Il Dal Molin ad Asiago? Che sparata! - Giornale dell'Altopiano
Il Dal Molin ad Asiago? Che sparata! - Giornale dell'Altopiano
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ATTUALITA’<br />
«La proposta di Porto di spostare<br />
il <strong>Dal</strong> <strong>Molin</strong> <strong>ad</strong> <strong>Asiago</strong>?<br />
Una simpatica provocazione».<br />
Risponde con il sorriso sulle<br />
labbra il sindaco di <strong>Asiago</strong><br />
Andrea Gios alla proposta del<br />
primo citt<strong>ad</strong>ino di Roana<br />
Mario Porto di trasferire la<br />
base americana <strong>Dal</strong> <strong>Molin</strong> <strong>ad</strong><br />
<strong>Asiago</strong>.<br />
«E’ stata una mera provocazione<br />
– continua Gios – e<br />
sarebbe del tutto irrealizzabile,<br />
non solo per una questione<br />
di volontà ma anche per i problemi<br />
logistici che ne deriverebbero.<br />
Sono certo<br />
che i primi <strong>ad</strong> esserne<br />
contrari sarebbero gli<br />
americani stessi».<br />
Porto aveva proposto di<br />
trasferire la base americana<br />
all’aeroporto di<br />
<strong>Asiago</strong> dove lo spazio<br />
sarebbe stato<br />
L’ultima provocazione del sindaco<br />
di Roana, prof. Mario<br />
Porto, (cfr. “L’Altopiano” del<br />
23 agosto ’08: “Portiamo qui il<br />
<strong>Dal</strong> <strong>Molin</strong>”) ha ottenuto due<br />
risultati considerevoli:<br />
1.ha riportato sotto gli occhi<br />
degli Altopianesi la penosa condizione<br />
dell’ex ospedale<br />
elioterapico di Mezzaselva,<br />
ora dismesso e inutilizzato, lanciando<br />
un appello estremo,<br />
affinchè quanto prima si possa<br />
giungere <strong>ad</strong> una sua<br />
valorizzazione.<br />
2.Ha esteso al nostro<br />
Altopiano il grande dibattito<br />
che, in maniera esemplare, la<br />
città di Vicenza sta portando<br />
avanti, ormai da due anni, in<br />
relazione al rifiuto o all’accettazione<br />
della nuova base militare<br />
americana <strong>Dal</strong> <strong>Molin</strong>.<br />
Dibattito che la domenica 05<br />
ottobre ‘08 sfocerà in una consultazione<br />
popolare, in cui la<br />
popolazione di Vicenza esprimerà<br />
la sua volontà in merito<br />
alla destinazione dell’area interessata<br />
<strong>ad</strong> un uso sociale e comunitario<br />
(indicando il comune<br />
come legittimo proprietario) oppure<br />
<strong>ad</strong> un uso militare, cedendola<br />
agli Americani per la nuova<br />
base. Riconosciuto questo me-<br />
Sabato 6 settembre 2008<br />
sufficiente per creare strutture<br />
ed infrastrutture e per<br />
risollevare l’economia<br />
altopiansese appianando alcuni<br />
problemi come quello dell’ospedale<br />
di Mezzaselva e<br />
quello dell’aviazione da turismo.<br />
«Nonostante ritenga di non<br />
dover nemmeno discutere la<br />
proposta – prosegue Gios –<br />
sono d’accordo con Porto sul<br />
fatto che dobbiamo puntare su<br />
uno sviluppo sostenibile per incrementare<br />
la nostra economia.<br />
Ma le risorse<br />
su cui dobbiamo<br />
puntare sono<br />
l’agroalimentare,<br />
il turismo e<br />
l’ambiente».<br />
C o m e<br />
risollevare allora<br />
le sorti dell’aeroporto?<br />
«L’idea che<br />
abbiamo in mente è quella di<br />
creare un collegamento con il<br />
Trentino – spiega Gios – di<br />
concepire cioè l’aeroporto in<br />
chiave interregionale. Ho già<br />
parlato con alcuni sindaci<br />
trentini, tra cui quello di<br />
Folgaria, che ha accolto con<br />
entusiasmo la proposta. Una<br />
valorizzazione in quest’ottica<br />
sarebbe un’ottima opportunità<br />
sia per noi che per gli<br />
altopiani di Folgaria e<br />
Lavarone. Dobbiamo riportare<br />
<strong>ad</strong> <strong>Asiago</strong> gli amatori del<br />
volo a vela ed i proprietari degli<br />
aerei da turismo che in Euro-<br />
8<br />
l’Altopiano<br />
Un collegamento aereo<br />
tra <strong>Asiago</strong> e il Trentino<br />
Gios sta lavorando a nuovi progetti «<strong>Il</strong> <strong>Dal</strong> <strong>Molin</strong> <strong>ad</strong> <strong>Asiago</strong>? Solo una provocazione»<br />
Una provocazione salutare<br />
rito al prof. Mario Porto, ritengo<br />
che la sua “salutare provocazione”<br />
chieda almeno un paio di<br />
precisazioni:<br />
1.A Vicenza non “si stanno facendo<br />
tante storie”, ma si sta<br />
portando avanti una grande azione<br />
civile e democratica , per dare<br />
un segnale forte di quanto sta avvenendo<br />
non solamente nella<br />
nostra città (con tutte le conseguenze<br />
negative derivanti dall’impatto<br />
di una simile operazione),<br />
ma anche a livello mondiale<br />
sul piano della corsa al riarmo e<br />
dello sfruttamento delle risorse<br />
del pianeta.<br />
Si potrà essere d’accordo o<br />
meno su questa scelta di campo<br />
per una r<strong>ad</strong>icale opzione di pace,<br />
ma non si può non riconoscere<br />
che questa aggregazione a<br />
Vicenza di donne e uomini di ogni<br />
estrazione sociale, politica e religiosa<br />
costituisca ormai un grande<br />
patrimonio di sensibilità attorno<br />
ai valori della pace, della giustizia,<br />
della solidarietà. Patrimonio<br />
prezioso da non minimizzare,<br />
ma da coltivare con cura,<br />
perché, qualunque potrà essere<br />
l’esito della base militare <strong>Dal</strong><br />
<strong>Molin</strong>, non mancherà di dare i<br />
suoi frutti.<br />
2.Mi sembra decisamente di<br />
L’OPINIONE<br />
pessimo gusto (anche nella sua<br />
valenza forzatamente provocatoria)<br />
la proposta di collocare la<br />
base militare all’aeroporto di<br />
<strong>Asiago</strong>. <strong>Che</strong> a poche centinaia di<br />
metri dal Sacrario militare si possa<br />
pensare di allestire un trampolino<br />
di lancio, da cui partiranno altri<br />
ordigni di devastazione e di<br />
morte per l’umanità mi sembra<br />
del tutto inaccettabile per la sensibilità<br />
e la memoria storica degli<br />
Altopianesi. 3.Su “l’impennata<br />
dell’economia altopianese”, definita<br />
colossale, molto ci sarebbe<br />
da dire, ma ci sarà tempo e modo,<br />
grazie anche al dibattito aperto<br />
dal prof. Mario Porto. Mi limito,<br />
per ora, semplicemente<br />
a dire che lo Stato<br />
italiano (quindi,<br />
ognuno di noi tramite<br />
le tasse) paga il<br />
41% delle spese di<br />
gestione delle basi<br />
militari americane<br />
presenti in Italia (cfr.<br />
Documenti e Studi<br />
tratti dalle relazioni<br />
del Congresso e del Senato<br />
degli Stati Uniti<br />
d’America).<br />
4.Segnalo,<br />
infine,<br />
come<br />
pa sono oltre 50 mila».<br />
«Valuteremo ora con il Cda<br />
dell’aeroporto le linee guida<br />
da seguire – conclude Gios –<br />
studiando le strategie di<br />
marketing che più si <strong>ad</strong>dicono<br />
al rilancio dell’aeroporto».<br />
Oltre a questo i progetti dell’amministrazione<br />
Gios prevedono<br />
di riportare nel capoluogo<br />
altopianese voli di linea<br />
settimanali charter che colleghino,<br />
con aerei di medie dimensioni<br />
come gli Atr, <strong>Asiago</strong><br />
con le grandi città.<br />
Luigi Frigo Bettin<strong>ad</strong>o<br />
contributo alla riflessione uno<br />
splendido documento dal titolo<br />
“Una resistenza nel segno dell’amore”,<br />
redatto dal Coordinamento<br />
dei gruppi cristiani per<br />
la pace di Vicenza. Documento<br />
che è stato distribuito in 75.000<br />
copie, soprattutto nelle parrocchie<br />
della città e della diocesi e<br />
che potrebbe essere positivamente<br />
ospitato anche da questo<br />
giornale.<br />
Antonio Santini<br />
www.giornalealtopiano.it<br />
AAA Altopiano offresi<br />
per base americana<br />
Sarà anche solo una provocazione, ma l’idea di Mario<br />
Porto di candidare <strong>Asiago</strong> come luogo per realizzare<br />
il nuovo <strong>Dal</strong> <strong>Molin</strong> qualche discussione l’ha<br />
suscitata. Sembra comunque non si tratti di una proposta<br />
nuova: qualcuno in passato ci aveva già fatto<br />
qualche pensiero. Sempre di una provocazione si<br />
trattava, con lo scopo principale di attirare l’attenzione<br />
sul nostro magnifico territorio e diffonderne<br />
in via indiretta l’immagine turistica. <strong>Dal</strong>l’America<br />
Alberto Carli Muller ci fa pervenire questo sue righe.<br />
Rimaste nel cassetto per due anni, le aveva<br />
scritte ancora nel dicembre 2006 inviandole poi <strong>ad</strong><br />
un noto quotidiano locale, ma mai pubblicate.<br />
“AAA Altopiano di <strong>Asiago</strong> offresi per base Americana.<br />
Si assicurano aereoporto, caserme, svaghi e soprattutto<br />
lealtà per aver liberato l’Altopiano dalla<br />
schiavitù italiana. Direi che la vicenda del <strong>Dal</strong> <strong>Molin</strong> ha<br />
rotto i “coglioni” (parola da non censurare dopo il suo<br />
utilizzo da parte del Berlusca). Ogni giorno ci sono novità<br />
e proteste. Chi va a destra, chi a sinistra e chi sta in<br />
mezzo a guardare. Abbiamo capito che il governo Italiano<br />
(sia destra che sinistra) non farà mai nulla per mettersi<br />
contro gli americani. Ma non solo. Non farà mai nulla<br />
anche per difendere i nostri diritti di citt<strong>ad</strong>ini di montagna.<br />
E allora per protesta oltre chiaramente che per pubblicità<br />
occulta perchè non mettiamo un inserzione sui giornali:<br />
AAA Altopiano offresi agli Americani?<br />
Altro che Trentino, offriamoci come acc<strong>ad</strong>de nel 1400<br />
con la repubblica di Venezia agli americani e sogniamo.<br />
Non dico si starà meglio, ma sicuramente peggio di <strong>ad</strong>esso<br />
sara’ difficile. Ed ora sogniamo. Immaginate un<br />
Altopiano, i cimbri, vivere in armonia con il popolo americano,<br />
una zona franca. Altre 30.000 persone permanenti<br />
che affolleranno le giornate inutili di novembre. E non<br />
solo. Magari un giorno avremmo voli diretti per gli USA.<br />
<strong>Asiago</strong> – NYC, <strong>Asiago</strong> – Miami...<br />
Chiaramente le condizioni da porre saranno molte ma non<br />
sarà difficile. Green Card e americanizzazione di tutti i<br />
residenti altopianesi da almeno 2 generazioni come prima<br />
richiesta. Immaginiamo poi l’economia. Se va bene gli<br />
americani farebbero costriure l’autostr<strong>ad</strong>a che da Piovene<br />
Rocchette potrà arrivare fino <strong>ad</strong> Enego con uscite a Treschè<br />
Conca, Cesuna, Canove, <strong>Asiago</strong>, Gallio, Foza ed<br />
Enego appunto. Poi sarà il Trentino a voler passare sotto<br />
l’altopiano.<br />
E l’Italia? Scusate ma voi altopianesi vi sentite Italiani?”<br />
Una provocazione che forse un anno e mezzo fa<br />
avrebbe potuto sortire qualche effetto e che ora,<br />
grazie a Mario Porto, se non altro trova pubblicazione<br />
e fa comunque riflettere.<br />
l’Altopiano<br />
Sabato 6 settembre 2008<br />
L’Altopiano srl - Società unipersonale<br />
Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002<br />
presso il tribunale di Bassano del Grappa<br />
Telefono servizio lettori: 348 - 3138606<br />
Telefono servizio abbonati 349 - 6548872<br />
Telefono per inserzioni pubblicitarie 338-1460517<br />
E-mail: redazione.altopiano@tiscali.it<br />
info@giornalealtopiano.it<br />
Direttore responsabile: Stefania Longhini<br />
Segretaria di redazione: Silvana Bortoli<br />
In redazione:<br />
Cesare Pivotto, Luigi Frigo Bettin<strong>ad</strong>o, Egidio Zampese,<br />
Martina Rossi, Gerardo Rigoni, Stefano Angonese,<br />
Stefania Simi, Giovanni Rattini, Beppa Rigoni Scit<br />
Hanno collaborato:<br />
Virginia Gianello, Aurora Carli, don Marco Pozza,<br />
Antonio Santini, Paolo Volpato, Fabrizio Carnino,<br />
Ivan Rigoni, Alberto Carli<br />
Responsabile grafico e impaginazione: Fabrizio Favaro<br />
Impaginazione: Davide Degiampietro - Grafica Altopiano<br />
Foto: Foto Verona - Archivio <strong>Giornale</strong><br />
Stampa: Centro Stampa delle Venezie<br />
Via Austria, 19/b - 35217 P<strong>ad</strong>ova<br />
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