18.06.2013 Views

piano territoriale paesistico della provincia di caltanissetta - CRIEA

piano territoriale paesistico della provincia di caltanissetta - CRIEA

piano territoriale paesistico della provincia di caltanissetta - CRIEA

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Le emergenze naturalistiche<br />

Balza Falcone<br />

Lungo il margine nord orientale <strong>della</strong> “valle del rio Sagneferi” si erge, ad una quota <strong>di</strong> 734 m<br />

s.l.m., la “balza Falcone”, rilievo calcarenitico che si sviluppa in <strong>di</strong>rezione est-ovest per circa un<br />

chilometro. Il versante meri<strong>di</strong>onale presenta pendenze topografiche piuttosto elevate con pareti<br />

sub-verticali, quello settentrionale è meno ripido ma ricco <strong>di</strong> vegetazione. La balza Falcone<br />

riveste interesse paesaggistico in quanto rappresenta un elemento naturale caratterizzante questo<br />

paesaggio locale ed inoltre è un importante punto panoramico in quanto dalla sua sommità è<br />

possibile scorgere a nord le Madonie ed a sud l’ampia valle del Fiume Imera. L’interesse botanico<br />

è dato dalla presenza <strong>di</strong> un rado querceto <strong>di</strong> roverelle e <strong>di</strong> una ricca macchia me<strong>di</strong>terranea.<br />

Le emergenze storico-architettoniche<br />

Il Castello <strong>di</strong> Resuttano<br />

Note Storiche<br />

Il Castello <strong>di</strong> Resuttano ricade, come tutta l’area del comune, all’interno <strong>della</strong> Provincia <strong>di</strong><br />

Palermo, costituendo così, <strong>di</strong> fatto, un “isola amministrativa” <strong>della</strong> Provincia <strong>di</strong> Caltanissetta.<br />

Il paese prende il nome proprio dal Castello, che in realtà era un “rahal-suptanum”, ossia un<br />

casale fortificato.<br />

Costruito dai Saraceni durante la loro dominazione in Sicilia, sul rialzo <strong>della</strong> riva sinistra del<br />

fiume Imera, dove un tempo esisteva il canale Risicallo, i suoi resti sono ancora adagiati lì, sulla<br />

collina, attorniati dai ruderi <strong>di</strong> altre costruzioni che nei secoli vi furono addossate, con varie<br />

destinazioni: le strutture originarie sono, comunque, ben riconoscibili.<br />

Il Castello nasce, attorno alla metà del X secolo, a presi<strong>di</strong>o del “rahal” (fattoria) arabo, unità<br />

fon<strong>di</strong>aria fondamentale <strong>della</strong> civiltà musulmana in Sicilia.<br />

Nasce così il “rahal –suptanum”, cioè fattoria fortificata, e<strong>di</strong>ficio insieme rurale e militare.<br />

Nell’XI secolo, i Normanni occuparono il “rahal-suptanum”, adattandolo a “ring” per esercitare<br />

un’azione <strong>di</strong> logoramento nei confronti dei paesi delle Madonne che ancora resistevano.<br />

Completata la conquista, i Normanni, come gli arabi, conservarono e migliorarono le strutture<br />

esistenti, tollerarono le pluralità etniche, linguistiche e religiose e seppero valorizzare le risorse<br />

<strong>della</strong> terra.<br />

In particolare venne mantenuto e potenziato il sistema delle fattorie, pur introducendo, per la<br />

prima volta in Sicilia, il sistema feudale.<br />

Il feudo, però, per tutto il periodo normanno-svevo, non oltrepassò mai il senso <strong>di</strong> una<br />

contropartita economica per il servizio alla Corona: il Re esigeva severamente le prestazioni del<br />

feudatario ed imponeva in tutto il Regno in<strong>di</strong>rizzi unitari.<br />

Gli or<strong>di</strong>ni del Re percorrevano velocemente l’isola ed avevano valore perentorio.<br />

Pertanto, vennero potenziati i collegamenti tra i vari centri a la Capitale e si riattivarono o si<br />

costruirono strade e piste.<br />

14

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!