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Il circolo interrotto Figure del dono in Mauss, Sartre e ... - OpenstarTs

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CAPITOLO l<br />

scientifico, mettendo <strong>in</strong> questione il significato <strong>del</strong>l'epilogo (genitivo soggettivo,<br />

questa volta), cioè <strong>del</strong>la f<strong>in</strong>e, <strong>del</strong> term<strong>in</strong>e e dei term<strong>in</strong>i <strong>in</strong> cui questa Conclusione è<br />

scritta. Perciò non si può evitare il problema <strong>del</strong>l'oggetto che, nella sua piena presenza,<br />

<strong>Mauss</strong> vorrebbe mettere sotto ai nostri occhi alla f<strong>in</strong>e <strong>del</strong>l'analisi e <strong>del</strong>la<br />

ricerca, cioè il <strong>dono</strong> come fatto sociale totale, l'oggetto di cui l'etnografo ve alla<br />

ricerca e che, <strong>in</strong> conclusione, deve apparire nella sua pienezza, def<strong>in</strong>ito, <strong>del</strong>imitato,<br />

concluso nei limiti di senso che ne garantiscono l'<strong>in</strong>telleggibilità. La volontà a rendere<br />

visibile l'oggetto e le modalità <strong>del</strong>la sua presenza allo sguardo scientifico, l'<strong>in</strong>tento<br />

di r<strong>in</strong>tracciare omologie strutturali tra le diverse civiltà nella pratica, nei rituali,<br />

nella simbolica <strong>del</strong>lo scambio dei doni guidano <strong>Mauss</strong> lungo la via che lo conduce<br />

f<strong>in</strong>o alla conclusione <strong>del</strong> Saggio sul <strong>dono</strong>.<br />

La seconda questione cui accennavo ha a che fare con questo percorso, con la<br />

forma di questo percorso più o meno l<strong>in</strong>eare che <strong>Mauss</strong> segue nell'<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e <strong>del</strong>l'<br />

oggetto <strong>del</strong> <strong>dono</strong> e dei modi <strong>in</strong> cui esso si presenta, si dà e si dona, modi differenti<br />

a seconda <strong>del</strong> tempo (dall'antichità ai giorni nostri) e <strong>del</strong>lo spazio (dalle popolazioni<br />

melanesiane agli Indiani <strong>del</strong> Nord-Ovest americano), ma def<strong>in</strong>iti con una<br />

struttura stabile, universale e concreta, quella struttura che impone la legge <strong>del</strong>lo<br />

scambio come fatto sociale totale. Questi modi di presentarsi <strong>del</strong> <strong>dono</strong> che, secondo<br />

<strong>Mauss</strong>, non <strong>in</strong>taccano la struttura e la legge come pr<strong>in</strong>cipio <strong>del</strong>lo scambio, danno<br />

la misura <strong>del</strong>l'andamento <strong>del</strong> percorso, imprimono <strong>del</strong>le variazioni alla l<strong>in</strong>earità<br />

<strong>del</strong>l'argomentazione e al telos razionale che <strong>in</strong>dirizza la ricerca. La questione v erte<br />

allora sul come <strong>Mauss</strong> costruisce il suo Saggio per rendere ragione di questo andamento<br />

che si vuole razionale e che fa <strong>del</strong>la razionalità, e pure di una ragionevolezza<br />

non troppo lontana dal buon senso, la sua condotta pr<strong>in</strong>cipe.<br />

È necessario dunque soffermarsi su questa l<strong>in</strong>earità <strong>del</strong> Saggio, a partire dalla<br />

quale potrà essere misurato l'andamento e lo sbandamento <strong>del</strong>la ratio, così come<br />

l'accesso alle conclusioni <strong>del</strong>l'opera. A questo scopo riprendo l'organizzazione <strong>del</strong><br />

testo di <strong>Mauss</strong> e la divisione <strong>del</strong>le sue Conclusioni <strong>in</strong> tre momenti dist<strong>in</strong>ti e collegati:<br />

le Conclusioni di ord<strong>in</strong>e morale, le Conclusioni di sociologia economica e di<br />

economia politica, le Conclusioni di sociologia generale e di morale. È possibile<br />

riconoscere nell'ord<strong>in</strong>e <strong>del</strong>le conclusioni almeno tre momenti a partire dai quali si<br />

articolano la logica e la retorica <strong>del</strong> discorso di <strong>Mauss</strong>. Queste akmé logiche e retoriche<br />

sono date da: a) l'enunciazione <strong>del</strong> pr<strong>in</strong>cipio <strong>del</strong> "ritorno all'arcaico"; b) l'enunciazione<br />

<strong>del</strong>la possibilità che la conclusione raggiunta dal punto di vista teorico<br />

sia illusoria; c) l'esclusione di quest'ultima possibilità. Per anticipare un poco il percorso,<br />

la follia appare e <strong>in</strong>tacca <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>uazione l'ord<strong>in</strong>e <strong>del</strong>le ragioni di <strong>Mauss</strong>. La<br />

formulazione di un'ipotesi che si può rivelare illusoria e l'esclusione che ne segue<br />

conducono <strong>Mauss</strong> a evocare ripetutamente la follia, per poi a scongiurarla. Prima di<br />

arrivare all'analisi formale di questo scongiuro, occorre seguire <strong>Mauss</strong> lungo le<br />

strategie discorsive che da lui vengono messe <strong>in</strong> atto e che conducono alla follia,<br />

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