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PDF, 1.739 KB - La Privata Repubblica

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amicizia, che aveva con Giulio Andreotti e con Franco Evangelisti, era anche<br />

un finanziatore della corrente facente capo ad Andreotti.<br />

In questo contesto di rapporti amichevoli, “scoppia” la vicenda relativa ai<br />

finanziamenti erogati dall’Italcasse alle società del gruppo facente capo ai<br />

tre fratelli costruttori e che per comodità sarà chiamata vicenda<br />

Italcasse/Caltagirone e, cioè, la vicenda relativa alla soluzione della<br />

esposizione debitoria di tali società del gruppo nei confronti dell’Italcasse;<br />

vicenda, questa, che aveva dato origine a procedimenti penali e civili, dal<br />

momento che erano in corso delle indagini sull’Italcasse in relazione proprio<br />

ai finanziamenti illegittimi – non illegali- posti in essere dall’istituto di<br />

credito e vi erano rischi di fallimento per l’indebitamento delle società<br />

facenti capo ai tre fratelli.<br />

Orbene, non può revocarsi in dubbio che nel 1978/79 la situazione del<br />

gruppo dei fratelli Caltagirone fosse critica tanto che, anche se<br />

erroneamente, nell’anno 1980 fu dichiarato il fallimento delle società del<br />

gruppo e degli stessi Caltagirone; ed è altrettanto certo che l’indebitamento<br />

del gruppo nei confronti dell’Italcasse era ingente, sicché non era possibile<br />

un rientro immediato dei debiti.<br />

Tanto premesso, occorre ancora preliminarmente accertare, sempre<br />

secondo i primi giudici, come si è articolato il piano di salvataggio del<br />

gruppo dei fratelli Caltagirone.<br />

A fronte di un indebitamento per oltre ducento miliardi del gruppo<br />

Caltagirone, era stato proposto dalla Flaminia Nuova di <strong>La</strong>y <strong>La</strong>vello, in<br />

realtà facente capo a Domenico Balducci e a Giuseppe Calò, e dalla INVIM<br />

con alcune società di assicurazioni, facenti capo al finanziere Tobia Conte,<br />

un piano, trattato con Francesco e Gaetano Caltagirone, che prevedeva la<br />

sostituzione nella posizione debitoria dei fratelli Caltagirone con la cessione,<br />

al gruppo subentrante delle società proprietarie, degli immobili in<br />

costruzione.<br />

Tale piano era stato sottoposto all’approvazione del consiglio di<br />

amministrazione dell’Italcasse pochissimi giorni dopo la sua presentazione e<br />

i fatti erano avvenuti tra il dicembre del 1977 e il gennaio del 1978.<br />

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