Il circolo interrotto Figure del dono in Mauss, Sartre e ... - OpenstarTs
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SARTRE E BATAILLE: IL DONO CONTESO<br />
produce, anche se ha deciso di servire con la penna gli <strong>in</strong>teressi <strong>del</strong>la comunità. Le<br />
sue opere sono gratuite, qu<strong>in</strong>di senza prezzo".27I E, poco più sotto:"[ ... ] la sua attività<br />
è <strong>in</strong>utile".272 La scrittura e l'arte sono un movimento che si sp<strong>in</strong>ge f<strong>in</strong>o al limite<br />
<strong>del</strong>l'utile, perché svelano e "mettono <strong>in</strong> opera" il sovrappiù, l'eccedente che permette<br />
al mondo <strong>del</strong>l'utile di funzionare. "Aprono un mondo" e, così, contestano alla<br />
radice il mondo esistente. Tuttavia, per <strong>Sartre</strong>, se l'opera è <strong>in</strong>-utile, se eccede essenzialmente<br />
il regime e il criterio <strong>del</strong> calcolo e <strong>del</strong>l'utilità, nondimeno essa non può<br />
non essere progetto, cioè essa deve <strong>in</strong>carnare una f<strong>in</strong>alità alternativa a quella condizionata<br />
dal calcolo e dall'utilità. E così il senso <strong>del</strong>la parola "progetto" <strong>in</strong> <strong>Sartre</strong><br />
rivela un significato più largo di quello datole da Bataille.<br />
<strong>Il</strong> senso largo <strong>del</strong> "progetto" <strong>in</strong> <strong>Sartre</strong> può essere <strong>in</strong>terpretato anche non <strong>in</strong> contrasto<br />
con l'opposizione batailleana di economia ristretta ed economia generale.<br />
Non si tratta <strong>in</strong>fatti di r<strong>in</strong>unciare al progetto <strong>in</strong> nome di una sua contestazione radicale<br />
o una sua effrazione che lo condurrebbe a un'autosoppressione, così come<br />
accade con la risata che affonda il travaglio <strong>del</strong> negativo giunto al suo compimento.<br />
Piuttosto, si tratta di esporre il progetto all'esteriorità, di lasciare che esso sia sollecitato,<br />
messo <strong>in</strong> questione, <strong>in</strong>taccato e che rischi addirittura di essere stravolto dal<br />
Fuori. Tuttavia, per quanto lacerato e smagliato, cont<strong>in</strong>uerà a essere un progetto,<br />
non tanto nel senso di una telelologia quanto di un'apertura a ciò che accade, a ciò<br />
che viene, che av-viene. E <strong>in</strong> questa trasfigurazione <strong>del</strong> progetto si potrebbe pensare<br />
la possibilità stessa di un rapporto con l'impossibile. La chance <strong>del</strong> pensiero, per<br />
questo, si <strong>in</strong>treccia con il progetto, ne è <strong>in</strong>terna-esterna. O, <strong>in</strong> altre parole, pensandosi<br />
come chance, il progetto si rende disponibile al <strong>dono</strong>. Forse occorrerebbe<br />
ripensare da questo punto non solo la contesa che ha unito e separato <strong>Sartre</strong> e<br />
Bataille, ma lo stesso "oggetto" con cui il <strong>dono</strong> si manifesta (e così, <strong>in</strong> quanto tale,<br />
scompare): l'opera.<br />
L'opera d'arte, almeno così come <strong>Sartre</strong> la def<strong>in</strong>isce <strong>in</strong> Che cos 'è la letteratura?,<br />
è prefigurazione di un avvenire che mette <strong>in</strong> questione il presente, è un giudizio<br />
sul presente <strong>in</strong> nome <strong>del</strong>l'avvenire. Essa dunque ha una funzione negativa, è<br />
cioè negazione <strong>del</strong> mondo <strong>in</strong> vista di un nuovo senso da dare al mondo, e <strong>in</strong> questo<br />
senso è progetto. Secondo la celebre tesi con cui è stata fatta co<strong>in</strong>cidere l'ideologia<br />
<strong>del</strong>la letteratura engagée, questo è per <strong>Sartre</strong> il compito <strong>del</strong>la prosa letteraria, non<br />
<strong>del</strong>la poesia. "La letteratura concreta sarà così una s<strong>in</strong>tesi <strong>del</strong>la Negazione, come<br />
potere di sottrarsi al dato, e <strong>del</strong> Progetto come abbozzo di un ord<strong>in</strong>e futuro: sarà la<br />
Festa, lo specchio ustorio che brucia tutto quanto vi si riflette e la generosità, cioè<br />
271 CL, p. 60.<br />
2 72 CL, p. 61.<br />
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