15.06.2013 Views

Il Dal Molin ad Asiago? Che sparata! - Giornale dell'Altopiano

Il Dal Molin ad Asiago? Che sparata! - Giornale dell'Altopiano

Il Dal Molin ad Asiago? Che sparata! - Giornale dell'Altopiano

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

MUSICA<br />

Ventitré anni, fascino e tanta<br />

passione per la musica: ecco<br />

le caratteristiche di Nicola<br />

Valente, già affermato talento<br />

nell’ambito della musica<br />

altopianese, che ha recentemente<br />

conseguito il diploma in<br />

chitarra elettrica Pop Rock/<br />

Jazz presso il prestigioso Centro<br />

Professione Musica<br />

(CPM) di Milano.<br />

<strong>Il</strong> suo talento e la sua velocità<br />

d’apprendimento sono stati<br />

notati da Roberto <strong>Dal</strong>la Vecchia,<br />

che, ancora nel 2005, lo<br />

ha indirizzato verso la sua str<strong>ad</strong>a<br />

musicale.<br />

Tra gli importanti nomi che<br />

Nicola può annoverare tra i<br />

suoi maestri, ci sono quelli di<br />

Luca Colombo, Pete La Pietra,<br />

Giorgio Cocilovo, Pietro<br />

Nobile, Fabio Nuzzolese e<br />

Paolo Jannacci; artisti-insegnanti<br />

che lo hanno accompagnato<br />

nello studio dei linguaggi<br />

Pop Rock Fusion e<br />

nell’apprendimento della teoria<br />

e dell’armonia musicali.<br />

Maurizio Filippi lo ha guidato<br />

Sabato 6 settembre 2008<br />

8<br />

l’Altopiano<br />

Grafica Altopiano<br />

www.giornalealtopiano.it<br />

Nicola Valente: il nuovo “dottore”<br />

delle sei corde altopianesi<br />

Ventitrè anni, di Cesuna, ha recentemente conseguito il diploma in chitarra elettrica<br />

Pop Rock/Jazz presso il prestigioso Centro Professione Musica (CPM) di Milano<br />

nello sviluppo degli studi di finger<br />

style per chitarra acustica<br />

e Luca Biggio nell’ambito<br />

della musica d’insieme.<br />

<strong>Il</strong> giovane altopianese, residente<br />

a Cesuna, dopo l’importante<br />

traguardo raggiunto, ha<br />

accettato di ripercorrere la sua<br />

passione e la sua formazione<br />

musicale in una breve intervista<br />

per il nostro quindicinale,<br />

rivelandoci anche sue opinioni<br />

e i suoi progetti per il futuro.<br />

Com’è nata la tua passione<br />

per la musica e, in particolare,<br />

per la chitarra?<br />

In realtà, fino ai 18 anni, non<br />

avevo neppure il lettore cd!!!<br />

Mia mamma, in casa, aveva<br />

una vecchia chitarra e, senza<br />

farmelo sapere, ha chiamato<br />

Bruno Forte (il celeberrimo<br />

Brunetto degli storici Roversi,<br />

ndr). Brunetto mi ha chiamato<br />

a casa per chiedermi se mi<br />

andava di provare a fare una<br />

lezione e così è nato tutto: a<br />

tr<strong>ad</strong>imento!<br />

Da quella prima lezione è nata<br />

in me una passione tale da<br />

spingermi, due anni dopo, a<br />

mollare gli studi di ingegneria<br />

elettronica per dedicarmi<br />

completamente alla musica,<br />

prima con il maestro Roberto<br />

<strong>Dal</strong>la Vecchia e poi al<br />

CPM di Milano, dove mi sono<br />

trasferito per completare al<br />

meglio la mia formazione.<br />

Adesso ti vediamo sicuro<br />

sul palcoscenico dei locali<br />

dell’Altopiano, ma com’è<br />

stata la tua prima esibizione?<br />

La prima esperienza come<br />

chitarrista all’interno di una<br />

band è stata quella con il M<strong>ad</strong><br />

Milk: abbiamo suonato per<br />

Enrico Fabris e durante il Concerto<br />

per un amico a Roana.<br />

Ricordo che provavo molto ti-<br />

more nel rapportarmi al pubblico,<br />

ma che l’emozione mi ha<br />

spronato a dare il meglio di me.<br />

Secondo il mio parere, una<br />

volta che la paura di sbagliare<br />

viene meno, non si riesce a<br />

dare il 100%, né a livello tecnico,<br />

né sul piano<br />

interpretativo.<br />

Se dovessi dirmi una canzone<br />

che ti ha accompagnato<br />

da quella famosa lezione<br />

<strong>Il</strong> matrimonio è sempre un<br />

giorno speciale, di festa, di<br />

gioia, con gli sposi circondati<br />

dall’affetto di amici e parenti.<br />

Ma è anche un giorno solenne<br />

in cui ci si promette<br />

fedeltà eterna, amore incondizionato,<br />

assumendo le proprie<br />

responsabilità davanti<br />

alla comunità e davanti a Dio.<br />

L’importanza della giornata<br />

non deve certo far diminuire<br />

l’aspetto di festa contornato<br />

anche da una sana goliardia<br />

messa in piedi solitamente<br />

dagli amici degli sposi che li<br />

canzonano sul passo che<br />

stanno per intraprendere, un<br />

rituale che si ritrova anche<br />

in altre culture e religioni.<br />

Però…c’è un però che viene<br />

segnalato da varie parti,<br />

del nostro Brunetto al<br />

conseguimento del diploma<br />

al CPM, quale ti<br />

verrebbe in mente per<br />

prima?<br />

Domanda un po’ difficile...<br />

Le mie influenze musicali<br />

spaziano da Clapton ai<br />

Beatles, da Mark Knopfler<br />

a Miles Davis, passando<br />

per Django Reinhardt, Tuck<br />

Andress e Tommy<br />

Emmanuel.<br />

Credo comunque di poter<br />

dire “Little Wing” di<br />

Hendrix e, a pari merito,<br />

“Sweet Child o’Mine” dei<br />

Guns’n’Roses: ricordo che<br />

mi guardavo allo specchio<br />

mentre suonavo e mi chiedevo<br />

se sarei mai stato così<br />

bravo da poterle suonare. Una<br />

volta imparate, mi sono più<br />

volte chiesto se sarei stato in<br />

gr<strong>ad</strong>o di suonare altre tantissime<br />

canzoni: per me è stata<br />

una specie di sfida continuativa<br />

contro il me stesso riflesso<br />

allo specchio.<br />

A proposito di sfide, qual’è<br />

la prossima?<br />

Attualmente, oltre a esibirmi<br />

citt<strong>ad</strong>ini ed istituzioni. In alcuni<br />

casi sembra ci sia la<br />

gara a chi esagera di più.<br />

Sembra che si debba assolutamente<br />

superare quanto<br />

fatto dagli altri perché la<br />

giornata rimanga memorabile.<br />

Si passa da scritte sulla<br />

sede str<strong>ad</strong>ale a gonfaloni<br />

messi lungo il percorso degli<br />

sposi verso la chiesa, da palloncini<br />

che segnano la via <strong>ad</strong><br />

alberi e segnali str<strong>ad</strong>ali tappezzati<br />

con l’immagine felice<br />

dei due promessi. In alcuni<br />

casi si va dal cattivo<br />

gusto a veri e propri<br />

danneggiamenti, come segnalato<br />

da più polizie locali.<br />

Bisogna ricordare che tappezzare<br />

i segnali str<strong>ad</strong>ali è<br />

pericoloso oltre che un vero<br />

18<br />

nei locali del posto con le mie<br />

band (tra cui un nuovo progetto<br />

di duo acustico chiamato<br />

Living Soul), tengo lezioni di<br />

chitarra acustica e sono impegnato<br />

in studio con il cantautore<br />

vicentino Leonardo Longhi.<br />

Nel mio futuro imminente, c’è<br />

l’insegnamento a Vicenza e provincia<br />

e la prosecuzione della mia<br />

attività di chitarrista nelle band<br />

del posto.<br />

Come progetto a lungo termine,<br />

il mio sogno è quello di inserirmi<br />

nel giro di turnisti a livello nazionale.<br />

In Altopiano, ci sono tanti ragazzi<br />

che hanno i tuoi stessi<br />

sogni: cosa pensi della realtà<br />

musicale locale?<br />

La densità di musicisti, in<br />

Altopiano, è senz’altro superiore<br />

alla media. Tuttavia credo che<br />

la consapevolezza nasca dalla<br />

pratica più che dal negativo confronto<br />

reciproco. E’ l’unico modo<br />

di crescere, musicalmente parlando.<br />

Non stai pensando a comporre<br />

qualche brano tutto tuo?<br />

Certo! Da ottobre mi impegnerò<br />

anche su questo fronte, specialmente<br />

sotto l’influenza artistica<br />

di Steve Trovato per la<br />

musica Country, di Robben Ford<br />

per la musica Blues e di Miles<br />

Davis per il Jazz.<br />

Ringraziamenti?<br />

Prima di tutto la mia famiglia,<br />

specialmente mia mamma che<br />

mi ha indirizzato verso la mia<br />

passione più grande, e poi Maurizio<br />

Filippi, per me una guida che,<br />

insieme all’impegno individuale,<br />

ha contribuito a farmi raggiungere<br />

questo importante traguardo.<br />

Martina Rossi<br />

Matrimoni con “annunci speciali”:<br />

“Cartelli e striscioni sono un pericolo”<br />

e proprio reato: certi cartelli<br />

e certe insegne possono distrarre<br />

l’automobilista creando<br />

situazioni spiacevoli per<br />

chi circola sulle str<strong>ad</strong>e.<br />

“Per carità non vorremmo<br />

passare a multare gli sposi,<br />

ma non è nemmeno giusto<br />

accollare la spesa di pulizia<br />

o di sostituzione di tabelle<br />

str<strong>ad</strong>ali alla comunità – spiegano<br />

da vari comandi – Si<br />

chiede solo un po’ di buon<br />

senso; se si fa degli scherzi<br />

agli sposi poi si passi a ripulire,<br />

evitando di attaccare cose<br />

ai cartelli str<strong>ad</strong>ali e cercando<br />

di rimanere nel buon gusto.<br />

Sarà apprezzato dai vostri<br />

concitt<strong>ad</strong>ini e molto probabilmente<br />

anche dagli stessi<br />

sposi”. Gerardo Rigoni

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!