Chiesa Evangelica Valdese di Firenze - Direzione generale per gli ...

NOTE ARCHIVISTICHE E METODOLOGICHE
L’Archivio della Chiesa Valdese mette in evidenza la presenza di due entità ben distinte
all’interno del panorama evangelico fiorentino. In ausilio al riordinamento sono
pervenuti tre inventari: il primo, di tipo topografico, si riferisce alla chiesa di via dei
Serragli ed è datato 1913. Il secondo è un inventario di consistenza, molto
probabilmente del 1956-57, dove non è fatta distinzione tra i documenti appartenenti
alla chiesa valdese di via dei Serragli e quella di via Manzoni, forse redatto per un
trasferimento. L’ultimo inventario, più analitico anche se di tipo topografico, è stato
compilato dal pastore Alfredo Sonelli alla fine degli anni ‘90 del secolo passato con la
documentazione sopravvissuta alla tremenda alluvione che colpì Firenze il 4 novembre
1966 producendo gravi danni ai locali al piano terreno dell’edificio di via Manzoni dove
era conservato il materiale. Sonelli inserì i documenti all’interno di faldoni cercando di
raggruppare contenuti simili ma senza distinguere le due comunità, sebbene sia
segnalata nella scheda la reciproca appartenenza. In totale risultarono 63 contenitori
numerati “AR001”-”AR063”. Benché le schede riportino solo l’intestazione e
l’eventuale datazione dei documenti, sono state basilari per procedere ad una prima
ricognizione del materiale presente.
Il primo passo è stato quello di stabilire se queste due congregazioni, riunite in seguito
in un’unica chiesa, dovessero essere considerate due soggetti produttori 1 ben distinti
oppure tre: la chiesa di via dei Serragli, la chiesa di via Manzoni o dell’Oratorio e la
Chiesa Evangelica Valdese di via Manzoni. Il risultato è stato raggiunto con la scelta di
identificare due soli enti produttori (la chiesa di via dei Serragli e quella di via Manzoni)
per la difficoltà di separare la documentazione proveniente dalla Chiesa di via Manzoni
tra quella ante 1957 e quella creata dopo l’unificazione. Dopo di che sono stati stilati
due elenchi (uno per ciascun ente) dove sono stati riportati i titoli della documentazione
all’interno della rispettiva lista del soggetto di appartenenza ed è stata verificata la
possibilità di creare delle serie distinte ed omogenee procedendo al loro
raggruppamento.
1 Per soggetto produttore di un archivio s’intende enti (pubblici o privati), famiglie e/o persone che
durante lo svolgimento della loro attività hanno prodotto e conservato documenti. Cfr. ANTONIO ROMITI,
Archivistica generale. Primi elementi, Lucca, Civita Editoriale, 2003, pp. 36-39
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