Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
UN ABETE DI 6.600 ANNI<br />
NELLE TORBIERE DEL TONALE<br />
Il Distretto forestale <strong>di</strong> Malè del Servizio Foreste e fauna<br />
è da tempo impegnato, con l’aiuto <strong>di</strong> consulenze specialistiche,<br />
nel ricostruire la storia della <strong>Val</strong> <strong>di</strong> <strong>Sole</strong> nascosta<br />
negli anelli delle piante.<br />
I risultati più interessanti riguardavano finora l’Antico<br />
bosco <strong>di</strong> <strong>Val</strong> Comasine, nato all’inizio del 1400 e tuttora<br />
vivente.<br />
Nel 2007/08, il Custode forestale <strong>di</strong> Vermiglio, Gino Delpero,<br />
ha recuperato alcuni tronchi provenienti dall’area<br />
del Tonale, destando subito grande interesse visto che,<br />
attualmente, non esiste vegetazione d’alto fusto a monte<br />
dell’abitato.<br />
La tra<strong>di</strong>zione narra però <strong>di</strong> estese foreste, tagliate da<br />
Carlo Magno, per rendere il Passo più sicuro.<br />
Anche la ricerca scientifica si è occupata ripetutamente<br />
del Tonale, stu<strong>di</strong>ando in particolare la sua ampia torbiera,<br />
protetta da tempo come Biotopo, nelle parti più integre,<br />
per l’elevato interesse naturalistico.<br />
Dallafior, nel 1969, ha ricostruito con analisi del polline<br />
estratto dai <strong>di</strong>versi strati della torbiera, gli ultimi 10.000<br />
anni <strong>di</strong> storia della vegetazione: i livelli più antichi (6.000-<br />
8.000 a.c., ndr) hanno rappresentato il Tonale coperto<br />
<strong>di</strong> Pini, sostituiti poi “rapidamente” da foreste <strong>di</strong> Abete<br />
rosso. Dallafior riportava anche notizia <strong>di</strong> “frequenti ritrovamenti<br />
<strong>di</strong> tronchi <strong>di</strong> conifere, durante<br />
gli scavi per la costruzione degli alberghi”.<br />
Con la consulenza del Dott. Mauro Bernabei<br />
dell’IVALSA, si è ottenuta l’analisi<br />
dendrocronologica <strong>di</strong> due tronchi raccolti<br />
nella torbiera, vicino alle sponde del Rio<br />
<strong>Val</strong>biolo. Un campione <strong>di</strong> Abete rosso<br />
presentava l’ultimo anello (tot. 129 anelli)<br />
corrispondente al 1390 d.c., mentre un<br />
campione <strong>di</strong> Larice (tot. 146 anelli) risaliva<br />
ad<strong>di</strong>rittura al 1128 d.c..<br />
Ne deriva una prima informazione sulla<br />
presenza <strong>di</strong> conifere al Tonale fino al 1400,<br />
periodo in cui, per tutta la <strong>Val</strong> <strong>di</strong> <strong>Sole</strong>, è<br />
documentato un fortissimo <strong>di</strong>sboscamento<br />
per produrre carbone destinato alla lavorazione<br />
del ferro.<br />
Per un terzo campione invece, l’analisi<br />
dendrocronologica non riusciva a ricostruire<br />
l’età.<br />
27<br />
stu<strong>di</strong> sulla val <strong>di</strong> sole<br />
Così, sempre tramite l’IVALSA, è stata prima riconosciuta<br />
la specie (Abete rosso) e quin<strong>di</strong> richiesta l’analisi al<br />
ra<strong>di</strong>ocarbonio presso l’Università del Salento.<br />
Il risultato è davvero sorprendente e <strong>di</strong> ottima affidabilità:<br />
il dott. Gianluca Quarta ha definito il 4.580 a.c.<br />
(+/- 40anni) come età della parte più giovane del tronco.<br />
I resti dell’albero sono venuti alla luce durante lo scavo<br />
per la messa in opera <strong>di</strong> una condotta <strong>di</strong> innevamento<br />
artificiale (localizzazione in foto); il tronco, posizionato<br />
obliquamente, con la base appoggiata sulla torba e coperta<br />
da altri 2,5 metri <strong>di</strong> torba, aveva una lunghezza <strong>di</strong><br />
circa 2 metri e presentava un aspetto tipico <strong>di</strong> legname<br />
trasportato da alluvione (ra<strong>di</strong>ci monche in prossimità<br />
della ceppaia e fusto spaccato longitu<strong>di</strong>nalmente).<br />
Al sig. Mario Italo Stablum, operatore dell’escavatore, va<br />
il merito <strong>di</strong> averlo notato e segnalato.<br />
Il legno non è fossilizzato e presenta 178 anelli in ottimo<br />
stato <strong>di</strong> conservazione.<br />
La ricerca proseguirà senz’altro, per approfon<strong>di</strong>re una<br />
tematica tanto interessante, con possibili sviluppi anche<br />
in campo archeologico, coinvolgendo tutti gli Enti e<br />
Servizi potenzialmente interessati e sollecitando tutta la<br />
popolazione a segnalare eventuali analoghi rinvenimenti.<br />
1