Marco Ceccarelli APPUNTI DI CRISTOLOGIA BIBLICA
Marco Ceccarelli APPUNTI DI CRISTOLOGIA BIBLICA
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INTRODUZIONE<br />
Possiamo credere di conoscere Cristo mentre invece lo conosciamo ben poco.<br />
Possiamo stare molto tempo con lui e tuttavia essere ciechi sulla sua realtà<br />
profonda, sul mistero della sua identità, sul significato e l’essenza della<br />
sua missione. Basti pensare alla famosa espressione di S. Girolamo, ripresa<br />
da DV 25, per cui «l’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo». Per<br />
questo il nostro accostarci a Cristo non può che essere in primo luogo attraverso<br />
le Sacre Scritture 4 .<br />
L’importanza dell’AT per la conoscenza di Cristo è messa in luce innanzitutto<br />
da lui stesso in Lc 24,25-27. I due discepoli sono immagine<br />
dell’estrema incomprensione davanti alla figura di colui che era considerato<br />
il Messia ed invece era morto miseramente in croce. L’incomprensione cristologica<br />
raggiunge qui il suo culmine. Quello che occorre sottolineare è<br />
che Cristo rivela loro come tale incomprensione sia dovuta alla loro incapacità<br />
di comprendere le Scritture. Essi conoscono le Scritture, ma le interpretano<br />
male, secondo i loro schemi. Solo attraverso una corretta comprensione<br />
dell’AT possiamo riconoscere nel Gesù crocifisso il salvatore; in questi<br />
libri infatti «è nascosto il mistero della nostra salvezza» (DV 15). D’altro<br />
lato, una corretta comprensione della Scrittura è possibile soltanto alla<br />
“scuola” di Cristo.<br />
4 “La Sacra Scrittura e la Sacra Tradizione costituiscono un solo sacro deposito della<br />
parola di Dio affidato alla Chiesa” (DV 10). Esse costituiscono la fonte della Divina Rivelazione.<br />
Riguardo a questa tematica, che non possiamo trattare in questo luogo, cfr. DV 8-<br />
10. “Lo studio della sacra pagina sia dunque come l’anima della sacra teologia” (DV 24).<br />
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