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caratterizzazione del comportamento di giunti semirigidi per strutture ...

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Analizzando la definizione <strong>di</strong> sovraresistenza è possibile <strong>di</strong>stinguere:<br />

• sovraresistenza dovuta alla sottostima <strong>del</strong>la resistenza data dal mo<strong>del</strong>lo<br />

<strong>di</strong> calcolo utilizzato;<br />

• sovraresistenza data dalla <strong>di</strong>fferenza fra resistenze <strong>di</strong> calcolo ottenute<br />

partendo dai valori caratteristici, forniti da normativa o dai produttori <strong>del</strong><br />

materiale, e resistenza <strong>di</strong> calcolo ottenuta partendo da valori “reali”, me<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> resistenza <strong>del</strong> materiale.<br />

La sovraresistenza data dal mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> calcolo è imputabile al fatto che i mo<strong>del</strong>li<br />

<strong>per</strong> il calcolo <strong>del</strong>la resistenza ultima <strong>del</strong>le connessioni, proposti da normativa,<br />

partono da formulazioni proprie <strong>del</strong>la teoria <strong>di</strong> Johansen. Tale teoria, che<br />

prevede un <strong>comportamento</strong> rigido plastico dei materiali, rispetta le ipotesi <strong>del</strong><br />

teorema statico, i risultati ottenuti saranno quin<strong>di</strong> un limite inferiore <strong>del</strong> carico <strong>di</strong><br />

rottura reale. Da un punto <strong>di</strong> vista teorico le formule espresse dalle vigenti<br />

normative forniscono una sottostima <strong>del</strong>la resistenza ultima <strong>del</strong>le connessioni<br />

anche utilizzando dati relativi alla resistenza dei materiali me<strong>di</strong>, s<strong>per</strong>imentali.<br />

Un’ulteriore complicazione si ha nel caso <strong>di</strong> viti, bulloni, barre incollate ed altri<br />

connettori che hanno un <strong>comportamento</strong> post elastico incrudente in virtù<br />

<strong>del</strong>l’effetto fune. L’incremento <strong>di</strong> resistenza, dato dall’effetto fune, viene<br />

computato me<strong>di</strong>ante un termine ag<strong>giunti</strong>vo Fax/4. Le formule da normativa sono<br />

state pesate me<strong>di</strong>ante coefficienti numerici basati su risultati <strong>di</strong> estese campagne<br />

<strong>di</strong> prova sulle <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong> connettori. Tali campagne <strong>di</strong> prova atte a<br />

determinare la resistenza <strong>del</strong>le connessioni <strong>per</strong> carichi statici seguono la EN<br />

26891 che impone <strong>di</strong> arrestare la prova <strong>per</strong> uno spostamento massimo <strong>di</strong> 15<br />

mm. Al Paragrafo 2.2.1 è stato <strong>di</strong>mostrato come uno scorrimento <strong>di</strong> 15 mm non<br />

sia sufficiente <strong>per</strong> caratterizzare connessioni da utilizzare in campo sismico,<br />

infatti la EN 12512 implicitamente impone <strong>di</strong> seguire la prova almeno fino a 30<br />

mm, se, come nel caso in esame, si ha <strong>comportamento</strong> post elastico incrudente.<br />

In conclusione le formule da normativa sottostimano l’incremento <strong>di</strong> resistenza<br />

dato dall’effetto fune <strong>per</strong> spostamenti elevati, su<strong>per</strong>iori ai 15 mm, Figura 2.21.<br />

La seconda aliquota <strong>di</strong> sovraresistenza è data dalla <strong>di</strong>fferenza fra i valori <strong>di</strong><br />

resistenza caratteristici, assunti in fase <strong>di</strong> calcolo, ed i valori <strong>di</strong> resistenza che il<br />

materiale realmente presenta. L’intervallo entro cui varia questa seconda<br />

componente <strong>di</strong> sovraresistenza potrebbe essere noto imponendo uno scarto<br />

massimo fra valore caratteristico <strong>di</strong>chiarato e valore me<strong>di</strong>o o valore massimo <strong>di</strong><br />

resistenza <strong>del</strong> materiale. Tale approccio è stato seguito nell’ambito <strong>del</strong>la<br />

progettazione <strong>di</strong> <strong>strutture</strong> in C.A. o acciaio infatti, nel caso degli acciai da<br />

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