Chiesa Evangelica Valdese di Firenze - Direzione generale per gli ...

aggregato
Cimitero degli Allori
6 unità archivistiche.
1897 - 1972
Il cimitero degli Allori fu acquistato dalle comunità evangeliche fiorentine nel 1869 per
supportare quello edificato nel 1828 che è conosciuto come il cimitero degli inglesi e
situato a Porta a’ Pinti. La decisione di trovare un altro luogo di inumazione delle salme
era stato reso necessario dalla legge sulla salute pubblica entrata in vigore nel luglio del
1865 che con l’art. 71 del regolamento era posta una distanza minima di 100 metri tra i
cimiteri e la città. 4 Questa nuova situazione andò a colpire anche altri evangelici che
avevano usufruito della libertà di coscienza sancita con l’Unità d’Italia e avevano
istituito un loro culto così come avevano iniziato ad edificare un proprio cimitero. Tutte
queste diverse comunità evangeliche si erano già riunite nel 1861 per costruire un unico
cimitero evangelico e, su iniziativa di Francesco Madiai, fu istituito un Comitato
Evangelico Italiano per l’Erezione di un Nuovo Cimitero addetto alla ricerca di un
luogo idoneo all’edificazione. Dopo lunga ricerca la delegazione trovò un terreno al
Galluzzo di 70.000 metri quadrati di proprietà dei Mazzei. Essendo, a quel tempo, la
Chiesa Evangelica Riformata l’unica ad avere personalità giuridica acquistò il podere
degli Allori in nome della chiesa «Anglicana Episcopale, Scozzese Presbiteriana,
Valdese e delle Chiese Libere» 5 che sollevò molte polemiche e problematiche tra gli
abitanti del Galluzzo. Con Decreto Ministeriale del 31 luglio 1877 fu dato il consenso
per la costruzione del nuovo cimitero, secondo il progetto dell’architetto Giuseppe
Boccini, che avrebbe preso il nome del podere. 6 Fu inaugurato il 26 febbraio 1878 ma la
cappella fu terminata nel 1880. La direzione del cimitero fu affidata ad un comitato
consorziale, presieduto dal presidente della Chiesa Evangelica Riformata, e
l’amministrazione ad una giunta che rispondeva del’operato al comitato stesso. La
necropoli fu divisa in nove regioni (A-I) ed in sedici rettangoli (K-Z) i quali si
suddividevano in parallele e/o file contrassegnate con numeri romani, a loro volta «le
parallele e le file si suddividono in sepolcri di famiglia, posti semplici e frazioni di
posto, distinti con numeri arabi». 7
4
GUSTAVE DALGAS, Notizie storiche sul cimitero , cit., p. 175.
5
Firenze, ACV, Cimitero degli Allori, 491, Statuto organico consorziale 1912, cap.I art. 1
6
GUSTAVE DALGAS, Notizie storiche sul cimitero, cit. p. 179; GIAMPAOLO TROTTA, Architetture dei
cimiteri “degli Inglesi” e “agli Allori” cit.
7
CIMITERO DEGLI EVANGELICI DI FIRENZE AGLI ALLORI, Regolamento e Tariffa, Firenze, Claudiana,
1897, cap. I, art. 2 e cap. II, art.8; dattiloscritto, entrambi in Firenze, ACV, Cimitero degli Allori, 498
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