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SETTEMBRE 2010 NUMERO 91 - Urban

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london fashion<br />

gli origami di<br />

braganza<br />

Linee taglienti, geometrie complesse, stampe<br />

digitali su cui risalta la sinuosità del corpo femminile.<br />

È l’inedita visione del giovane fashion designer<br />

Jean-Pierre Braganza<br />

testo Federico Poletti<br />

disegni jeanne-Pierre braganza<br />

Nato a Londra, ma cresciuto in Canada, Jean-Pierre Braganza<br />

è uno dei talenti “emergenti” della prossima London Fashion<br />

Week, dal 17 al 21 settembre. Anglofilo convinto, trae ispirazione dalla<br />

musica elettronica e hard rock. E coltiva una forte passione per il mondo della<br />

fantascienza: sua grande passione la serie televisiva Battlestar Galactica.<br />

Dopo il diploma al Central Saint Martins, dove riceve il premio “Colin Barnes”,<br />

nel 2004 debutta con la sua prima collezione sulle passerelle londinesi,<br />

suscitando grande interesse sulla stampa internazionale. Nel 2008 viene scelto<br />

da Karl Lagerfeld come protégé per un progetto esclusivo dell’Australian Wool<br />

Innovation, che gli ha permesso di presentare la propria collezione a Firenze,<br />

Tokyo e Sydney. L’anno scorso lo abbiamo visto sfilare per la prima volta a<br />

Milano, ospite di White Club. Pochi mesi fa è stato selezionato tra i dieci attesi<br />

finalisti del Mango Fashion Award.<br />

Braganza si sta facendo notare grazie alla sua originale visione della<br />

moda, tutta costruita intorno alla rivisitazione della silhouette femminile.<br />

Proporzioni inedite, spiccate geometrie e l’applicazione di “pannelli” di<br />

tessuto sono i tratti caratteristici delle sue collezioni, che si muovono sulle<br />

note di Led Zeppelin e Guns N’ Roses.<br />

© Richard Stow<br />

Hai iniziato come illustratore, cosa rimane di questo mondo nelle tue<br />

collezioni?<br />

“Attraverso le illustrazioni si può capire la mia estetica: creare linee rigide<br />

o fluide, giocare tra chiari e scuri. È un processo creativo che seguo nel<br />

delineare le silhouette delle figure”.<br />

quando Hai capito cHe la moda sarebbe diventata la tua professione?<br />

“Non mi sono mai fermato a pensare a una carriera come fashion designer<br />

fino a quando non ho visto le prime sfilate di moda. Ho capito che nient’altro<br />

mi avrebbe gratificato a tal punto. Prima di questo, l’unico legame con la<br />

moda era una grande passione per i capi vintage”.<br />

la tua idea di design e di silHouette femminile?<br />

“Sono ossessionato dal futuro. I miei vestiti sono inviti a immaginare abiti<br />

che indosseremo nei giorni a venire. Stampe digitali, dettagli origami,<br />

bordi architettonici sottili e taglienti, volumi capaci di enfatizzare le forme<br />

femminili sono i punti cardine del mio lavoro come designer. Amo in<br />

particolare le forme nitide, le linee rette e le geometrie che enfatizzano<br />

strategicamente la natura della figura femminile, mentre allo stesso tempo<br />

rimane coperta”.<br />

le tue fonti d’ispirazione?<br />

“Per la collezione A/I <strong>2010</strong> è centrale il mondo della fantascienza e tutto<br />

quello che riguarda il futuro: dalla serie televisiva americana Battlestar<br />

Galactica al Bauhaus, fino al gruppo belga Front 242, considerato pioniere<br />

dell’Electronic Body Music. In questo momento mi affascina molto l’idea<br />

dell’ibridazione uomo-macchina. Questo è il futuro. La possibilità che esseri<br />

creati dall’uomo potrebbero sviluppare un’anima e la capacità di sentire, o<br />

almeno il desiderio di provare emozioni”.<br />

quanto è importante la ricerca sui materiali?<br />

“Sono sempre attratto dai tessuti naturali e dal colore nero. Mi piace<br />

sperimentare con materiali ritenuti tradizionali, come le pelli ribattute<br />

e colorate. Per la collezione A/I <strong>2010</strong> ho collaborato con Rives Paper<br />

per la realizzazione di accessori, creando cinture e bracciali in origami<br />

estremamente complessi: l’architettura di questi lavori con la carta e le sue<br />

linee pulite mi hanno offerto nuovi stimoli di ricerca”.<br />

tradizioni inglesi, irlandesi, asiaticHe e canadesi Hanno segnato la tua<br />

infanzia. qual è il luogo cHe ti Ha aiutato di più a capire il mondo della moda?<br />

“Una fusione di tutti: ho avuto un’educazione molto creativa e questo mix<br />

eclettico è stato fondamentale per sviluppare una prospettiva differente sul<br />

design e la moda che produco”.<br />

città preferita?<br />

“Ho vissuto in tantissime città e le ricordo tutte in maniera positiva, ma<br />

Londra è la mia casa e dove vive la mia famiglia. È la città per tutti. A volte<br />

devo fermarmi per guardarmi attorno e catturare ciò che mi circonda”.<br />

tra i tuoi clienti Hai già diverse celebrity cHe sono diventate tue fan.<br />

“Da Estelle a Cheryl Cole, da Roisin Murphy a Skin: mi piace la<br />

collaborazione tra moda e musica, lavorare direttamente con i personaggi<br />

per realizzare il loro look”.<br />

dove ti vedremo a settembre?<br />

“Non perdete il mio show durante la London Fashion Week (17-21 settembre):<br />

una vera sorpresa!”. •<br />

www.jeanpierrebraganza.com<br />

www.luisaviaroma.com<br />

http://sevennewyork.com<br />

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