Il Cinghiale Corazzato - Comunità Antagonista Padana
Il Cinghiale Corazzato - Comunità Antagonista Padana
Il Cinghiale Corazzato - Comunità Antagonista Padana
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
E poi soprattutto le atmosfere: qui non c’è sempre una vera commistione di metal e musica classica, ma<br />
l’orchestra agisce da “quinto beatle” per aggiungere drammaticità, quasi come nella colonna sonora di<br />
un film. Ma l’aspetto più meraviglioso di questo album è che funziona: fortunatamente il gruppo ha<br />
sempre ben presente l’importanza di un buon riff e di una struttura logica delle canzoni e gli aspetti<br />
più sperimentali non ostacolano la preminenza del metal. L’interesse rimane sempre alto grazie a<br />
un’ottima varietà: ci sono parti vocali maschili e femminili, alcune abrasive ed altre più pulite; e poi<br />
un eccellente uso delle dinamiche, che troppo spesso altri gruppi trascurano. Produzione accurata,<br />
gusto melodico e tecnica strumentale completano il quadro di un lavoro davvero riuscito. In breve,<br />
un disco caldamente raccomandato a chi ama il metal dal gusto epico.<br />
Ascoltato per voi: Therion –<br />
The Miskolc Experience (2009)<br />
Nel 2007 i Therion sono stati ospiti del festival dell’opera di Miskolc (Ungheria), e hanno potuto così<br />
suonare con un’intera orchestra. L’esperienza è stata registrata e confezionata in questo set che comprende<br />
due CD e un DVD.<br />
<strong>Il</strong> primo CD contiene musica classica e lirica, dove quindi è predominante l’orchestra e il gruppo si inserisce<br />
solo in certi momenti. Particolarmente riusciti sono alcuni pezzi che ben si adattano allo stile metal<br />
più o meno epico: in particolare il “Dies Irae” di Mozart (peccato che duri solo due minuti), l’aria di Verdi<br />
dal Trovatore e l’estratto dalla nona sinfonia di Dvorak, dove una cadenza chiaramente slava<br />
viene rinforzata dalle chitarre di Christofer Johnsson<br />
e Kristian Niemann. Coinvolgenti anche i pezzi di<br />
Wagner, ma come si spiega l’assenza della Cavalcata<br />
delle Valchirie? Molto meno interessanti, invece,<br />
“Clavicula Nox” (troppo lunga – dieci minuti – per<br />
essere una semplice introduzione) e l’opaco estratto<br />
dalla terza sinfonia di Saint-Saëns.<br />
<strong>Il</strong> secondo disco raccoglie nove canzoni del repertorio<br />
dei Therion: sono buone esecuzioni, anche se<br />
non particolarmente ispirate. Ricordo solo “Blood of<br />
Kingu” e un’ottima “Grande Finale”, quasi al livello<br />
della versione registrata in studio.<br />
Cosa resta di questa Miskolc Experience?<br />
L’impressione è di un disco piacevole ma non imperdibile<br />
rispetto alla discografia generale. Piacerà<br />
senza dubbio ai fan, ma chi vuole scoprire il gruppo<br />
forse dovrebbe cominciare altrove..<br />
Giovanni Cristaldi<br />
Nota finale: Con questo articolo Giovanni Cristaldi<br />
(alias Vittorio Ambrosetti) conclude la sua collaborazione<br />
a “<strong>Il</strong> <strong>Cinghiale</strong> corazzato”, iniziata col numero<br />
14 nel giugno 2006. Quattro anni e mezzo di segnalazioni<br />
e recensioni musicali che hanno suscitato curiosità,<br />
interesse e attenzione. Lo ringraziamo davvero<br />
per l’impegno costante e puntuale e per aver impreziosito<br />
questa rivista coi suoi contributi. Dal prossimo<br />
numero (36) il “<strong>Cinghiale</strong> musicale” dovrà necessariamente<br />
cambiare veste e contenuti.