Meridiana 209_Meridiana - Società Astronomica Ticinese
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Come spesso accade, le nuove ipotesi<br />
non fanno l'unanimità. Le critiche rivolte a<br />
Sharp da alcuni autorevoli ricercatori, come Erik<br />
Hauri, della Carnegie Institution di Washington,<br />
riguardano la velocità con cui l'idrogeno sfugge<br />
dai gas magmatici nel vuoto, maggiore di quella<br />
del cloro sulla Terra. James Webster,<br />
dell'American Museum of Natural History di<br />
New York, critica invece gli assunti sulle interazioni<br />
fra il cloro e l'idrogeno nel vapore e nel<br />
magma. Francis McCubbin, della Carnegie<br />
Institution come Hauri, fa notare come siano<br />
ancora pochi i campioni lunari studiati: per<br />
saperne di più, bisognerà quindi studiarne di<br />
più.<br />
E Sharp? Sharp risponde che bisognerà<br />
proseguire le ricerche. Stavolta però, invece di<br />
analizzare campioni lunari, intende andare in<br />
laboratorio a simulare il processo di degassamento.<br />
Staremo a vedere.<br />
Una sbirciata a Lutetia<br />
Certo Hermann Goldschmidt non avrebbe<br />
mai immaginato che quel puntino luminoso<br />
in cielo, scoperto dal suo balcone parigino, 158<br />
anni più tardi sarebbe stato avvicinato e fotografato<br />
da un robot. Ma così è lʼimprevedibilità<br />
del progresso scientifico. E dunque il genere<br />
umano, anzi un suo manufatto, sʼè accostato<br />
poche ore fa a un altro corpo celeste: lʼasteroide<br />
21 Lutetia. Perché Lutetia? Ohibò, come<br />
lʼantico nome latino di Parigi, è ovvio. E il numero<br />
21 ci dice che fu uno dei primi a essere scoperto,<br />
in una collezione che oggi conta decine<br />
di migliaia di esemplari.<br />
Il flyby velocissimo, durato un solo minuto,<br />
è merito della sonda Rosetta dellʼESA.<br />
Perché Rosetta? Ohibò, come la stele, è ovvio<br />
anche questo (in tutta questa faccenda i<br />
7<br />
Lutetia nel momento del massimo avvicinamento.<br />
(Cortesia: ESA 2010 MPS for OSIRIS<br />
Team/MPS/UPD/LAM/IAA/RSSD/INTA/UPM/D<br />
ASP/IDA)<br />
Francesi sembrano davvero apparire un poʼ<br />
troppo spesso…). Dʼaltronde Rosetta non<br />
aveva proprio Lutetia come target principale.<br />
Infatti proseguirà verso la cometa Churyumov-<br />
Gerasimenko, che raggiungerà nel 2014 e sulla<br />
quale poserà perfino un lander, Philae. Ma, già<br />
che era di strada, sʼè concessa una sbirciata<br />
anche a Lutetia.<br />
Sicché ecco qua le foto scattate alla bella<br />
velocità di 15 chilometri al secondo dallo strumento<br />
OSIRIS (Optical, Spectroscopic and<br />
Infrared Remote Imaging System) a bordo di<br />
Rosetta. Massimo avvicinamento: 3.162 chilometri.<br />
Massima risoluzione dei dettagli: 60<br />
metri. Si vedono distintamente crateri e fratture.<br />
OK, ma a parte ʻste foto cʼè altro? Valeva<br />
la pena di arrivare fin lì per qualche immagine?<br />
Beh, sì. Non ci sono solo queste fotografie: tutti