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La dimensione multi-stakeholder delle cooperative sociali - Euricse

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LA COOPERAZIONE NELLE COOPERATIVE SOCIALI ITALIANE<br />

Luigi Mittone, Matteo Ploner<br />

so un processo di auto-selezione; dall’altro, favorire l’insorgenza di<br />

preferenze <strong>cooperative</strong> fra i suoi lavoratori (in altri termini, le preferenze<br />

<strong>cooperative</strong> potrebbero essere endogenamente determinate<br />

dall’impostazione istituzionale a cui gli individui sono esposti, Bowles,<br />

1998). Discriminare fra queste due ipotesi alternative va oltre gli<br />

scopi di questo lavoro. Tu avia, fra le domande del questionario ce<br />

n’è una che off re un’utile indicazione per ulteriori ricerche. Infa i,<br />

risulta che coloro che stavano cercando un lavoro in un’organizzazione<br />

for-profi t prima di entrare nella cooperativa sociale cooperano<br />

nel gioco meno frequentemente degli altri. Se le ambizioni di carriera<br />

sono prese come un indice approssimativo per le preferenze<br />

<strong>sociali</strong>, la spiegazione basata sull’auto-selezione sembra prevalere su<br />

quella basata sulle preferenze endogene.<br />

Per concludere, il nostro studio me e in luce il livello generalmente<br />

sostenuto di cooperazione fra i lavoratori <strong>delle</strong> <strong>cooperative</strong> <strong>sociali</strong><br />

italiane. È stato osservato che la somministrazione di incentivi a cooperare<br />

incrementa ulteriormente i tassi di cooperazione nell’interazione<br />

strategica. Il nostro contributo è un primo tentativo di capire<br />

le determinanti <strong>delle</strong> a itudini <strong>cooperative</strong> all’interno <strong>delle</strong> organizzazioni.<br />

Ulteriori ricerche tenteranno di investigare le implicazioni<br />

della cooperazione fra i lavoratori per le scelte <strong>delle</strong> organizzazioni.<br />

In questa prospe iva, la presenza di reti che collegano le <strong>cooperative</strong><br />

<strong>sociali</strong> e la diff usione di conoscenza oltre i confi ni di questo tipo di<br />

imprese potrebbe essere un rifl esso dell’abilità di a rarre e sostenere<br />

alte a itudini <strong>cooperative</strong> a livello individuale.<br />

Riferimenti bibliografici<br />

Akerlof G.A., Kranton R.E. (2005), “Identity and the Economics of Organizations”,<br />

Journal of Economic Perspectives, 19, pp. 9-32.<br />

Andreoni J., Miller J.H. (1993), “Rational Cooperation in the Finitely Repeated<br />

Prisoner’s Dilemma: Experimental Evidence”, The Economic Journal, 103(418),<br />

pp. 570-585.<br />

Bohnet I., Frey B.S. (1999), “Social Distance and Other-regarding Behaviour in Dictator<br />

Games: Comment”, The American Economic Review, 89(1), pp. 335-339.<br />

Bowles S. (1998), “Endogenous Preferences: The Cultural Consequences of Markets<br />

and Other Economic Institutions”, Journal of Economic Literature, 36(1), pp. 75-<br />

110.<br />

Cabon M.L., Ramani S.V. (2004), “Does Trust Ma er for R&D Cooperation? A Game<br />

Theoretic Examination”, Theory and Decision, pp. 143-180.<br />

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