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SETTEMBRE 2010 NUMERO 91 - Urban

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oma<br />

dI LAURA RUGGIERI<br />

CORSI E RICORSI<br />

A SCuOLA DI CuCINA<br />

A TAVOLA CON LO CHEF<br />

via dei Gracchi, 60<br />

06-32222096<br />

Cucinare? Un onere a cui non ci si può sottrarre, un fatto di sopravvivenza o<br />

un passatempo divertente? Un vero e proprio rito di gaudio collettivo è quello<br />

che prende avvio a settembre da “A tavola con lo chef ”, storica scuola di cucina<br />

in zona Prati che vede alternarsi come maestri giovani chef, trascinanti e<br />

spesso anche blasonati. Come Antonio Chiappini: con lui non solo “Cucinare<br />

è facile”, nome del corso, ma veramente uno spasso e così ci si diverte assai<br />

in quelle sei lezioni serali (dalle 18 alle 22). Inizio martedì 14 settembre (una<br />

lezione alla settimana). E non c’è sessione che non finisca seduti a tavola in<br />

una vera e propria gara tra primi della classe. Da non perdere il corso di Andy<br />

Luotto di quattro lezioni (inizia il 4 ottobre) “Studenti in cucina” a 320 euro. I<br />

vegetariani mettano in agenda invece mercoledì 29 settembre un minicorso di<br />

due lezioni tenuto dallo chef Marco De Vita per 180 euro.<br />

GAMBERO ROSSO<br />

via Enrico Fermi, 161<br />

06-551121<br />

Qui siamo nell’università del buon gusto: facili da incastrare tra studio, attività<br />

e altri hobby, i corsi sono spesso monografici. Con 68 euro per esempio<br />

si scoprono i segreti della cucina light e vegetariana. Mentre crostacei<br />

e molluschi, non sempre facili da cucinare, sono oggetto di studio il 10<br />

settembre a 80 euro. Un bel po’ più care (180 euro) le due lezioni su sushi e<br />

LES AFFICHES<br />

via di Santa Maria dell’Anima, 52<br />

06-6868986<br />

sempre aperto<br />

Fino a oggi si andava da Les Affiches all’imbrunire per<br />

l’aperitivo, si rimaneva magari fino a tirare assai tardi<br />

ma mai avreste pensato di passarvi fin dalla prima<br />

colazione. Ha appena aperto, invece, la Baguetterie di<br />

Les Affiches, ricavando un piccolo spazio a vista per la<br />

cucina tra il salotto (con wireless gratuito) che sembra<br />

d’epoca, rigorosamente francese, come tutto il gusto<br />

e lo stile a cui si impronta il locale. La saracinesca sale<br />

alle otto di mattina per un risveglio doc: marmellate e<br />

mieli artigianali, pane caldo appena sfornato, muffin<br />

di ogni forma e colore, tarte tatin, strudel. Per pranzo<br />

tantissime insalate, prodotti biologici, centrifughe,<br />

combinazioni di frutta. All’interno anche un petit marché<br />

di frutta e verdura biologica, un po’ insolito per uno<br />

spazio che sembra un caffè parigino anni ’30. In menu<br />

21 diverse baguette (anche un mix in degustazione) con<br />

prodotti di altissima qualità – dop, aoc (per i prodotti<br />

francesi), presìdi Slow Food – e biologici in combinazioni<br />

mai scontate. Oltre a brioche, piatti freddi “a peso”,<br />

polpettine vegetali e di carne, carpacci di pesce, torte<br />

salate e dolci. Il tutto viene consegnato quotidianamente<br />

anche a domicilio insieme a riviste e giornali (per un<br />

ordine minimo di 10 euro), con un servizio di delivery<br />

ecocompatibile perché effettuato in bicicletta. Oppure c’è<br />

il take away con un packaging di cartone bio (utilizzabile<br />

al micronde).<br />

Consigliato per<br />

la Spritzerie con oltre venti tipi diversi di spritz!<br />

sashimi. “Solo” 70 euro per condividere i fornelli con Heinz Beck, il costo<br />

di un appetizer nel suo ristorante. E ancora finger food e cocktail a 50 euro,<br />

arancini e supplì (68 euro, forse un po’ troppo?), perfino un corso per imparare<br />

a realizzare torte american style, meravigliose e sorprendentemente facili a<br />

115 euro. Per i romantici anche ai fornelli il 20 settembre c’è “Due cuori e una<br />

cucina”, 125 euro a coppia). Come ultima risorsa ricordatevi che il 23 e 24<br />

settembre c’è il corso per single in cucina, a 130 euro.<br />

CORSI DI CUCINA GIAPPONESE – DOOZO<br />

via Palermo, 51<br />

06-4815655<br />

Tutt’altra atmosfera e ambiente: rigore, compostezza e poco chiasso<br />

tutt’intorno, molta concentrazione al tavolo di lavoro. La cornice è di design<br />

con molti tocchi orientali, una galleria d’arte e un piacevole giardino interno.<br />

Il maestro è Kazuhiko Endo che vi intrattiene per cinque incontri (di due ore<br />

ognuno) più due per la realizzazione dei dolci con una maestra pasticcera,<br />

Kiriko Matsumura. A fine corso padroneggerete tutti i segreti di una cucina<br />

che non è solo sushi e sashimi ma vanta tanti piatti caldi, carni stufate, pesci<br />

a cotture light. E a proposito di dolci, andate sul sito dell’Istituto di Cultura<br />

Giapponese (www.jfroma.it) perché nella bella sede in mezzo al verde di<br />

villa Borghese arrivano periodicamente dal Giappone i più famosi maestri<br />

pasticceri per tenere corsi monografici di alta specializzazione.<br />

PERCENTO<br />

via Sora, 48<br />

06-68809554<br />

chiuso lunedì<br />

Sulle ceneri di una taverna finto rustica a due passi da Campo de’ Fiori nasce<br />

Percento, una sfida per palati aperti, curiosi e disposti a farsi condurre dalla<br />

giovanissima Michal Levy. È lei la vera risorsa: 27 anni, nata a Tel Aviv e con<br />

tante brevi soste in giro per il mondo. Una delle ultime tappe è New York dove<br />

ha allargato gli orizzonti della sua cucina ricca di colori, profumi, spezie ed<br />

erbe aromatiche, che attinge dal medioriente, passa per tecniche e cotture<br />

d’oltralpe e approda a una “fusion” originale e insolita. Le voci del menu sono<br />

molto nuove per le abitudini del quartiere: ceviche di spigola su gazpacho (19<br />

euro), falafel di orata con pecorino romano servito con salsa tahini e paprika<br />

dolce (13 euro), tra i primi più insoliti (forse anche troppo, a dire il vero) il<br />

risotto ai frutti di mare con latte di cocco e ananas (15 euro). Il problema<br />

potrebbe nascere con gli abbinamenti al vino con piatti così ma tra i 450 vini<br />

in carta, di cui almeno la metà stappabili anche per un bicchiere, ci si può<br />

prendere il lusso di cambiare a ogni portata.<br />

Consigliato per<br />

la zuppa di fragole con meringhe, un dessert con tanto di olio, basilico e gelato alla<br />

vaniglia bello da vedere quanto intrigante da gustare<br />

PATOS<br />

via degli Apuli, 43<br />

06-97606130<br />

chiuso lunedì<br />

wi-fi<br />

Tre locali in uno: bar aperitivo molto friendly,<br />

spazio per una cena easy, cocktail bar sofisticato.<br />

Arredi di design, colori sobri, aria anche un<br />

po’ elegante, quasi insolita per San Lorenzo. Il<br />

buffet sul grande bancone sinuoso fino alle 21 è<br />

ricchissimo: paste, frittate, torte salate, sfizi vari.<br />

La lista degli aperitivi e dei vini si presta a soste<br />

prolungate. Pronta ad assecondare anche i palati<br />

più esigenti la carta dei cocktail, frozen e non, da<br />

sorseggiare mentre si gira per la mostra appena<br />

aperta o ci si rilassa con uno spettacolo dal vivo.<br />

Da non perdere<br />

il corso di foto reportage notturno<br />

RIUNIONE DI<br />

CONDOMINIO<br />

via dei Luceri, 13<br />

sempre aperto<br />

wi-fi<br />

BAR JEAN<br />

5, rue des Halles<br />

0033-05-59248038<br />

L’appuntamento cult e un po’ alternativo dell’ultimo<br />

venerdì del mese del Rialto Sant’Ambrogio, quello che<br />

bloccava il traffico per il successo riscontrato, tra il<br />

Ghetto e piazza Venezia, ha cambiato casa spostandosi<br />

dalle parti di via de Lollis (zona università La Sapienza)<br />

e soprattutto è diventato resident. Ora la riunione c’è<br />

tutti i giorni e l’accompagnano dj più o meno cool,<br />

feste a tema improbabile, danze scatenate, proiezioni e<br />

concerti accompagnati da cocktail un po’ improvvisati<br />

ma strong, qualche snack salato, una scelta di dessert.<br />

Da non perdere<br />

l’appuntamento del giovedì sera che cambia ogni volta<br />

biarritz<br />

Nella Biarritz che pulsa, quella dei colorati mercati delle Halles, a pochi metri<br />

da quel mare che ha reso la cittadina mecca incontrastata dei surfisti, un<br />

indirizzo regge sulla cresta dell’onda sin dagli anni Trenta: è il Bar Jean, che<br />

con la sua terrazza-dehors soleggiata, gli azulejos che decorano il luminoso<br />

ambiente interno e l’allegra atmosfera basca, è tra i luoghi di ritrovo più amati<br />

da cittadini e vacanzieri dell’ultima ora. Tapas protagoniste di ogni serata:<br />

mini sandwich e canapè assortiti, ma poi sulla lavagna si trovano dalla paella<br />

alla tortilla, dalle sardine grigliate al jambon serrano (prosciutto crudo in un<br />

mix franco-spagnolo), fino ai calamari conditi con aïoli piccantissimo, che qui<br />

è d’obbligo annaffiare con vini del Rioja o con un meraviglioso bianco locale<br />

basco, il Txakoli. Musica coordinata, ça va sans dire.<br />

Consigliato per<br />

vivace apero alla spagnola, con un’infinità di tapas che fanno da contorno a una<br />

caraffa di vino tinto o un calice di Txakoli<br />

80 | uRbAN uRbAN | 81<br />

dI MIRTA OREGNA

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