Chiesa Evangelica Valdese di Firenze - Direzione generale per gli ...

sezione dell’Associazione Cristiana dei Giovani. I personaggi più eminenti
dell’evangelismo italiano insegnarono nella Scuola di Teologia come Giovanni Pietro
Revel, lo stesso Geymonat, Luigi Desanctis, Alberto Revel e Emilio Comba. 9
I corsi della Scuola duravano tre anni: vi erano insegnate la teologia esegetica, quella
critica, quella sistematica e quella pratica; gli studenti dovevano superare un esame
finale su varie materie tra cui l’esegesi dell’Antico e del Nuovo Testamento, la storia
della chiesa e dei dogmi, la simbolica, la dogmatica, la morale cristiana ed un «sermone
da un testo che sarà dato il giorno avanti e una catechesi sul soggetto sarà data 4 ore
prima». 10 La direzione era affidata ad un Comitato composto da cinque membri tra cui
pastori appartenenti anche ad altre denominazioni evangeliche. Nel 1875 ai membri del
Consiglio della Scuola furono aggiunti due membri: il Moderatore e il Presidente del
Comitato di evangelizzazione e l’anno successivo fu approvato il Regolamento che
lasciava «al Consiglio “la direzione e amministrazione della Scuola di Teologia” e
“l’amministrazione del palazzo Salviati” che del resto già aveva sin dal 1861. Infine
stabiliva che “il Consiglio dipende direttamente dal Sinodo, al quale presenta ogni anno
un rapporto». 11 Nel 1904 l’istituto assunse la denominazione di Facoltà di Teologia e
nel 1915 con la soppressione del Comitato di evangelizzazione fu approvato un nuovo
regolamento, secondo il quale l’amministrazione degli stabili e dei fondi passavano alla
Tavola. Dopo la prima guerra mondiale fu trasferita a Roma dove il 5 novembre 1922 fu
inaugurato il LXVIII Anno Accademico. 12
Anche la Tipografia Claudiana nacque nel 1855 con la denominazione di “Società per i
trattati religiosi” che nel 1862 fu trasferita, a Firenze nel Palazzo Salviati mentre la
tipografia fu collocata al piano terreno dello stesso stabile con ingresso in via Maffia,
33. Gran parte dei fondi che ne garantivano la copertura economica provenivano
dall’Inghilterra e dall’America, ma la proprietà apparteneva alla Chiesa Valdese. Vi
erano alti e bassi dal punto di vista economico e lavorativo ma un cambiamento in senso
positivo si iniziò a vedere dal 1866: s’iniziò la pubblicazione di riviste come «L’Eco
della Verità», «La Famiglia Cristiana», «L’Italia Evangelica», la «Rivista Cristiana».
Nel 1884 l’amministrazione della tipografia si distaccò dalla Tavola Valdese, che
9 Questo istituto, in origine, era ripartito in tre gradi: Collegio inferiore, collegio superiore e facoltà
teologica dove i primi due erano suddivisi in cinque classi e la Facoltà in tre anni. Facoltà Valdese di
Teologia. 1855-1855, Torre Pellice, Claudiana, 1955, pp. 58-69.
10 Ibidem; GIORGIO SPINI, Risorgimento e protestanti, cit., p. 326; STEFANIA BIAGETTI, Emilio Comba
(1839-1904). Storico della Riforma italiana e del movimento valdese medioevale, Torino, Claudiana,
1989, pp. 41-44
11 Facoltà Valdese di Teologia, cit. pp.153-155.
12 Ivi, pp.156-157.
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