Il circolo interrotto Figure del dono in Mauss, Sartre e ... - OpenstarTs
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CAPITOLO l<br />
Terza osservazione. Lo spirito <strong>del</strong> marxismo che vuole l'espropriazione <strong>del</strong> proprio,<br />
la collettivizzazione dei bisogni, l'estensione al consumo <strong>del</strong>l'appropriazione<br />
collettiva, è folle. La follia è qui il voler cancellare il limite tra la sfera privata, la<br />
sfera domestica <strong>del</strong>la proprietà, e la sfera pubblica, nella quale tutto è messo <strong>in</strong><br />
comune, i vi compresi i bisogni <strong>in</strong>dividuali. È questa la follia che mira al potlàc <strong>del</strong><br />
mercato, alla sua distruzione, aff<strong>in</strong>ché f<strong>in</strong> dentro l'economia <strong>del</strong>la casa non possa<br />
più esservi mercato, scambio, circolazione, cioè produzione di plus-valore. Questa<br />
follia provoca l'assurdità <strong>del</strong>la distruzione <strong>del</strong> mercato e la sua sostituzione con il<br />
comunismo di consumo.<br />
Ora, la garanzia <strong>del</strong>la contrattazione, <strong>del</strong>la compravendita e, <strong>in</strong> generale, <strong>del</strong> funzionamento<br />
<strong>del</strong> mercato, è rappresentata dalla riserva aurea <strong>del</strong>la moneta. Tutta la<br />
prima parte <strong>del</strong> § v ricorda che non c'è mercato senza moneta e senza riserva aurea.<br />
Pensare di costruire una società socialista senza moneta è assurdo. A riprova, <strong>Mauss</strong><br />
rammenta che anche <strong>in</strong> Unione Sovietica è stato necessario ritornare all'uso <strong>del</strong>la<br />
moneta d'oro come mezzo di scambio subito dopo la rivoluzione. "L'oro e i diversi<br />
titoli che lo rappresentano sono ancora la sola garanzia che ha l'<strong>in</strong>dividuo <strong>del</strong>la<br />
libertà dei suoi acquisti".45 Dunque, nessun mercato senza un valore di riferimento,<br />
senza quell'equivalente generale che permette gli scambi di beni diversi per genere<br />
e quantità.<br />
Ma è notevole la seconda parte <strong>del</strong>§ v. Alla domanda retorica se si possa fare a<br />
meno o no <strong>del</strong>la moneta, <strong>Mauss</strong> risponde come segue (cito per <strong>in</strong>tero il passo).<br />
24<br />
Da parte nostra, non pensiamo che ci possano essere, prima di lungo tempo, società<br />
puramente razionali. Né il nostro l<strong>in</strong>guaggio, né la nostra tecnica, per non parlare<br />
degli altri fatti sociali, come il diritto o la religione, sono e saranno prima di lungo<br />
tempo svuotati da irrazionalità e sentimento, da op<strong>in</strong>ioni pregiudiziali e da pura rout<strong>in</strong>e.<br />
Perché mai si potrebbe volere che il dom<strong>in</strong>io <strong>del</strong>l'economia, quello dei bisogni<br />
e dei gusti, fosse quello <strong>del</strong>la ragion pura? Perché mai si potrebbe volere che questo<br />
mondo così folle dei valori, <strong>in</strong> cui le buffonate di un clown valgono quanto i brevetti<br />
<strong>del</strong>le più belle <strong>in</strong>venzioni, perché mai si potrebbe volere che questo mondo si privasse<br />
immediatamente <strong>del</strong> suo metro dei valori, <strong>del</strong> suo strumento anche cattivo di<br />
calcolo (ratio ), <strong>del</strong> suo elemento anche assurdo di ragione? Perché mai dovrebbe<br />
essere necessario che questo mondo si ord<strong>in</strong>asse di colpo per l'<strong>in</strong>cantesimo <strong>del</strong>l'<strong>in</strong>telligenza<br />
<strong>del</strong>le masse o con l'<strong>in</strong>telligenza che gli imporrebbero la magia e la forza<br />
di un'élite comunista?<br />
È meglio dunque partire dal dato attuale e cercare di sovrapporgli <strong>del</strong>le forme sempre<br />
più ragionevoli: ord<strong>in</strong>are, limitare, sopprimere i privilegi dei mercanti d'oro, trasferirli<br />
alla collettività, organizzare quest'ultima <strong>in</strong> modo che possa essere il pr<strong>in</strong>cipale<br />
dispensatore di crediti.46<br />
4 5 ASB, p. 118.<br />
46 Ibidem; traduzione con alcune modifiche.