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La dimensione multi-stakeholder delle cooperative sociali - Euricse

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LA CRISI DEL WELFARE STATE E LE ORGANIZZAZIONI NONPROFIT MULTI-STAKEHOLDER<br />

Dominique Cappelletti, Luigi Mittone<br />

esigenti e la scarsa fl essibilità degli enti pubblici nel rispondere ai<br />

cambiamenti qualitativi della domanda certamente non contribuisce<br />

a risolvere questo ulteriore problema del quadro della crisi del<br />

welfare state.<br />

Come uscire da questo dilemma che combina la necessità di ridurre<br />

la pressione fi scale, la volontà politica di salvare il welfare state rendendolo<br />

più capace di rispondere alle esigenze dei ci adini e l’imprescindibilità<br />

di una forte azione di recupero di produ ività del<br />

se ore pubblico? Non occorre dire che non esistono risposte semplici<br />

a questo problema e che non è certo questa la sede, per ovvie<br />

ragioni di pertinenza espositiva, per entrare approfonditamente in<br />

questo tema. Ciò che si tenterà qui di fare è di legare la crisi del welfare<br />

state ad un particolare tipo di impresa che opera nel se ore dei<br />

servizi di welfare: le imprese nonprofi t <strong>multi</strong>-<strong>stakeholder</strong>. In realtà in<br />

questa sede si riprendono e si aggiornano alcune tesi già proposte in<br />

un lavoro seminale di Borzaga e Mi one (1997). <strong>La</strong> tesi centrale di<br />

Borzaga e Mi one era che le imprese nonprofi t che incorporavano<br />

nell’organizzazione e nel board di controllo una pluralità di agenti<br />

potevano candidarsi come una formula istituzionale particolarmente<br />

effi cace nel se ore della produzione di servizi di welfare. Qui proveremo<br />

a riprendere e ad ampliare questa tesi legandola ai problemi<br />

della riforma del welfare state tenendo anche conto dei risultati emersi<br />

da recenti indagini mirate allo studio <strong>delle</strong> motivazioni dei lavori<br />

(per una discussione di questi temi si veda tra gli altri Borzaga e<br />

Depedri, 2003) .<br />

Il presente lavoro è diviso in due parti, nella prima si cerca di fi ssare<br />

la defi nizione di impresa nonprofi t <strong>multi</strong>-<strong>stakeholder</strong>, nella seconda si<br />

considerano gli aspe i positivi e negativi di questa formula organizzativa<br />

nel confronto con le imprese for-profi t e <strong>delle</strong> nonprofi t tradizionali<br />

utilizzando come criterio-guida quello della crisi del welfare<br />

state.<br />

2. Una definizione economica e normativa di organizzazione<br />

nonprofit <strong>multi</strong>-<strong>stakeholder</strong><br />

Tra i problemi più tra ati dalla le eratura sulle organizzazioni nonprofi<br />

t si può senz’altro includere quello della corre a separazione<br />

di questo tipo di impresa dalle forme “spurie” di organizzazioni<br />

formalmente senza fi ni di lucro, ma che invece sono nella sostanza<br />

assolutamente mirate al profi o. Il problema “classico” aff rontato<br />

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