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Alla travatura lignea della copertura a tetto, nei punti <strong>di</strong><br />

appoggio alla muratura, veniva praticato un foro alle<br />

estremità ove veniva infilato un cavicchio ligneo per<br />

impe<strong>di</strong>re fenomeni <strong>di</strong> scorrimento della muratura medesima.<br />

Il loggiato (sa lolla) ambiente sempre presente anche nelle<br />

abitazioni più modeste, aveva normalmente un solo lato<br />

aperto el astruttura portante era così costituita:<br />

- pilastri <strong>di</strong>sposti a equi<strong>di</strong>stanza me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> circa ml. 3,00<br />

(misura che veniva espressa con il termine <strong>di</strong> “una<br />

canna”)<br />

- copertura a tetto su una falda, solitamente <strong>di</strong>sposta con il<br />

colmo a quota inferiore rispetto alla linea <strong>di</strong> gronda della<br />

copertura a tetto del resto del fabbricato, e con la gronda<br />

a una quota <strong>di</strong> circa ml. 2,50 dal piano del pavimento.<br />

I pilastri erano solitamente così costituiti:<br />

a) elementi lapidei monolitici, sbozzati, in trachite grigia,<br />

denominati “bastaxius de lolla”, aventi solitamente una<br />

sella incavata nella parte superiore<br />

b) elementi lapidei scomposti (dado, pilastro, capitello)<br />

sagomati in forme regolari dalla mano dello scalpellino<br />

(su picapedreri).<br />

Sulla sommità dei capitelli poggiavano gli archi, solitamente<br />

a sesto ribassato con tre centri per contenere l’atezza<br />

dell’ambiente. Gli archi erano realizzati in laterizio pieno<br />

delle <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> cm 4 ÷ 5 x 12 x 24 circa. Questo tipo <strong>di</strong><br />

struttura era presente <strong>di</strong> norma nelle abitazioni delle famiglie<br />

più agiate.<br />

La copertura a tetto non <strong>di</strong>fferiva dal resto dell’abitazione.<br />

In posizione a<strong>di</strong>acente al loggiato era quasi sempre ubicato il<br />

pozzo idrico, avente profon<strong>di</strong>tà me<strong>di</strong>a compresa tra i ml.<br />

5,00 ÷ 9,00 privo <strong>di</strong> rivestimento nelle pareti, sormontato da<br />

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una vera (costera de funtana) monolitica in trachite grigia <strong>di</strong><br />

Serrenti poggiante su or<strong>di</strong>tura lignea incrociata <strong>di</strong> ginepro<br />

(bastazius de funtana). Dal pozzo si attingeva con l’ausilio<br />

del secchio, <strong>di</strong> metallo zincato o ligneo, l’acqua per gli usi<br />

domestici e per l’abbeveraggio del bestiame in dotazione alla<br />

casa.<br />

Nelle imme<strong>di</strong>ate a<strong>di</strong>acenze del loggiato era quasi sempre<br />

presente un albero <strong>di</strong> limone e essenze floreali e officinali<br />

(marialuisa, menta, ecc.).<br />

Le rifiniture degli ambienti interni erano, come sempre, in<br />

relazione alle <strong>di</strong>sponibilità economiche del proprietario della<br />

casa e al suo buon gusto.<br />

Presso le famiglie abbienti la situazione era la seguente:<br />

- intonaci tinteggiati con latte calce;<br />

- pavimenti con piastrelle <strong>di</strong> cotto <strong>di</strong> produzione artigiana;<br />

- affreschi nelle pareti del loggiato raffiguranti motivi<br />

floreali (pratica in uso dagli ultimi due decenni del secolo<br />

XIX sino al 2° conflitto mon<strong>di</strong>ale).<br />

Presso le famiglie meno abbiente la situazione era la<br />

seguente:<br />

- intonaci interni con fango e paglia;<br />

- pavimenti interni in battuto <strong>di</strong> fango (pomentu de ludu)<br />

che perio<strong>di</strong>camente venivano ricaricati e livellati per<br />

sopperire al fenomeno <strong>di</strong> naturale erosione dovuto al<br />

normale calpestio.<br />

Le murature esterne erano prevalentemente prive <strong>di</strong><br />

intonaco.<br />

Oltre al corpo residenziale nella “domus” della trascorsa<br />

civiltà conta<strong>di</strong>na appartenente ai piccoli, me<strong>di</strong> e gran<strong>di</strong><br />

proprietari terrieri, erano <strong>di</strong>sposti i fabbricati accessori quali<br />

il pagliaio (sa domu de sa palla), il magazzeno vinario (su<br />

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