You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
london fashion<br />
gli origami di<br />
braganza<br />
Linee taglienti, geometrie complesse, stampe<br />
digitali su cui risalta la sinuosità del corpo femminile.<br />
È l’inedita visione del giovane fashion designer<br />
Jean-Pierre Braganza<br />
testo Federico Poletti<br />
disegni jeanne-Pierre braganza<br />
Nato a Londra, ma cresciuto in Canada, Jean-Pierre Braganza<br />
è uno dei talenti “emergenti” della prossima London Fashion<br />
Week, dal 17 al 21 settembre. Anglofilo convinto, trae ispirazione dalla<br />
musica elettronica e hard rock. E coltiva una forte passione per il mondo della<br />
fantascienza: sua grande passione la serie televisiva Battlestar Galactica.<br />
Dopo il diploma al Central Saint Martins, dove riceve il premio “Colin Barnes”,<br />
nel 2004 debutta con la sua prima collezione sulle passerelle londinesi,<br />
suscitando grande interesse sulla stampa internazionale. Nel 2008 viene scelto<br />
da Karl Lagerfeld come protégé per un progetto esclusivo dell’Australian Wool<br />
Innovation, che gli ha permesso di presentare la propria collezione a Firenze,<br />
Tokyo e Sydney. L’anno scorso lo abbiamo visto sfilare per la prima volta a<br />
Milano, ospite di White Club. Pochi mesi fa è stato selezionato tra i dieci attesi<br />
finalisti del Mango Fashion Award.<br />
Braganza si sta facendo notare grazie alla sua originale visione della<br />
moda, tutta costruita intorno alla rivisitazione della silhouette femminile.<br />
Proporzioni inedite, spiccate geometrie e l’applicazione di “pannelli” di<br />
tessuto sono i tratti caratteristici delle sue collezioni, che si muovono sulle<br />
note di Led Zeppelin e Guns N’ Roses.<br />
© Richard Stow<br />
Hai iniziato come illustratore, cosa rimane di questo mondo nelle tue<br />
collezioni?<br />
“Attraverso le illustrazioni si può capire la mia estetica: creare linee rigide<br />
o fluide, giocare tra chiari e scuri. È un processo creativo che seguo nel<br />
delineare le silhouette delle figure”.<br />
quando Hai capito cHe la moda sarebbe diventata la tua professione?<br />
“Non mi sono mai fermato a pensare a una carriera come fashion designer<br />
fino a quando non ho visto le prime sfilate di moda. Ho capito che nient’altro<br />
mi avrebbe gratificato a tal punto. Prima di questo, l’unico legame con la<br />
moda era una grande passione per i capi vintage”.<br />
la tua idea di design e di silHouette femminile?<br />
“Sono ossessionato dal futuro. I miei vestiti sono inviti a immaginare abiti<br />
che indosseremo nei giorni a venire. Stampe digitali, dettagli origami,<br />
bordi architettonici sottili e taglienti, volumi capaci di enfatizzare le forme<br />
femminili sono i punti cardine del mio lavoro come designer. Amo in<br />
particolare le forme nitide, le linee rette e le geometrie che enfatizzano<br />
strategicamente la natura della figura femminile, mentre allo stesso tempo<br />
rimane coperta”.<br />
le tue fonti d’ispirazione?<br />
“Per la collezione A/I <strong>2010</strong> è centrale il mondo della fantascienza e tutto<br />
quello che riguarda il futuro: dalla serie televisiva americana Battlestar<br />
Galactica al Bauhaus, fino al gruppo belga Front 242, considerato pioniere<br />
dell’Electronic Body Music. In questo momento mi affascina molto l’idea<br />
dell’ibridazione uomo-macchina. Questo è il futuro. La possibilità che esseri<br />
creati dall’uomo potrebbero sviluppare un’anima e la capacità di sentire, o<br />
almeno il desiderio di provare emozioni”.<br />
quanto è importante la ricerca sui materiali?<br />
“Sono sempre attratto dai tessuti naturali e dal colore nero. Mi piace<br />
sperimentare con materiali ritenuti tradizionali, come le pelli ribattute<br />
e colorate. Per la collezione A/I <strong>2010</strong> ho collaborato con Rives Paper<br />
per la realizzazione di accessori, creando cinture e bracciali in origami<br />
estremamente complessi: l’architettura di questi lavori con la carta e le sue<br />
linee pulite mi hanno offerto nuovi stimoli di ricerca”.<br />
tradizioni inglesi, irlandesi, asiaticHe e canadesi Hanno segnato la tua<br />
infanzia. qual è il luogo cHe ti Ha aiutato di più a capire il mondo della moda?<br />
“Una fusione di tutti: ho avuto un’educazione molto creativa e questo mix<br />
eclettico è stato fondamentale per sviluppare una prospettiva differente sul<br />
design e la moda che produco”.<br />
città preferita?<br />
“Ho vissuto in tantissime città e le ricordo tutte in maniera positiva, ma<br />
Londra è la mia casa e dove vive la mia famiglia. È la città per tutti. A volte<br />
devo fermarmi per guardarmi attorno e catturare ciò che mi circonda”.<br />
tra i tuoi clienti Hai già diverse celebrity cHe sono diventate tue fan.<br />
“Da Estelle a Cheryl Cole, da Roisin Murphy a Skin: mi piace la<br />
collaborazione tra moda e musica, lavorare direttamente con i personaggi<br />
per realizzare il loro look”.<br />
dove ti vedremo a settembre?<br />
“Non perdete il mio show durante la London Fashion Week (17-21 settembre):<br />
una vera sorpresa!”. •<br />
www.jeanpierrebraganza.com<br />
www.luisaviaroma.com<br />
http://sevennewyork.com<br />
28 | urban urban | 29