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- Apertura <strong>di</strong> una nuova arteria, con origine<br />

nell’intersezione tra l’attuale via Dritta e la via Nuova, e<br />

termine nell’Attuale via Sant’Antioco (sa ruga de Arega<br />

Matta);<br />

- Sud<strong>di</strong>visione dell’area dell’ex orto conventuale in lotti <strong>di</strong><br />

varie <strong>di</strong>mensioni, i quali furono concessi in affitto a<br />

citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Villasor</strong>, che dopo alcuni decenni, causa<br />

l’inefficienza della Civica Amministrazione, <strong>di</strong>vennero<br />

proprietari in virtù del principio giuri<strong>di</strong>co<br />

dell’usucapione.<br />

I lotti così ottenuti, già alla fine del 1° conflitto mon<strong>di</strong>ale,<br />

erano pressoché tutti e<strong>di</strong>ficati, e così <strong>di</strong> fatto ebbe<br />

compimento l’ultimo atto del processo <strong>di</strong> fusione tra Sorris e<br />

Nispi<strong>di</strong>.<br />

Realizzazione del 1° nucleo del Cimitero Comunale, la cui<br />

impostazione originaria rimase tale sino agli anni 1955÷56,<br />

quando si procedette ad un primo ampliamento in a<strong>di</strong>acenza<br />

al lato longitu<strong>di</strong>nale sinistro. La realizzazione del Cimitero<br />

Comunale fu conseguente anche se con notevole ritardo, alla<br />

<strong>di</strong>sposizione Reale emanata dal Re <strong>di</strong> Sardegna Carlo Felice<br />

negli ultimi anni del suo regno; <strong>di</strong>sposizione con la quale<br />

venne vietata la inumazione e/o tumulazione delle salme nei<br />

cimiteri ubicati nelle aree a<strong>di</strong>acenti le Chiese Parrocchiali.<br />

E’ opportuno segnalare un altro importante intervento,<br />

esterno all’abitato: la realizzazione della Fontana Pubblica in<br />

località “Funtana Noa”, dotata <strong>di</strong> pompa aspirante ad azione<br />

manuale, ove la popolazione attingeva l’acqua potabile<br />

trasportandola con botti (fascellas) su carri agricoli.<br />

Nel periodo in argomento, le Amministrazioni Comunali<br />

riuscirono anche se lentamente, ad avviare i lavori <strong>di</strong><br />

selciatura <strong>di</strong> buona parte della viabilità urbana, e produssero<br />

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molti sterili programmi cartacei per dotare l’abitato <strong>di</strong> alcune<br />

essenziali opere pubbliche che purtroppo non videro alcuna<br />

soluzione:<br />

- Caseggiato Scuola Elementare;<br />

- Caserma Carabinieri.<br />

E’ da imputare allo stesso periodo la scomparsa <strong>di</strong> alcuni<br />

tratti stradali, assorbiti dalle proprietà private limitrofe, per<br />

probabile inerzia delle Amministrazioni Comunali:<br />

- strada collegante la via Monte Granatico con la via<br />

Sivilleri, attualmente inclusa all’interno della proprietà<br />

Montis Gervasio e Vargiu Salvatore e Antonio<br />

- strada collegante la piazza Baronale con la piazza<br />

Matteotti, <strong>di</strong>sposta in allineamento con il ciglio della casa<br />

Pitzus e Valdes, sfociante nella piazza Matteotti<br />

nell’attuale confine fra la Caserma Carabinieri e la casa<br />

Caboni Beniamino<br />

- spiazzo stradale ubicato tra la via Toscanini, Arborea e<br />

Ver<strong>di</strong>, attualmente occupato dalla casa Scalas Giorgio<br />

ere<strong>di</strong> e dalla casa Piras Nicolino.<br />

Negli ultimi anni del XIX secolo, il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Villasor</strong><br />

realizza alcuni interventi nel sagrato della Chiesa<br />

Parrocchiale, delimitandone l’attuale perimetro con una<br />

muratura avente funzione <strong>di</strong> muro <strong>di</strong> sostegno e <strong>di</strong><br />

parapetto. Riesce inoltre a risolvere in modo definitivo il<br />

problema della Caserma Carabinieri, destinando a sede <strong>di</strong><br />

questa l’abitazione ricevuta in lascito testamentario dal<br />

Sindaco Don Rocco Vaquer, assassinato la notte tra l’1 e 2<br />

Novembre 1892. L’e<strong>di</strong>ficio così ottenuto venne con<br />

contenuta spesa adattato alla nuova destinazione, e venne<br />

abbellito il prospetto alla piazza con rifiniture <strong>di</strong> stile Liberty,<br />

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