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- E<strong>di</strong>fici ubicati sulla fronte della via N. Brundu, all’angolo<br />
con la via Nuova, in posizione antistante il Convento e la<br />
Chiesa <strong>di</strong> Sant’Antioco. Questi vennero realizzati negli<br />
anni del 1° conflitto mon<strong>di</strong>ale da un agricoltore <strong>di</strong><br />
<strong>Villasor</strong> (tale Medda Francesco) il quale utilizzò, per la<br />
circostanza, alcuni prigionieri <strong>di</strong> guerra Austriaci che nella<br />
vita civile svolgevano la professione <strong>di</strong> muratori. Anche<br />
questi e<strong>di</strong>fici, nei profili alla strada e nel rapporto dei<br />
volumi costituiscono un esempio culturalmente estraneo<br />
alla tipologia e<strong>di</strong>lizia locale.<br />
Nella piazza Matteotti, in a<strong>di</strong>acenza alla Caserma<br />
Carabinieri, venne realizzato un altro e<strong>di</strong>ficio, dotato <strong>di</strong> un<br />
pregevole prospetto (casa Tundoni) a<strong>di</strong>bito a attività<br />
commerciale e residenza. Era un attività commerciale<br />
multiforme, a livello <strong>di</strong> vero e proprio bazar, che spaziava<br />
dagli alimentari alla ferramenta, al vestiario e al carburante;<br />
nello spazio oggi occupato dal marciapiede, negli anni 1930<br />
era ubicata una pompa <strong>di</strong> benzina.<br />
Nel periodo intercorrente tra i due conflitti mon<strong>di</strong>ali,<br />
venne completato l’attuale assetto della piazza Matteotti con<br />
la realizzazione dell’e<strong>di</strong>ficio “Municipio”, che fu inaugurato il<br />
28 Ottobre 1934.<br />
Sino alla fine del 2° conflitto mon<strong>di</strong>ale, il centro <strong>di</strong> <strong>Villasor</strong><br />
proseguì la sua sonnacchiosa esistenza all’interno della sua<br />
antica perimetrazione storica, che accoglieva oltre 4.000<br />
abitanti in luogo dei circa 2.000 dell’ultimo scorcio del XIX<br />
secolo.<br />
Questo notevole incremento <strong>di</strong> popolazione nell’arco <strong>di</strong><br />
circa 50 anni, verificatosi senza alcun ampliamento<br />
dell’antico perimetro urbano, ha senz’altro contribuito in<br />
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modo notevole a creare quel fenomeno <strong>di</strong> snaturamento<br />
dell’antico centro che è ben visibile ancor oggi.<br />
Il sopraggiungere del 2° conflitto mon<strong>di</strong>ale, ebbe notevoli<br />
ripercussioni nel territorio <strong>di</strong> <strong>Villasor</strong>, ripercussioni che<br />
ancora perdurano:<br />
- Realizzazione dell’Aeroporto <strong>di</strong> Guerra nel salto “Sa<br />
Sorixina” <strong>di</strong> proprietà del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Villasor</strong>, mai<br />
indennizzato, e nell’a<strong>di</strong>acente Salto “Su Danieli”,<br />
aeroporto <strong>di</strong>venuto dopo il 2° conflitto mon<strong>di</strong>ale Base<br />
Nato con la denominazione <strong>di</strong> Aeroporto<br />
Decimomannu;<br />
- Realizzazione nelle a<strong>di</strong>acenze della Chiesa <strong>di</strong> Santa Vitalia<br />
tra la linea ferroviaria e il Fiume Mannu, <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong><br />
capannoni a servizio della Sussistenza Militare. I suddetti<br />
capannoni sono stati demoliti nel 1998, in seguito al loro<br />
avanzato stato <strong>di</strong> degrado.<br />
I primi anni del dopoguerra, hanno visto nascere in<br />
<strong>Villasor</strong> una forte volontà <strong>di</strong> rinnovamento, per quanto<br />
possibile, in armonia con i paesi più progre<strong>di</strong>ti. Sono questi<br />
gli anni in cui il paese ha iniziato l’espansione oltre i propri<br />
confini storici immutati da secoli, espansione che negli anni<br />
1950 e 1960 registrerà un ritmo elevatissimo.<br />
In questo contesto <strong>Villasor</strong> registra anche la realizzazione<br />
<strong>di</strong> prime e importanti opere pubbliche quali:<br />
1) L’acquedotto Comunale con il serbatoio piezometrico.<br />
Tra il 1946 e il 1948, anni indubbiamente <strong>di</strong>fficili dal<br />
punto <strong>di</strong> vista economico e sociale, l’amministrazione<br />
comunale riuscì ad ottenere le risorse economiche per la<br />
più importante opera del primo cinquantenni del secolo<br />
XX°. Venne acquisita l’area ubicata in posizione<br />
antistante al vecchio pozzo <strong>di</strong> Funtana Noa, a<strong>di</strong>acente<br />
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