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piano territoriale paesistico della provincia di caltanissetta - CRIEA

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- Fon<strong>di</strong> lacustri<br />

Sono costituiti da materiale a prevalente composizione argillosa e argillo-sabbiosa fine <strong>di</strong> colore<br />

variabile dal bruno al nerastro con abbondante contenuto organico.<br />

- Alluvioni<br />

Lungo il corso del Fiume Salito si riscontrano depositi <strong>di</strong> ghiaia e sabbie che ricoprono talora<br />

l’intero alveo e <strong>di</strong>sposti, talora, in terrazzi a più livelli.<br />

- Detriti <strong>di</strong> falda<br />

Ai pie<strong>di</strong> dei versanti calcari e gessosi si rinvengono estesi accumuli <strong>di</strong> blocchi e detriti <strong>di</strong> varia<br />

<strong>di</strong>mensione provenienti dal lento smantellamento delle rocce lapidee operato dagli agenti erosivi.<br />

L’area, come per gran parte del bacino evaporitico, è caratterizzata da una tettonica <strong>di</strong> tipo<br />

plicativo che si esplica lungo gli affioramenti calcarei-gessosi con una serie <strong>di</strong> pieghe e<br />

ondulazioni, anche <strong>di</strong> piccola entità, o ad<strong>di</strong>rittura in gran<strong>di</strong> pieghe rovesciate su stesse e fagliate<br />

in cerniera, con sovrascorrimenti su terreni più recenti.<br />

Le strutture tettoniche più significative nel territorio comunale <strong>di</strong> San Cataldo si riscontrano in<br />

c/da Drezzaria ed in località Bosco-Palo-Gabbara. La prima è rappresentata da una ampia e<br />

complessa sinclinale dal caratteristico incrocio <strong>di</strong> assi in <strong>di</strong>rezione S.E.-N.O. e N.E.-S.O. circa,<br />

con fianco settentrionale costituito dagli estesi affioramenti gessosi <strong>di</strong> Serra dei Gessi e fianco<br />

meri<strong>di</strong>onale dai calcari rovesciati sui trubi o dal loro sovrascorrimento sulle marne come in<br />

corrispondenza <strong>di</strong> Case Caia. Il nucleo <strong>di</strong> questa sinclinale è colmato dalle argille brecciate IV<br />

(quelle associate ai trubi) che raggiungono uno spessore <strong>di</strong> circa <strong>di</strong> 100 metri. La seconda<br />

struttura, impostata anch’essa sulle argille del Miocene me<strong>di</strong>o-inferiore, presenta le stesse<br />

caratteristiche strutturali <strong>della</strong> precedente con una elevata pendenza degli strati evaporitici che<br />

raggiungono la verticalizzazione nelle zone <strong>di</strong> margine e talora il rovesciamento in alcuni tratti.<br />

Strutture minori si riscontrano in località Marcato Vallone, Case Vassallo, in località Quartarone<br />

e nella fascia sud del comune <strong>di</strong> San Cataldo lungo la congiungente c/da Rabione-c/da Pirato,<br />

dove si ha una struttura molto stretta ed allungata con verticalizzazione dei fianchi.<br />

L’idrografia dell’area è contrad<strong>di</strong>stinta dalla presenza <strong>di</strong> numerosi torrenti, alcuni dei quali <strong>di</strong><br />

scarsa entità, tributari del Fiume Salito che in origine dava il nome al territorio <strong>di</strong> San Cataldo.<br />

Quest’ultimo ricade nel bacino del Fiume Platani, nasce in località Milicia del territorio comunale<br />

<strong>di</strong> Caltanissetta al confine con il territorio <strong>di</strong> Santa Caterina Villarmosa, si sviluppa per 54 Km,<br />

fino a confluire nel Fiume Gallo d’Oro in prossimità del versante ovest <strong>di</strong> Serra Conigliera. Il<br />

Fiume Salito riceve le acque da <strong>di</strong>versi affluenti dei quali i più importanti sono ubicati in destra<br />

idrografica; questi sono il Vallone Salito, il Torrente Belice ed il Torrente Fiumicello. Il Fiume<br />

Salito scorre in <strong>di</strong>rezione est-ovest ed ha un andamento meandriforme con tratti rettilinei o sinuosi<br />

che si alternano a tratti più articolati con anse piuttosto ampie. La sezione valliva si presenta<br />

generalmente ampia e a fondo piatto. Il Salito deve il suo nome al fatto che nelle acque del fiume<br />

è <strong>di</strong>sciolto salgemma in elevate concentrazioni che si accumula lungo il percorso delle acque<br />

sull’alti<strong>piano</strong> gessoso solfifero. Ciò determina una delle peculiarità paesaggistiche dell’area in<br />

quanto, nella stagione estiva quando la portata del Fiume si riduce ed il livello dell’acqua si<br />

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