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Il circolo interrotto Figure del dono in Mauss, Sartre e ... - OpenstarTs

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CAPITOLO l<br />

Possiamo sp<strong>in</strong>gerei, però, ancora più lontano di quanto non abbiamo fatto f<strong>in</strong>ora. È<br />

possibile scomporre, rimescolare, colorare, def<strong>in</strong>ire diversamente le nozioni di cui ci<br />

siamo serviti. I term<strong>in</strong>i da noi adoperati: presente, regalo, <strong>dono</strong> non sono <strong>del</strong> tutto<br />

esatti. Non ne troviamo altri, ecco tutto. Sarebbe bene rimettere <strong>in</strong> un crogiolo tutti i<br />

concetti giuridici ed ecomici che ci compiaciamo di contrapporre: libertà ed obbligo,<br />

liberalità, generosità, lusso e risparmio, <strong>in</strong>teresse, utilità. 95<br />

Quanto più ci si sp<strong>in</strong>ge lontano, quanto più si percorre la distanza oltre la misura<br />

immanente alla ratio, tanto più mancano i term<strong>in</strong>i per porre un term<strong>in</strong>e, una f<strong>in</strong>e<br />

ed un conf<strong>in</strong>e al potlàc, come se i term<strong>in</strong>i stessi (liberalità e obbligo, generosità,<br />

lusso e risparmio, <strong>in</strong>teresse, utilità, elenca <strong>Mauss</strong>, e il <strong>dono</strong> stesso, possiamo<br />

aggiungere) fossero sottoposti a una dissem<strong>in</strong>azione, che nello stesso tempo decreta<br />

l'impossibilità <strong>del</strong> <strong>dono</strong> e la sua possibilità come ripetizione <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita <strong>del</strong> gesto che<br />

pone limiti e term<strong>in</strong>i, come ripetizione <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita <strong>del</strong>la traccia. È come se non potesse<br />

esservi <strong>dono</strong> all'<strong>in</strong>fuori <strong>del</strong>la necessità <strong>del</strong>la distanza tracciata e <strong>del</strong> limite che la<br />

marca, ponendo un term<strong>in</strong>e a ogni speculazione sul <strong>dono</strong>, ossia, alla f<strong>in</strong>e, reclamando<br />

l'economia come possibilità presente <strong>del</strong> <strong>dono</strong> e come sua <strong>in</strong>evitabile cancellazione.<br />

<strong>Il</strong> va-e-vieni <strong>in</strong> cui <strong>Mauss</strong> si trova è così l'oscillazione di una legge paradossale:<br />

senza term<strong>in</strong>e il <strong>dono</strong> si sacrifica, nel term<strong>in</strong>e il <strong>dono</strong> si fa presente. Senza<br />

questa follia <strong>del</strong> concetto, nessun <strong>dono</strong>, nessun term<strong>in</strong>e, nessuna economia.<br />

In questa oscillazione parossistica e abissale cui sono sottoposti il nome e il<br />

senso <strong>del</strong> <strong>dono</strong>, deve essere riconosciuta la legge <strong>del</strong> Gift-Gift, <strong>dono</strong>-veleno, e <strong>del</strong><br />

pharmakon, pozione che guarisce o avvelena. Sembra che l'opposizione semantica<br />

che sul piano l<strong>in</strong>guistico regola l'ambiguità <strong>del</strong> <strong>dono</strong>, <strong>del</strong> donare ecc. e che si manifesta<br />

per mezzo di <strong>in</strong>terdetti l<strong>in</strong>guistici e di cancellazioni di senso, richiami <strong>in</strong> realtà<br />

un'opposizione che agisce nel ripiegamento <strong>del</strong>la l<strong>in</strong>gua, nella semantica <strong>del</strong> <strong>dono</strong><br />

e dei suoi usi, e che espone il nome, il senso e la "cosa" <strong>del</strong> <strong>dono</strong> all'esteriorità <strong>del</strong>l'assenza<br />

di senso. Esteriorità alla ratio, <strong>in</strong> cui il senso sprofonda e si sacrifica, radicale<br />

assenza di senso, follia.<br />

Questa figura radicale <strong>del</strong>la follia, <strong>in</strong> realtà non appare qui per la prima volta.<br />

Aveva fatto rapidamente capol<strong>in</strong>o <strong>in</strong> una pag<strong>in</strong>a a metà <strong>del</strong> Saggio, nella forma di<br />

un avverbio.96 Essa appare assieme alla "consumazione" e alla "distruzione" "illimitate".<br />

La follia è appunto il <strong>del</strong>irio, la fuoriuscita dal solco <strong>del</strong>la razionalità economica,<br />

dalla razionalità simbolica <strong>del</strong>lo scambio. Un <strong>del</strong>irio che mette <strong>in</strong> discussione<br />

anche l'esigenza teorica di dare una def<strong>in</strong>izione <strong>del</strong> <strong>dono</strong>, di racchiudeme i<br />

conf<strong>in</strong>i. <strong>Il</strong> de-lirare si apre qui all' oltrepassamento <strong>del</strong> peras <strong>in</strong> un a-peiron ab issa-<br />

44<br />

95 SD, p. 279.<br />

9 6 SD, p. 212.

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