Marco Ceccarelli APPUNTI DI CRISTOLOGIA BIBLICA
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PREPARAZIONE VETEROTESTAMENTARIA<br />
insidia che il demonio tenderà nei confronti di coloro che lo hanno vinto.<br />
Essi gli “stringeranno” il capo, impedendogli così di nuocere; ma egli con<br />
la coda tenterà comunque di far cadere i discendenti della donna fino alla<br />
fine dei tempi (Ap 12,17).<br />
Il protovangelo ci indica già che ci sarà una salvezza dalla condizione<br />
miserevole dell’uomo, e che l’origine di questa salvezza sta in Dio (“Porrò<br />
...”). L’uomo necessita una salvezza che gli può essere soltanto donata da<br />
qualcuno che comunque deve essere figlio della donna, deve appartenere<br />
alla stirpe umana. La storia della salvezza attuata da Dio a cominciare da<br />
Gen 12 in avanti non potrà non culminare in quell’ingresso di Dio stesso<br />
dentro la storia umana attraverso il Suo figlio che sarà tuttavia anche figlio<br />
di donna (Gal 4,4).<br />
I.3 IL <strong>DI</strong>O DELLA ALLEANZA<br />
Vediamo ora alcuni elementi di quella rivelazione veterotestamentaria<br />
che ha preparato la rivelazione definitiva di Dio in Cristo. Dio si rivela<br />
all’uomo facendosi conoscere. È lui che prende l’iniziativa, che si mostra,<br />
mettendosi in contatto con l’uomo. Jahveh 15 è un Dio di rivelazione. Tuttavia<br />
l’AT non possiede un termine ben definito che corrisponda esattamente<br />
al nostro termine “rivelazione”. Il fatto indicato dalla parola “rivelazione”<br />
nell’AT è espresso in diversi modi. Il Dio dell’AT presenta se stesso, si esprime<br />
nella sua parola, si fa conoscere, si comunica, fa un’azione, diventa<br />
manifesto per sua opera personale, tramite la creazione e tramite la storia.<br />
L’AT afferma che Dio si è rivelato come un “Dio per noi”, “in relazione a”,<br />
un Dio che ha voluto stare in rapporto con l’uomo. La rivelazione di Dio<br />
fonda una comunione, e l’uomo è reso capace di incontrare Dio; CCC 53:<br />
Dio si comunica gradualmente all’uomo, lo prepara per tappe a ricevere la Rivelazione<br />
soprannaturale che egli fa di se stesso e che culmina nella persona e<br />
nella missione del Verbo incarnato, Gesù Cristo.<br />
Il Catechismo poi illustra queste tappe della rivelazione con le varie alleanze,<br />
che culmineranno in quella “nuova” e definitiva stabilita in Cristo (CCC<br />
56ss.).<br />
Non è facile definire il rapporto di alleanza fra Dio e l’uomo con gli<br />
stessi termini che usiamo per esprimere l’alleanza fra gli uomini. Una alleanza<br />
che ha come partner Dio è senza dubbio del tutto peculiare. Il dato biblico<br />
pone davanti a noi il fatto che dopo la caduta (Gen 3) e la progressiva<br />
frattura fra Dio e l’uomo (Gen 4-11), è Dio stesso che prende l’iniziativa di<br />
entrare in relazione con l’uomo. La volontà di creare di nuovo un rapporto<br />
15 Il tetragramma JHWH appare nell’AT 6848 e si ritiene debba essere vocalizzato Jahveh<br />
secondo l’opinione più diffusa e più probabile.<br />
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