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Il Dal Molin ad Asiago? Che sparata! - Giornale dell'Altopiano

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ASIAGO<br />

Un finale con i fiocchi quello<br />

della stagione turistica<br />

asiaghese.<br />

Nonostante il numero dei turisti<br />

presenti durante l’estate,<br />

a onor del vero, non abbia<br />

complessivamente toccato<br />

picchi altissimi, l’offerta<br />

culturale e d’intrattenimento<br />

è stata tra le più ricche mai<br />

proposte.<br />

Oltre ai consueti spettacoli<br />

allestiti presso il palco centrale<br />

di <strong>Asiago</strong>, quest’anno<br />

sono stati realizzati tre concerti<br />

di grande portata: quello<br />

di Francesco Renga, durante<br />

la Notte di Note, ha<br />

fatto sognare gli spettatori di<br />

tutte le età, giunti da più parti<br />

d’Italia, mentre quello di<br />

Gianluca Grignani si è<br />

contr<strong>ad</strong>distinto per singolarità<br />

ed esuberanza. Non dimentichiamo<br />

il concerto di<br />

Lola Ponce e Giò Di Tonno,<br />

che ha allietato residenti e<br />

turisti con la danza e il canto<br />

musical.<br />

Inoltre, al Museo “Le Carceri”,<br />

come ogni anno, è stata<br />

proposta una mostra pit-<br />

ROTZO<br />

Le discussioni e le polemiche<br />

sulle seconde case e sull’edificazione<br />

nei comuni più popolosi<br />

dell’Altopiano hanno impegnato<br />

i lettori della carta stampata in<br />

diverse occasioni e probabilmente,<br />

avvicinandosi le elezioni amministrative<br />

per il rinnovo delle<br />

cariche, torneranno a farsi sentire<br />

slogan e striscioni, troppe<br />

case, poche case, case per residenti,<br />

case vacanza, piani<br />

regolatori e piani di assetto del<br />

territorio, ambientalisti e<br />

palazzinari; certamente l’argomento<br />

è spinoso e facile spunto<br />

per animati confronti e per essere<br />

strumentalizzato a dovere a<br />

seconda delle necessità e del momento.<br />

I piccoli comuni<br />

Sabato 6 settembre 2008<br />

8<br />

l’Altopiano www.giornalealtopiano.it 9<br />

Cascella Party, Notte Nera e Katia Ricciarelli<br />

Finale col botto per la<br />

stagione turistica asiaghese<br />

torica di arte contemporanea;<br />

anche nell’estate 2008, il<br />

nome di <strong>Asiago</strong> è stato accostato<br />

a quello di un grande<br />

artista: Michele Cascella.<br />

Questa ricca stagione turistica<br />

si è conclusa con dieci<br />

giorni di fuoco, ricchi di iniziative<br />

per tutti i gusti ed età,<br />

a partire proprio da un’iniziativa,<br />

ideata dall’Assessore<br />

alla Cultura e al Turismo Roberto<br />

Rigoni, proprio presso<br />

le vecchie carceri.<br />

Si è trattato di un primo esperimento<br />

di accostamento tra<br />

divertimento e cultura, per<br />

poter avvicinare anche i giovani<br />

al mondo dell’arte: il<br />

“Cascella Party”. Nella serata<br />

di mercoledì 20 agosto,<br />

l’Assessorato alla cultura di<br />

<strong>Asiago</strong>, in collaborazione con<br />

il locale asiaghese Le Petit<br />

Bistrot, ha organizzato una<br />

serata particolare: musica,<br />

cubiste/i e cocktail, ma anche<br />

la visita libera della struttura<br />

e della mostra, acquistando<br />

semplicemente una bibita.<br />

Edilizia, l’esempio virtuoso di Rotzo<br />

dell’Altopiano hanno un rapporto<br />

con l’edilizia molto diverso,<br />

anche se non deve trarre in inganno<br />

il fatto che non se ne parli<br />

sui media e che non ci si confronti<br />

a suon di carta bollate e<br />

tribunali; anche nei piccoli comuni<br />

esiste l’edilizia e lo sviluppo<br />

urbanistico è un momento di scelte<br />

politiche importanti per il paese.<br />

L’ottica però è tutta un’altra.<br />

Ci sono tante differenze tra due<br />

paesi come <strong>Asiago</strong> e come Rotzo,<br />

differenze che si vedono in tutti i<br />

settori ed anche nell’edilizia, che<br />

traggono origine dalla storia, dalle<br />

dimensioni, dalle aspirazioni,<br />

dalla politica, differenze che avvertono<br />

le persone che si svegliano<br />

la mattina a Rotzo e quelli<br />

che fanno del mattone il pane<br />

quotidiano. Rotzo dista da<br />

<strong>Asiago</strong> 10 km che con una macchina<br />

normale <strong>ad</strong> una andatura<br />

Tra le più ricche mai organizzate negli ultimi anni<br />

<strong>Il</strong> risultato di questa specie di<br />

piacevole ossimoro è stato<br />

positivo dato il numero di visite<br />

effettuate all’interno della<br />

mostra, un accesso cospicuo<br />

che ha incoraggiato gli<br />

organizzatori verso questo<br />

tipo di proposte indirizzate ai<br />

giovani.<br />

La Notte Nera, invece, è stata<br />

un appuntamento rivolto a<br />

turisti e residenti di ogni fascia<br />

d’età. L’evento si è posto<br />

come uno dei più interessanti,<br />

un vero lampo di genio,<br />

diremmo un’illuminazione se<br />

non si trattasse di una notte<br />

completamente e<br />

volutamente buia. La moda<br />

vigente delle notti bianche ha<br />

indotto il nostro Assessore a<br />

crearne una nera: la suggestione<br />

dell’illuminazione naturale<br />

a candele si unisce così<br />

alla sensibilizzazione verso il<br />

risparmio energetico, creando<br />

al contempo un’atmosfera<br />

magica, romantica ed<br />

evocativa.<br />

La serata è iniziata in manie-<br />

normale si coprono in circa dieci<br />

minuti, tempo e distanza che non<br />

sono sufficienti nel quotidiano <strong>ad</strong><br />

un vicentino per attraversare la<br />

città, eppure siamo distantissimi,<br />

siamo in un altro mondo, così<br />

per lo meno veniamo<br />

considerati.A Rotzo <strong>ad</strong> esempio<br />

non c’è neanche un agenzia immobiliare,<br />

vi sono un paio di imprenditori<br />

locali che si occupano<br />

di costruire e vendere fabbricati<br />

destinati al mercato delle seconde<br />

case, anche se gli stessi spesso<br />

e volentieri preferiscono investire<br />

in terreni di altri comuni,<br />

dove possono ottenere, a parità<br />

di sforzi, maggiori soddisfazioni<br />

dal punto di vista economico. Un<br />

primo dato che lancio da imput<br />

per la riflessione è che tranne<br />

qualche eccezione a Rotzo si costruiscono<br />

appartamenti o casette<br />

destinate a prima casa per residenti,<br />

famiglie che si insediano e<br />

decidono di vivere a Rotzo.<br />

Negli ultimi cinque anni non si è<br />

costruito nessun fabbricato con<br />

un numero di appartamenti superiore<br />

a 6, sicuramente in risposta<br />

al mercato ed alle richieste,<br />

ma anche e diamone atto, per la<br />

pervicace volontà degli amministratori<br />

che si sono succeduti nel<br />

tempo, che prevedendo cubature<br />

modeste e edificabilità mirate<br />

hanno permesso che a Rotzo prevalgano<br />

nettamente le abitazioni<br />

dei residenti rispetto alle<br />

famigerate seconde case.<br />

ra eccellente: le luci delle<br />

candele contornavano le<br />

str<strong>ad</strong>e gremite di gente, illuminando<br />

la nostra <strong>Asiago</strong><br />

con una luce nuova e autentica;<br />

in ogni angolo venivano<br />

proposti spettacoli per<br />

tutti i gusti, dalla musica all’osservazione<br />

guidata degli<br />

astri, dai giocolieri agli<br />

acrobati, sino <strong>ad</strong> arrivare<br />

allo scoppio dei fuochi artificiali,<br />

accompagnati purtroppo<br />

dalle prime e<br />

inclementi gocce di pioggia.<br />

L’evento, tra i più attesi della<br />

stagione, è stato parzialmente<br />

guastato dalla pioggia<br />

che ne ha impedito la<br />

conclusione. <strong>Il</strong> suggestivo<br />

spettacolo che si sarebbe<br />

dovuto tenere al Laghetto<br />

Lumera, come assicuratoci<br />

dall’Assessore Roberto<br />

Rigoni, sarà proposto a breve:<br />

si tratta di una vera e<br />

propria rievocazione dei<br />

100 anni del nostro turismo;<br />

i dettagli restano comunque<br />

una sorpresa che ci auguria-<br />

Va detto che per questa distanza<br />

apparentemente incolmabile rispetto<br />

<strong>ad</strong> <strong>Asiago</strong>, Rotzo non viene<br />

considerato territorio interessante<br />

per gli immobiliaristi e per<br />

la speculazione edilizia, ma non<br />

lo è anche perché la normativa<br />

comunale vigente e quella che<br />

l’ha preceduta non permettono<br />

edificazioni di dimensioni importanti,<br />

quelle che poi determinano<br />

i grossi gu<strong>ad</strong>agni e vi assicuro<br />

che farebbero tanto comodo al<br />

magro bilancio comunale gli oneri<br />

di urbanizzazione di qualche<br />

grosso ed inv<strong>ad</strong>ente condominio.<br />

Ci sono quindi tanti motivi<br />

che portano Rotzo a restare più<br />

o meno lo stesso paese che si<br />

vede nelle fotografie del dopo<br />

guerra o meglio a non risultare<br />

un paese completamente diverso<br />

rispetto alla sua storia ed al<br />

suo passato, ma tra i motivi c’è<br />

anche la volontà di chi nel tempo<br />

si è avvicendato sui banchi del<br />

consiglio comunale. Nei fiumi di<br />

parole che hanno invaso i giornali<br />

sul tema dell’edilizia, da qualche<br />

parte ho letto che edilizia significa<br />

sviluppo del territorio e<br />

che se non si costruiscono case<br />

per vacanzieri il paese è destinato<br />

a morire. E’ probabile che l’autore<br />

del di sopra pensiero non sia<br />

un residente di Rotzo, si sarebbe<br />

facilmente accorto passeggiando<br />

per il paese e salutando le mamme<br />

con le carrozzine, che i dati<br />

sullo sviluppo demografico del<br />

mo di ricevere al più presto.<br />

La stagione estiva si è di fatto<br />

conclusa domenica 24 agosto<br />

con il concerto di Katia<br />

Ricciarelli e dei suoi tre tenori.<br />

L’evento avrebbe dovuto<br />

tenersi nel palcoscenico<br />

attiguo al Sacrario Militare,<br />

ma, per motivi logistici, è stato<br />

proposto all’interno del<br />

Duomo di <strong>Asiago</strong> alle ore 21.<br />

L’affluenza è stata considerevole,<br />

così come la sensibilità<br />

del pubblico: si sono<br />

raccolte delle offerte libere<br />

per una cifra complessiva di<br />

3.300 euro circa, che sarà<br />

devoluta a favore dei bambini<br />

delle Scuole Materne di<br />

<strong>Asiago</strong>. E’ da sottolineare<br />

la semplicità della cantante<br />

che, oltre <strong>ad</strong> aver stupito i<br />

presenti con la sua riconosciuta<br />

bravura, si è esibita<br />

gratuitamente, a scopo puramente<br />

benefico.<br />

La soddisfazione dell’Assessore<br />

Roberto Rigoni è<br />

stata davvero grande: una<br />

conclusione col botto per una<br />

nostro paese dicono esattamente<br />

il contrario, giovani coppie si<br />

insediano e generano figli che<br />

restano poi sul territorio.<br />

Negli ultimi tre anni sono nati a<br />

Rotzo quasi trenta bambini che<br />

per noi sono davvero un bel segnale,<br />

anzi è il più bel segnale che<br />

possa esserci, il più chiaro e limpido<br />

della salute del paese. Concludo<br />

con un pensiero: dove il<br />

stagione turistica rivolta a turisti<br />

e residenti e indirizzata<br />

a tutte le fasce d’età, tra le<br />

più ricche che si possano ricordare<br />

e che ha qualificato<br />

il nostro paese dal punto di<br />

vista sia turistico che culturale.<br />

Martina Rossi<br />

Tranne qualche eccezione, qui le costruzioni sono destinate a prima casa per residenti<br />

Trenta bambini in tre anni nati in paese sono un buon segnale di salute per questo comune<br />

turismo chiama, dove il turismo è<br />

una fonte di ricchezza e di lavoro<br />

per la popolazione è giusto ed è<br />

doveroso cavalcare la tigre, investendo<br />

e dando spazio alle richieste,<br />

ma è altrettanto doveroso<br />

salvaguardare il territorio e la<br />

storia del territorio, perché quando<br />

la tigre non corre più, restano<br />

solo le cattedrali nel deserto.<br />

Fabrizio Carnino<br />

Sulle tracce dei nostri emigranti<br />

Proiettato a Rotzo il film “Eco das Montanhas<br />

( Eco dalle montagne) - <strong>Il</strong> Vaggio delle Parole<br />

Giovedì 28 agosto, nella sala consigliare del Municipio del Comune<br />

di Rotzo, è stato proiettato il film documentario “Eco das Montanhas<br />

( Eco dalle montagne) - <strong>Il</strong> Vaggio delle Parole”. <strong>Il</strong> film, che ha appena<br />

partecipato al Film Festival della Lessinia svoltosi a<br />

Boscochiesanuova, pone l’attenzione sugli emigranti partiti per il<br />

Brasile dal Veneto, con interviste, situazioni, problematiche, raccolte<br />

anche sull’Altopiano. Un lungo viaggio attraverso la parola<br />

parlata, il nostro antico idioma il cimbro, per ripercorrere a ritroso la<br />

str<strong>ad</strong>a dei nostri emigranti verso il Brasile dove hanno colonizzato<br />

terre fino a quel tempo costituite da bosco e praterie selvagge.<br />

Testimonianze raccolte da Andrè Costantin dell’Università di Caxias<br />

do Sul, nello Stato di Rio Grande do Sul in Brasile, in collaborazione<br />

con il Curatorium Cimbricum Veronese e l’Istituto di Cultura Cimbra<br />

di Roana. Nel documentario, particolare risalto è stato dato a Rosa<br />

Costa, nata in Brasile e discendente da genitori emigrati da Rotzo alla<br />

fine del 1800, da tutti chiamata nonna Rosa, l’ultima di una stirpe<br />

oramai scomparsa, fatta di gente che parlava il cimbro e che alla fine<br />

dell’800 ha varcato le nostre vallate spostandosi oltreoceano. Lei,<br />

Rosa Costa, deceduta pochi mesi fa, ha parlato fino alla fine dei suoi<br />

giorni l’antica lingua cimbra imparata dai genitori e, minoranza nella<br />

minoranza, come detto nel documentario, l’ha conservata con amore<br />

ed orgoglio quasi come monito a noi. Si può essere persone del mondo<br />

ma senza mai dimenticare le nostre r<strong>ad</strong>ici. G.R.

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