15.06.2013 Views

Il circolo interrotto Figure del dono in Mauss, Sartre e ... - OpenstarTs

Il circolo interrotto Figure del dono in Mauss, Sartre e ... - OpenstarTs

Il circolo interrotto Figure del dono in Mauss, Sartre e ... - OpenstarTs

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

INTRODUZIONE<br />

re il legame di corrispondenza ( omoiosis, adaequatio) tra la parola e la verità. Solo,<br />

non si può neppure pretendere di metterlo all'opera secondo una metafisica più o<br />

meno mascherata, come se alla f<strong>in</strong>e ci si potesse permettere di abbandonare il piano<br />

<strong>del</strong>la parola e <strong>del</strong>la sua <strong>in</strong>digenza per <strong>in</strong>dicare l'oggetto così come esso è o nella<br />

funzione che a esso viene attribuita. Pertanto, ciò che viene detto <strong>del</strong> <strong>dono</strong> non può<br />

che essere un tentativo votato allo scacco, ma proprio per provare a salvaguardare<br />

quell'oscillazione di senso che pare contraddist<strong>in</strong>guere il concetto di <strong>dono</strong>.<br />

Questo scacco si ripercuote anche sull'alfra parola che viene spesa più volte nel<br />

testo, quasi a <strong>in</strong>dicare non tanto un compito comune a <strong>Mauss</strong>, <strong>Sartre</strong> e Lacan, quanto<br />

un campo nel quale essi cercano di addentrarsi, con l<strong>in</strong>guaggi, stili e strumenti di<br />

bordo diversi. Quest'altra parola è "etica". Sia che si tratti <strong>del</strong>la ricerca di una<br />

"morale" <strong>del</strong> <strong>dono</strong>, di cui <strong>Mauss</strong> pretenderebbe enunciare una regola o una legge<br />

universale; sia che si tratti di un"'etica orig<strong>in</strong>aria" che rimetterebbe <strong>in</strong> discussione<br />

l'antologia <strong>in</strong> <strong>Sartre</strong> e che assumerebbe, <strong>in</strong> rapporto a quest'ultima, il ruolo di un<br />

supplemento; sia che si tratti di un"'etica <strong>del</strong>la psicoanalisi" la cui posta <strong>in</strong> gioco<br />

non è il bene <strong>del</strong>la tradizione filosofica ma l'accesso a quello che Freud chiama das<br />

Kern unseres Wesen, "il nocciolo <strong>del</strong> nostro essere", <strong>in</strong> tutti e tre i momenti, <strong>in</strong> tutti<br />

e tre gli autori, ciò che marca le loro rispettive démarches è una certa "logica <strong>del</strong>l'impossibile",<br />

come la def<strong>in</strong>isce Jacques Derrida nelle sue opere pubblicate negli<br />

ultimi anni e, <strong>in</strong> modo particolare, <strong>in</strong> quella dedicata appunto al <strong>dono</strong>: Donare il<br />

tempo. Qui, la "logica <strong>del</strong>l'impossibile" è ciò che permette di comprendere <strong>in</strong> che<br />

modo le tre "figure" comport<strong>in</strong>o necessariamente l '<strong>in</strong>terruzione <strong>del</strong> <strong>circolo</strong>, <strong>del</strong> <strong>circolo</strong><br />

<strong>del</strong> senso e <strong>del</strong>la ragione, <strong>in</strong> altre parole la chiusura <strong>del</strong> sapere su se stesso<br />

come conoscenza e <strong>del</strong> concetto come prensione <strong>del</strong>la cosa. Se da una parte il <strong>dono</strong>,<br />

circolando, è ciò che permette l'istituzione <strong>del</strong>lo scambio, d'altra parte, se il <strong>dono</strong><br />

dona qualcosa, questo qual-cosa eccede il <strong>circolo</strong>, e, sfidando la prensione <strong>del</strong> concetto,<br />

si colloca al di là <strong>del</strong>la conoscenza, per quanto a essa si riferisca costantemente.<br />

<strong>Il</strong> qual-cosa <strong>del</strong> <strong>dono</strong> frammenta il concetto, per quanto questo non possa<br />

essere né negato né superato. È <strong>in</strong> questo senso che un'esperienza (<strong>del</strong>l'impossibilità)<br />

<strong>del</strong> (concetto di) <strong>dono</strong> può essere pensata come un'esperienza <strong>del</strong>la decostruzione<br />

<strong>del</strong> (concetto di) <strong>dono</strong>.<br />

Eccedendo il regime <strong>del</strong>la rappresentazione, il <strong>dono</strong>, il suo concetto e il suo term<strong>in</strong>e<br />

non rientrano <strong>in</strong> nessuna <strong>del</strong>le categorie filosofiche tradizionali. <strong>Il</strong> <strong>dono</strong> rimane<br />

al di là rispetto alla sostanza, al concetto, al pr<strong>in</strong>cipio, alla forza e perf<strong>in</strong>o al valore,<br />

anche se questo suo esito estremo- il <strong>dono</strong> come qual-cosa di estraneo al valore<br />

e che dà perf<strong>in</strong>o valore al valore, al valore <strong>in</strong> quanto tale - sembra il punto di<br />

maggior resistenza a una decostruzione <strong>del</strong>l'economico e <strong>del</strong> simbolico attraverso<br />

il <strong>dono</strong>. Perciò il <strong>dono</strong> appare non soltanto come qual-cosa di <strong>in</strong>assegnabile alle<br />

categorie <strong>del</strong>la filosofia, ma può rientrare <strong>in</strong> esse a pieno titolo (per esempio, sotto<br />

quelle <strong>del</strong>la morale - e non è che il caso più evidente - o, come accade nel pensie-<br />

6

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!