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quirino bezzi - Centro Studi Val di Sole

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in linea con gli orientamenti dell’Unione europea e<br />

le risoluzioni del Consiglio d’Europa che auspicano<br />

maggiore e migliore <strong>di</strong>ffusione della conoscenza <strong>di</strong><br />

più lingue dell’Unione e prevedono esplicitamente<br />

misure per incentivare i programmi <strong>di</strong> scambio e promuovere<br />

la frequenza all’estero <strong>di</strong> perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o.<br />

Sempre per quanto riguarda la normativa con espliciti<br />

riferimenti ai programmi <strong>di</strong> scambio e ai soggiorni <strong>di</strong><br />

istruzione all’estero va menzionata la legge regionale<br />

n. 4 del 26/04/1997 che riguarda le iniziative per<br />

la promozione dell’integrazione europea. Secondo<br />

quanto è esposto nella legge la Regione conferisce<br />

finanziamenti alle Province Autonome sui progetti<br />

dalle stesse finalizzati a <strong>di</strong>ffondere l’integrazione e la<br />

pace fra i popoli.<br />

Oltre agli incoraggiamenti provenienti dal panorama<br />

legislativo, ciò che sta alla base della realizzazione <strong>di</strong><br />

tali iniziative è la convinzione <strong>di</strong> quanto sia importante<br />

offrire agli alunni delle vere opportunità <strong>di</strong> contatto<br />

con la cultura <strong>di</strong> lingua straniera. Qualsiasi programma<br />

<strong>di</strong> scambio o <strong>di</strong> soggiorno all’estero è un’occasione per<br />

stimolare, rinnovare e riqualificare la motivazione degli<br />

alunni, tenendo presente che la motivazione è una delle<br />

componenti specifiche e fondamentali dell’appren<strong>di</strong>mento<br />

della lingua seconda. Attraverso la scambio gli<br />

alunni hanno l’opportunità <strong>di</strong> usare concretamente la<br />

lingua che stanno stu<strong>di</strong>ando per entrare in rapporto<br />

con i coetanei, per scambiare informazioni ed esperienze,<br />

pareri, per stare insieme, giocare e <strong>di</strong>vertirsi. Mi<br />

pare interessante riportare a questo proposito quanto<br />

scritto da Klaus Civegna dell’Istituto Pedagogico Italiano<br />

<strong>di</strong> Bolzano in un suo contributo pubblicato nel<br />

testo dell’IPRASE, Programmi <strong>di</strong> scambio con i paesi<br />

<strong>di</strong> lingua tedesca e <strong>di</strong>mensione interculturale, a cura<br />

<strong>di</strong> Federica Ricci Garotti e Maurizio Rosanelli:[…] c’è<br />

un’enorme <strong>di</strong>fferenza tra l’appren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> una lingua<br />

per una sorta <strong>di</strong> motivazione intrinseca (perché “piace”,<br />

perché “si ha simpatia per l’insegnante” avendo<br />

come unico campo <strong>di</strong> esercizio la propria classe) e l’appren<strong>di</strong>mento<br />

per uno scopo preciso <strong>di</strong> utilizzazione;<br />

nel primo caso, in classe si deve necessariamente fingere<br />

<strong>di</strong> appartenere all’altro gruppo, nella consapevolezza<br />

però che una reale comunicazione non si attuerà mai<br />

in questo modo; nel secondo caso si sa che si sta apprendendo<br />

per poter parlare realmente con Siglinde,<br />

Johann o Waltraud e per svolgere attività <strong>di</strong>rettamente<br />

con loro. 1<br />

1. IPRASE, Programmi <strong>di</strong> scambio con i paesi <strong>di</strong> lingua tedesca e <strong>di</strong>mensione<br />

interculturale, a cura <strong>di</strong> Federica Ricci Garotti e Maurizio Rosanelli, FrancoAngeli,<br />

Milano, 2000, p. 65.<br />

37<br />

socialia<br />

La motivazione all’appren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> una lingua seconda<br />

si rinnova e si intensifica quando la lingua è legata<br />

ad una situazione concreta <strong>di</strong> azione; l’alunno sa che<br />

impara la lingua straniera per fare qualche cosa che<br />

ha un senso, ovvero per intrecciare relazioni con dei<br />

coetanei, per confrontare le proprie esperienze e mo<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>versi <strong>di</strong> vedere il mondo. Si esce dall’azione simulata<br />

costruita in classe per vivere delle relazioni e delle<br />

esperienze reali. É inoltre stimolante per gli alunni poter<br />

verificare le proprie conoscenze tentando <strong>di</strong> valutarle<br />

senza l’intervento costante dell’insegnante e poter<br />

comprendere delle situazioni non analizzate entro<br />

i confini della classe deducendole dai vari contesti reali<br />

che <strong>di</strong> volta in volta si propongono quando vi è l’occasione<br />

<strong>di</strong> confrontarsi <strong>di</strong>rettamente con la realtà <strong>di</strong><br />

cultura <strong>di</strong>versa, collaudando effettivamente le proprie<br />

competenze linguistiche.<br />

C’è chi è scettico <strong>di</strong> fronte a queste proposte <strong>di</strong>dattiche<br />

e si abbandona frequentemente a giu<strong>di</strong>zi del tipo: “Ma<br />

che cosa vuoi che impari in una settimana?”. É innegabile<br />

il fatto che al ritorno da un così breve soggiorno<br />

all’estero non si noterà nell’alunno un sorprendente<br />

miglioramento delle sue abilità linguistiche e comunicative<br />

in lingua straniera; la scuola avrà comunque dato<br />

a tutti l’occasione <strong>di</strong> cogliere l’importanza della lingua<br />

come strumento <strong>di</strong> comunicazione la cui padronanza<br />

consente <strong>di</strong> accrescere le proprie strutture mentali e<br />

<strong>di</strong> aprire il proprio sguardo sul mondo.<br />

Calati anche se per poco in una realtà <strong>di</strong> cultura <strong>di</strong>versa,<br />

lontani da casa, gli alunni hanno l’opportunità oltre<br />

che <strong>di</strong> socializzare tra loro e con persone <strong>di</strong> altre<br />

culture, anche <strong>di</strong> acquisire una forte sensibilità e un<br />

sincero stimolo all’apertura e al <strong>di</strong>alogo con<strong>di</strong>videndo<br />

sentimenti ispirati alla pace, alla solidarietà, alla reciproca<br />

tolleranza e alla pacifica convivenza in un’ottica <strong>di</strong><br />

educazione interculturale.<br />

Attraverso la realizzazione dei progetti <strong>di</strong> scambio e<br />

<strong>di</strong> settimane linguistiche, l’Istituto Comprensivo “Bassa<br />

<strong>Val</strong> <strong>di</strong> <strong>Sole</strong>” vuole accompagnare gli alunni a fare<br />

il primo passo, sufficiente per aiutarli a superare l’incertezza<br />

del “Come sarà? Me la caverò?”. Vinta l’ansia<br />

dell’incognita, i passi successivi li potranno fare da soli,<br />

affrontando con più sicurezza e convinzione qualsiasi<br />

tipo <strong>di</strong> esperienza all’estero.<br />

Se l’impegno investito nel promuovere questi progetti<br />

avrà un esito positivo, sarà più facile registrare un aumento<br />

nell’interesse per l’appren<strong>di</strong>mento della lingua<br />

straniera e ci sarà maggior probabilità che aumenti il<br />

numero degli alunni pronti a <strong>di</strong>chiarare “<strong>Stu<strong>di</strong></strong>o la lingua<br />

perché mi piace”.

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