Il circolo interrotto Figure del dono in Mauss, Sartre e ... - OpenstarTs
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CAPITOLO l<br />
Eppure le risorse <strong>del</strong>la ratio non si esauriscono facilmente. Secondo la legge<br />
paradossale <strong>del</strong>l'oscillazione <strong>del</strong> <strong>dono</strong> enunciata poco sopra, anche una dépense<br />
senza ritorno, ricorso o restituzione può essere regolata da un'economia. Senza<br />
un'economia <strong>del</strong>la dépense non vi sarebbe neppure dépense. La lezione che Bataille<br />
ci ha lasciato sui pr<strong>in</strong>cipi di un'economia generale rimane <strong>in</strong> merito esemplare. La<br />
follia può <strong>in</strong>fatti essere messa a regime, può essere rovesciata <strong>in</strong> un'economia<br />
ristretta. <strong>Il</strong> senso antropologico <strong>del</strong> potlàc come fatto sociale totale e l'agonismo<br />
che da esso si sviluppa sono determ<strong>in</strong>ati da una simile economia.<br />
La distanza che la ragione deve frapporre tra sé e la follia, la distanza che deve<br />
essere mantenuta tra noi e il mondo arcaico, concerne quest'economicità <strong>del</strong>lo spreco,<br />
questa trasformazione <strong>del</strong>la follia distruttrice <strong>in</strong> strumento di potere. In qualche<br />
modo, dice <strong>Mauss</strong>, il potlàc così considerato non è che un'altra forma, regredita e<br />
<strong>in</strong>fantile, <strong>in</strong> cui l'appetito <strong>in</strong>dividuale si manifesta. La posta <strong>in</strong> gioco di questa follia<br />
sono la gerarchia e il prestigio sociale, il riconoscimento <strong>del</strong>la posizione, l'onorabilità,<br />
per nulla la generosità o il dis<strong>in</strong>teresse. Tutti i limiti che sembravano cancellati<br />
dall'irruzione demoniaca <strong>del</strong>la follia si ricostituiscono <strong>in</strong> un mo<strong>del</strong>lo dialettico.<br />
Perf<strong>in</strong>o la pura distruzione <strong>del</strong>le ricchezze non corrisponde a quel distacco completo<br />
che Ci si aspetterebbe; anche questi atti di grandezza non sono esenti, <strong>in</strong>fatti, da egotismo.<br />
La forma puramente suntuaria, quasi sempre esagerata, spesso puramente<br />
distruttrice, <strong>del</strong> consumo con cui, soprattutto <strong>in</strong> occasione di potlàc, vengono elargiti<br />
<strong>in</strong> un sol tratto, o anche distrutti, beni rilevanti e accumulati per lungo tempo, conferisce<br />
a questi istituzioni un carattere di puro sperpero, di prodigalità <strong>in</strong>fantile [ ... ].<br />
Ma il motivo di questi doni e di questi sperperi forsennati, di queste perdite e di queste<br />
distruzioni folli di ricchezze non è <strong>in</strong> nessun grado dis<strong>in</strong>teressato, soprattutto<br />
nelle società dove è <strong>in</strong> uso il potlàc. È attraverso i doni che si stabilisce la gerarchia<br />
tra capi e vassalli, tra vassalli e seguaci. Donare, equivale a dimostrare la propria<br />
superiorità, valere di più, essere più <strong>in</strong> alto, magister; accettare senza ricambiare o<br />
senza ricambiare <strong>in</strong> eccesso, equivale a subord<strong>in</strong>arsi, a diventare cliente o servo, farsi<br />
più piccolo, cadere più <strong>in</strong> basso (m<strong>in</strong>ister))Oi<br />
Ecco ripiegata l'economia generale <strong>del</strong>la dépense nell'economia ristretta <strong>del</strong> rapporto<br />
hegeliano tra signore e servo. <strong>Il</strong> risultato <strong>del</strong> ripiegamento è una dialettica. Con<br />
un simile ripiegamento <strong>Mauss</strong> ottiene il riequilibrio <strong>del</strong>l'eccesso. Allo spreco folle si<br />
sostituisce per Aujhebung una circolazione e una redistribuzione <strong>del</strong>l'eccesso come<br />
plus-valore attraverso l'istituzione di un 'economia simbolica de/lusso. Quanto eccede<br />
lo scambio, il plus-valore, è re<strong>in</strong>vestito <strong>in</strong> un'economia <strong>in</strong> cui il lusso, la ricchezza<br />
ostentata, va a dare forma, ord<strong>in</strong>e e struttura alle gerarchie sociali.<br />
46<br />
IO! SD, p. 281; corsivi miei.