicchia,<br />

ma che potrebbe allargarsi<br />

molto in tempi relativamente<br />

brevi".<br />

Nonostante la concorrenza dei<br />

grandi colossi americani del<br />

settore, le premesse per vincere<br />

la sfida cinese sembrano esserci.<br />

Puntando sugli ingredienti<br />

di sempre. "Il nostro è un prodotto<br />

sempre all'avanguardia<br />

dal punto di vista della tecnologia<br />

e dei materiali, con un'estetica<br />

accattivante e curata, adatta<br />

anche ai gusti di un pubblico<br />

giovane - ribadisce Gastaldello<br />

-. E poi c'è la nostra continua<br />

collaborazione con team professionistici,<br />

che garantisce<br />

sempre che i mezzi siano testati<br />

in modo adeguato e che quindi<br />

siano validi per tutti". Come<br />

dire che, se è in grado di resistere<br />

alle massacranti gare sui<br />

pavé delle Fiandre, una Wilier<br />

non teme nient'altro.<br />

Il mercato della bicicletta<br />

Basta uscire di casa il sabato<br />

o la domenica mattina<br />

per rendersi conto di quanto<br />

siano numerosi gli<br />

appassionati delle due<br />

ruote. Negli ultimi anni,<br />

però, il mercato della bicicletta<br />

sta attraversando una<br />

fase di stasi, anche se i<br />

numeri restano importanti.<br />

In base ai dati forniti all'ul-<br />

timo salone del ciclo di<br />

Milano, nell'ultima stagione<br />

sono state vendute 1<br />

milione e 900 mila biciclette,<br />

di cui 810 mila provenienti<br />

dall'estero. La produzione<br />

italiana è stata<br />

invece di 2 milioni e 340<br />

mila bici, di cui i milione e<br />

300 mila destinate all'esportazione.<br />

.<br />

Sassaiole e grandi salite<br />

quando le due ruote scrivono la storia<br />

guardo.<br />

Questo per quanto riguarda<br />

la storia con la "S"<br />

maiuscola. Il resto è storia<br />

del ciclismo. Con i successi<br />

di campioni del calibro di<br />

Fiorenzo Magni, Marco<br />

Pantani (che in sella ad<br />

una Wilier firmò alcune<br />

delle sue imprese più belle<br />

sulle strade del Tour e<br />

vinse all'Alpe d'Huez) e,<br />

nell'ultimo anno, di<br />

Damiano Cunego.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!