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copertina Gargiulo:Trizio.qxd - Marina Militare

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58<br />

FRANCIS DRAKE - IL CORSARO DELLA REGINA<br />

verenziale. Erano armati, tuttavia posarono archi e frecce a un cenno di Drake che stava<br />

ben all’erta nonostante l’innocenza fanciullesca, almeno all’apparenza, di quei californiani.<br />

Gli uomini erano nudi; le donne portavano soltanto indumenti di corda attorno<br />

alla vita e mantelli di pelle di daino sulle spalle. Nella speranza di mantenere il<br />

tono amichevole dell’incontro, Drake diede loro camicie e pezzi di stoffa, «sistemando<br />

generosamente su di loro quanto serviva a coprire la loro nudità» — cita The World<br />

Encompassed — «cercando nello stesso tempo di far loro capire che non eravamo dei<br />

ma uomini e avevamo bisogno anche noi di coprire le nostre vergogne; e inoltre mangiammo<br />

e bevemmo davanti a loro, affinché capissero che senza cibo non potevamo<br />

vivere ed eravamo quindi uomini esattamente come loro». Ciò nondimeno gli indiani<br />

continuarono a considerare gli Inglesi degli dei e poco tempo dopo i visitatori ebbero<br />

modo di osservare un aspetto meno fanciullesco di questi indigeni; infatti, non appena<br />

furono tornati alle loro case, a circa tre quarti di miglio dal porto, cominciarono una<br />

strana cerimonia, dando inizio «a una sorta di pianto lamentoso, le donne in particolar<br />

modo alzavano la voce in urla stridule e piene di dolore».<br />

Passarono due giorni senza che gli Indiani si facessero vedere poi arrivarono in gran<br />

numero, portando piume e sacchetti di tobàh come offerte per le nuove divinità. Salirono<br />

sulla collina ai cui piedi gli Inglesi avevano costruito il loro forte e un altro oratore si<br />

fece avanti pronunciando con voce tonante un discorso infuocato. Quando ebbe finito<br />

gli altri si inchinarono «in modo sognante» e gridarono ad alta voce come per approvare<br />

quanto aveva detto; quindi gli uomini deposero i loro archi e scesero dalla collina per<br />

presentare le loro offerte a Drake. «Nel frattempo le donne cominciarono a fare violenza<br />

a se stesse come se fossero state disperate, piangendo e urlando con voce stridula e<br />

lamentosa, strappandosi la carne dalle guance con le unghie in modo mostruoso, mentre<br />

il sangue colava sui loro seni... e gettandosi a terra con furia, senza preoccuparsi delle<br />

condizioni del terreno, che fosse cioè pulito o morbido, ma sbattendo con violenza su<br />

pietre, cumuli appuntiti, ceppi di legno, cespugli spinosi». Drake rimase allibito di fronte<br />

a un rito tanto violento. Radunati i propri uomini, pregò Dio «di aprire i loro occhi<br />

affinché potessero essere chiamati alla conoscenza del Dio vivente». Il canto dei salmi<br />

e la lettura della Bibbia piacque a tal punto agli Indiani che negli incontri seguenti chiesero<br />

agli Inglesi di cantare ancora. Alla fine della cerimonia Drake offrì doni agli Indiani,<br />

che educatamente li rifiutarono come se «pensassero che l’essersi potuti avvicinare<br />

liberamente a noi fosse un dono più che sufficiente». Tre giorni dopo, i1 26 giugno, gli<br />

Indiani arrivarono ancora più numerosi, come se fossero venuti da tutte le zone vicine<br />

per vedere gli Inglesi. Questa volta c’era anche il re, con una guardia del corpo di cento<br />

guerrieri. Era preceduto da due araldi che si avvicinarono al fortino inglese e annunciarono,<br />

sia a gesti che a parole, che il loro hiòh (30) voleva incontrare Drake e come prima<br />

cosa desiderava inviargli alcuni doni in segno di pace e di amicizia. Drake acconsentì<br />

e poco dopo apparve il corteo reale, guidato da «un uomo dal fisico imponente»<br />

che reggeva uno scettro di legno nero, al quale erano attaccate due corone di piume e<br />

tre catene fatte con anelli d’osso e un sacchetto di tobàh. Accanto a questo dignitario<br />

camminava lo hiòh, che portava una corona intrecciata e un mantello di pelli di coniglio;<br />

anche le sue guardie del corpo erano in uniforme e i loro visi erano dipinti ciascu-<br />

Supplemento alla Rivista Marittima

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