Oltre il turismo. Scenari di mutamento nell ... - Padis - Sapienza
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piccolo esperimento, drammaticamente non riuscito, <strong>di</strong> “Cooperazione fai da te”. Un tentativo <strong>di</strong><br />
“essere capover<strong>di</strong>ani”, che ho potuto seguire in quasi tutte le sue fasi, fino alla morte per malattia <strong>di</strong><br />
Alberto e alla nascita progressiva <strong>di</strong> un pregiu<strong>di</strong>zio, coltivato nel tempo ed esploso nel dolore, da<br />
parte <strong>di</strong> Anna.<br />
La storia <strong>di</strong> Anna e Alberto che chiuderà questo lavoro, è da considerare <strong>il</strong> culmine <strong>di</strong> tutta<br />
la ricerca, <strong>il</strong> momento in cui tutti i no<strong>di</strong> della ricerca sono venuti dolorosamente al pettine. Nel loro<br />
esperimento si trovano racchiusi tutti i lati belli e brutti della cooperazione.<br />
La Cooperazione quella vera, fatta d‟investimenti, <strong>di</strong> progetti, <strong>di</strong> idee e, purtroppo anche <strong>di</strong><br />
molti errori, vive e opera <strong>nell</strong>‟isola <strong>di</strong> Fogo. Anche qui le immagini si susseguono: l‟Ospedale São<br />
Francisco, l‟”ospedale <strong>di</strong> Padre Ottavio” come da tutti viene definito, <strong>il</strong> lavoro con luci ed ombre<br />
del Cospe, le vigne a Cha das Caldeiras, ma soprattutto la gente, in questo caso <strong>il</strong> popolo che vive<br />
sul vulcano, con i suoi ritmi tra<strong>di</strong>zionali, “ad altra velocità”. La cultura capover<strong>di</strong>ana, rivive e<br />
rinasce <strong>nell</strong>a capitale dell‟isola, a São Felipe, vero cuore culturale delle isole Sotavento, sicuramente<br />
la città più completa a livello architettonico, con i suoi Sobrados, e<strong>di</strong>fici coloniali storici restaurati,<br />
e i suoi piccoli musei.<br />
Un‟altra immagine dall‟arcipelago è quella <strong>di</strong> V<strong>il</strong>a Nova Sinora, ver<strong>di</strong>ssimo e pacifico<br />
capoluogo dell‟isola <strong>di</strong> Brava, coperta dal suo “cappello perenne” <strong>di</strong> nubi. Qui <strong>il</strong> <strong>turismo</strong> è ancora<br />
un‟eccezione, sono pochi gli avventurosi che ancora oggi cercano <strong>di</strong> raggiungere l‟isola dopo<br />
interminab<strong>il</strong>i viaggi in nave. Brava sembra chiusa nel suo isolamento, legata al ricordo e alle<br />
mornas del suo interprete maggiore Tavares. Isola <strong>di</strong> emigrazione per eccellenza, dove si parla più<br />
inglese che creolo e dove è ancora possib<strong>il</strong>e trovare quella Capo Verde che è stata narrata in alcuni<br />
importanti lavori del romanziere foguense Texeira da S<strong>il</strong>va 10 .<br />
Il viaggio per immagini è quasi terminato. Rimane l‟ultima, quella dell‟antropologo nel suo<br />
stu<strong>di</strong>o, davanti allo schermo <strong>di</strong> un computer, fogli sparsi sul tavolo, appunti ritrovati tra i tanti<br />
quaderni che formano <strong>il</strong> <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> campo, mentre cerca <strong>di</strong> dare un senso compiuto non solo alle<br />
immagini, ma anche alle voci, alle intuizioni che ha custo<strong>di</strong>to per anni e che spesso ha cercato con<br />
fatica <strong>di</strong> esprimere.<br />
Anche l‟antropologo, infatti, come <strong>il</strong> turista, <strong>il</strong> viaggiatore, crea dei mon<strong>di</strong>, con <strong>il</strong> suo<br />
sguardo e con la sua scrittura ( Nash 2001, Galani Moutafi 2000, Paerregaard 2002). Narra, o tenta<br />
<strong>di</strong> narrare, una parte <strong>di</strong> un mondo che non sarà mai suo, e che probab<strong>il</strong>mente altri vedranno in modo<br />
<strong>di</strong>fferente, ma comunque, un mondo, che, per un certo periodo della vita, <strong>di</strong>viene parte del suo<br />
10 Texeira da S<strong>il</strong>va, me<strong>di</strong>co e scrittore, è uno dei padri della letteratura capover<strong>di</strong>ana. Nei suoi racconti e romanzi ha<br />
ricostruito la vita quoti<strong>di</strong>ana <strong>nell</strong>e isole <strong>di</strong> Fogo e Brava dalla fine dell‟800 fino alla metà del 900. Soprattutto <strong>nell</strong>a<br />
raccolta <strong>di</strong> racconti “Contra mar e vento” e nel romanzo “Ilheu de Contenda”, ricostruisce <strong>il</strong> tessuto sociale foguense<br />
attraverso una collezione <strong>di</strong> storie <strong>di</strong> vita <strong>di</strong> marinai e immigrati costretti a lasciare la propria isola per cercare fortuna<br />
all‟estero, e ricostruzioni della vita quoti<strong>di</strong>ana <strong>di</strong> chi rimane <strong>nell</strong>‟isola.<br />
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