Download - Ordine Ingegneri della Provincia di Ferrara
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2.2. descrizione d e i criTeri d i c a lco lo<br />
Il comportamento del palo soggetto a carichi laterali è stato stu<strong>di</strong>ato con riferimento ai seguenti<br />
criteri <strong>di</strong> calcolo:<br />
a) modello elastico;<br />
b) metodo p-y (risposta non lineare del terreno);<br />
c) metodo p-y e non linearità del materiale costituente il palo .<br />
per il calcolo elastico si è fatto riferimento ad un modulo <strong>di</strong> reazione variabile linearmente con<br />
la profon<strong>di</strong>tà (<strong>di</strong>agramma trapezoidale). Il valore del modulo, per ciascun calcolo eseguito, è stato<br />
ottenuto sulla base delle correlazioni <strong>di</strong>sponibili in letteratura [12] [13] in funzione delle caratteristiche<br />
dei primi metri superficiali <strong>di</strong> palo. Infatti, come si vedrà nel seguito, variazioni delle<br />
caratteristiche del terreno perdono rapidamente <strong>di</strong> importanza all’aumentare <strong>della</strong> profon<strong>di</strong>tà<br />
alla quale si manifestano.<br />
Sulla base delle con<strong>di</strong>zioni al contorno è stata impostata una soluzione numerica dell’equazione<br />
<strong>di</strong>fferenziale <strong>di</strong> equilibrio secondo il metodo <strong>di</strong> Runge-Kutta.<br />
Il calcolo secondo il metodo p-y è stato eseguito me<strong>di</strong>ante un opportuno programma <strong>di</strong> calcolo<br />
alle <strong>di</strong>fferenze finite. Il legame forza-spostamento che simula l’interazione palo-terreno è stato<br />
determinato per ciascun strato interessato dal palo sulla base delle correlazioni <strong>di</strong>sponibili in<br />
letteratura [4] [5] [14] [15]. per il palo è stata considerata una rigi<strong>di</strong>tà flessionale EJ in<strong>di</strong>pendente<br />
dal livello <strong>di</strong> carico.<br />
L’ultimo dei meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> calcolo non è altro che il precedente nel quale la rigi<strong>di</strong>tà flessionale del<br />
palo è variabile in funzione del livello <strong>di</strong> carico. I legami costitutivi del calcestruzzo e dell’acciaio<br />
considerati [16] sono rappresentati in Figura 2.<br />
ciascuno dei tre meto<strong>di</strong> illustrati è stato utilizzato per l’analisi del palo modello immerso nei<br />
terreni le cui caratteristiche stratigrafiche e geotecniche sono illustrate nel seguito. Il carico,<br />
costituito da una azione orizzontale H 0 applicata alla testa del palo, è stato applicato per passi<br />
fino al raggiungimento del valore <strong>di</strong> azione orizzontale che induce una sollecitazione flessionale<br />
prossima al valore ultimo.<br />
18<br />
Figura 1: caratteristiche del palo considerato<br />
Tabella 1: caratterizzazione alto ferrarese<br />
UNITA’ γ [kN/m 3 ] Dr [%] ø’ [°] c u [kpa]<br />
1 18.5 -- 30 --<br />
2a 18.5 -- -- 15<br />
2b 16.0 -- -- 25<br />
3a 19.0 -- -- 70÷100<br />
3b 19.0 50 33 --<br />
Falda a 2 m da p.c.<br />
Tabella 2: caratterizzazione costa ravennate<br />
UNITA’ γ [kN/m3 ] Dr [%] ø’ [°] cu [kpa]<br />
1 19.0 -- -- 30<br />
2 19.0 50 32 --<br />
3 19.5 -- -- 40<br />
Falda a 0.5 m da p.c.<br />
Tabella 3: caratterizzazione Faenza-Imola<br />
UNITA’ γ [kN/m3 ] Dr [%] ø’ [°] cu [kpa]<br />
1 19 -- -- 100<br />
2 19 60÷80 35 --<br />
Falda a 18 m da p.c.