piano territoriale paesistico della provincia di caltanissetta - CRIEA
piano territoriale paesistico della provincia di caltanissetta - CRIEA
piano territoriale paesistico della provincia di caltanissetta - CRIEA
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
compatte ed omogenee sino ad acquisire caratteristiche ottimali <strong>di</strong> coesione e consistenza, in<br />
substrato, a partire da profon<strong>di</strong>tà me<strong>di</strong>e superiori a 5/6 metri dal sovrastante <strong>piano</strong> <strong>di</strong> campagna.<br />
I vari termini argillosi, regolari nella loro successione stratigrafica, sono <strong>di</strong>sposti a<br />
“franapoggio”, con pendenze <strong>di</strong> strato concor<strong>di</strong> a quelle <strong>della</strong> sovrastante superficie topografica.<br />
Pedologia<br />
I suoli sono quelli tipici delle zone collinari delle aree interne, caratterizzati da terreni in<br />
prevalenza argillosi con caratteristiche vertici, punteggiati da zone calanchive e da rocce affioranti<br />
sui principali rilievi.<br />
Secondo la Carta dei suoli <strong>della</strong> Sicilia del Fierotti, il territorio, dal punto <strong>di</strong> vista podologico, è<br />
caratterizzato dai seguenti tipi <strong>di</strong> suolo:<br />
- Associazione N° 1 Roccia affiorante;<br />
- Associazione N° 11 Suoli bruni vertici;<br />
- Associazione N° 13 Suoli bruni;<br />
- Associazione N° 16 Suoli bruni leggermente lisciviati;<br />
- Associazione N° 18 Vertisuoli;<br />
- Associazione N° 25 Suoli bruni lisciviati.<br />
L’associazione N° 11 è quella maggiormente presente nella parte meri<strong>di</strong>onale del territorio. Si<br />
tratta <strong>di</strong> suoli provenienti da substrati <strong>della</strong> serie gessosa – solfifera. La morfologia è piuttosto<br />
accidentata e, dove l’erosione è più intensa, si riscontrano spuntoni calcarei luccicanti <strong>di</strong> lenti <strong>di</strong><br />
gesso. I suoli, in genere, sono <strong>di</strong> scarsa fertilità e solo quando raggiungono un sufficiente<br />
spessore, come nelle doline <strong>di</strong> accumulo e nei fondovalle, consentono l’esercizio <strong>di</strong> una <strong>di</strong>screta<br />
agricoltura basata prevalentemente sulla cerealicoltura e sulle foraggiere. Se lo spessore si<br />
assottiglia il seminativo lascia il posto ai pascoli ed agli incolti.<br />
L’associazione N° 13, molto <strong>di</strong>ffusa nella zona nord del territorio, è costituita generalmente da<br />
regosuoli, suoli bruni e suoli bruni vertici. Questi suoli <strong>di</strong>mostrano una potenzialità agronomica<br />
da <strong>di</strong>screta a buona per la coltura cerealicola, anche se fortemente <strong>di</strong>pendente dall’andamento<br />
climatico dell’annata.<br />
L’associazione N° 18, molto <strong>di</strong>ffusa in tutto il territorio. È costituita da vertisuoli: pur essendo<br />
fertili, a causa dell’alto tenore <strong>di</strong> argilla, sono piuttosto pesanti e spesso presentano problemi <strong>di</strong><br />
erosione, smottamenti e frane.<br />
Il clima<br />
L’analisi del clima nella zona interessata allo stu<strong>di</strong>o è stata condotta sulla scorta dei dati<br />
pluviometrici e termometrici forniti dal servizio idrografico del Ministero dei Lavori Pubblici e<br />
pubblicati negli annali idrologici. Non essendo presente all’interno del territorio <strong>di</strong> Resuttano<br />
alcuna stazione <strong>di</strong> rilevamento, sono stati esaminati i dati relativi a stazioni limitrofe. Tra tutte<br />
quelle in<strong>di</strong>viduate sono state scelte quelle che garantivano una continuità <strong>di</strong> rilevazione dei dati,<br />
tali da poter costituire una serie storica, la più ampia possibile e statisticamente utile.<br />
Si è avuto cura <strong>di</strong> caratterizzare il clima dell'area, finalizzando l'interpretazione dei dati a fini<br />
agronomico-ambientali. E' noto, infatti, come il clima con<strong>di</strong>zioni fortemente la vegetazione<br />
potenziale <strong>di</strong> un ambiente, agendo non <strong>di</strong> rado come principale fattore limitante l'espressione delle<br />
potenzialità ambientali.<br />
8