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La dimensione multi-stakeholder delle cooperative sociali - Euricse

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LA CRISI DEL WELFARE STATE E LE ORGANIZZAZIONI NONPROFIT MULTI-STAKEHOLDER<br />

Dominique Cappelletti, Luigi Mittone<br />

poi particolarmente evidente quando si lega il vincolo di non profi<br />

abilità ad uno degli argomenti classici a favore <strong>delle</strong> organizzazioni<br />

nonprofi t: quello secondo il quale l’assenza del fi ne della massimizzazione<br />

del profi o funzionerebbe da “ammortizzatore” <strong>delle</strong><br />

asimmetrie informative consumatore-produ ore. Sulla debolezza di<br />

questo argomento in chiave di separazione <strong>delle</strong> nonprofi t tradizionali<br />

dalle altre forme di impresa, non vale la pena di soff ermarsi 2 se<br />

non per dire che la particolare natura dei fenomeni di asimmetria<br />

informativa e di razionalità limitata che spesso accompagnano le<br />

nonprofi t tradizionali resta tu avia uno degli aspe i più stimolanti<br />

dello studio della produzione di welfare. Per altro proprio su questo<br />

argomento torneremo nel prossimo paragrafo.<br />

Le nonprofi t <strong>multi</strong>-<strong>stakeholder</strong> sono quindi organizzazioni che perseguono<br />

più goal così come fanno le for-profi t e le nonprofi t tradizionali<br />

e per le quali la generazione di moderati profi i (quasi sempre<br />

trado i formalmente in benefi ci per i propri <strong>stakeholder</strong>) è sicuramente<br />

uno dei meccanismi ai quali affi dano la loro sopravvivenza. Ciò<br />

che so o il profi lo della funzione obie ivo le distingue è che si fondano<br />

su una mission formalmente stabilita negli a i fondativi - cosa<br />

che per altro troviamo anche nelle nonprofi t tradizionali - legandola,<br />

questa volta non solo in chiave formale, ma anche in forza dell’assetto<br />

organizzativo, alla compresenza di più a ori sia nella produzione,<br />

che nella defi nizione <strong>delle</strong> strategie. Quindi ciò che maggiormente<br />

cara erizza le nonprofi t <strong>multi</strong>-<strong>stakeholder</strong> è che come le nonprofi t tradizionali<br />

si assegnano formalmente un compito di valenza sociale,<br />

ma che diff erentemente dalle nonprofi t tradizionali ne affi dano la<br />

realizzazione formalmente e praticamente ad un’organizzazione che<br />

fa incontrare gli utenti con i lavoratori, i volontari con i funzionari<br />

degli enti pubblici, gli amministratori locali con i portatori di bisogni<br />

specifi ci e così via.<br />

Non occorre dire che la compresenza di più tipologie di agenti<br />

all’interno della stessa organizzazione ha ricadute anche sull’intensità<br />

dell’eff ort prodo o per realizzare la missione dell’impresa, ma<br />

su questo aspe o torneremo nel prossimo paragrafo discutendo dei<br />

vantaggi e dei limiti <strong>delle</strong> nonprofi t <strong>multi</strong>-<strong>stakeholder</strong> all’interno della<br />

cornice della crisi fi scale del welfare state. Sempre nel prossimo paragrafo<br />

avremo modo di chiarire meglio le specifi cità <strong>delle</strong> nonprofi t<br />

<strong>multi</strong>-<strong>stakeholder</strong>.<br />

2 Su questo tema si veda il dibattito tra Ortmann e Schlesinger (1997) e Hansmann (2003).<br />

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