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Rapporto Zoomafia 2012 - Lav

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rato, peraltro esistente solo sulla carta e comunque risultato essere<br />

privo anche di qualunque tipo di autorizzazione, sia sanitaria che<br />

urbanistico-edilizia. Per l’illecita attività, posta in essere da padre,<br />

figlio e convivente con il coinvolgimento di altri soggetti “prestanome”,<br />

è stato ipotizzato il reato di associazione per delinquere finalizzata<br />

al falso, truffa e frode in commercio. Attività che non si<br />

è fermata neppure dopo i ripetuti sequestri di cuccioli e le perquisizioni<br />

domiciliari: gli indagati, infatti, hanno continuato a vendere<br />

i cani, giungendo a presentare false denunce di smarrimento<br />

dei telefoni a loro sequestrati, solo per avere delle sim card con gli<br />

stessi numeri e poter continuare ad essere contattati dalle persone<br />

interessate agli acquisti pubblicati su Internet e riviste specializzate.<br />

Sono state utilizzate anche le intercettazioni telefoniche (ben<br />

7000 le telefonate registrate) che hanno permesso di appurare<br />

come i cuccioli, in gran parte venduti tramite annunci su siti Internet,<br />

non provenissero dall’allevamento dichiarato, ma venivano<br />

importati. Nel mese di giugno 2011, i tre hanno patteggiato: tre<br />

anni e 1 mese per il padre, 2 anni e 3 mesi per il figlio, 2 anni e 8<br />

mesi per la donna. Si tratta della prima sentenza pronunciata in<br />

Italia in base alla nuova legge sul traffico illecito degli animali di<br />

compagnia, la 201 del 2010. Al momento della scarcerazione i giudici<br />

hanno stabilito l’obbligo di firma, a Prato per la coppia e a<br />

Quarrata per il giovane.<br />

Quattro cuccioli di cane, arrivati dalla Slovacchia, sono stati<br />

sequestrati la notte tra il 15 e il 16 aprile 2011 a Fernetti, dal personale<br />

della IV Zona Polizia di Frontiera, settore Polterra di Trieste.<br />

I cuccioli viaggiavano, insieme ad altri 43, a bordo di un autocarro<br />

per trasporto di animali con targa italiana, proveniente dalla Slovenia<br />

e fermato per un controllo. Dalle verifiche della documentazione<br />

è emerso che quattro cuccioli erano privi di microchip ma<br />

provvisti di passaporto per animali da compagnia rumeno.<br />

Nel mese di aprile 2011, la polizia di frontiera di Trieste ha sequestrato<br />

19 cagnolini trasportati illecitamente a bordo di un autocarro<br />

proveniente dalla Slovacchia.<br />

Un carabiniere in servizio a Milano è stato fermato il 29 aprile<br />

2011 alla guida di un Fiat Ducato che trasportava 71 cuccioli di<br />

cane di varie razze dalla Slovacchia a Milano. Il furgone è stato<br />

fermato dalla Polstrada sull’autostrada A23 a Udine. I cuccioli<br />

erano diretti al capoluogo lombardo dove la fidanzata del militare<br />

gestiva un negozio di animali. Gli agenti lo hanno denunciato a<br />

piede libero per maltrattamento di animali e violazione delle norme<br />

sul trasporto, in quanto molti dei cuccioli erano di età inferiore ai<br />

tre mesi. La stessa denuncia è scattata per altri due uomini che<br />

viaggiavano a bordo del furgone, entrambi ex Carabinieri.<br />

Il 15 maggio 2011, un’auto, condotta da una cittadina ungherese,<br />

è stata fermata dai Baschi verdi all’ex valico italo-sloveno di<br />

Fernetti, in provincia di Trieste. I militari si sono insospettiti del<br />

movimento di alcune lenzuola sui sedili posteriori e hanno trovato<br />

sette gabbie all’interno delle quali erano contenuti 24 cuccioli di<br />

bulldog inglese e francese, bull terrier, king charles e carlino. La<br />

donna è stata denunciata per trasporto illecito di animali da compagnia.<br />

A metà maggio del 2011, gli uomini della IV Zona Polizia di<br />

Frontiera-Settore Polterra di Tarvisio hanno fermato un auto con<br />

a bordo due cittadini slovacchi. Sul sedile posteriore vi erano quattro<br />

cuccioli di razza Akita che mostravano disagio ed erano privi di<br />

cibo e acqua. Gli agenti si sono insospettiti dall’atteggiamento particolarmente<br />

nervoso di uno dei due uomini e hanno ispezionato<br />

meglio l’auto rinvenendo così una pistola a tamburo calibro 22<br />

priva di matricola, tre cartucce nonché medicinali di tipo sedativo<br />

per l’uso animale presumibilmente utilizzato per ridurre lo stato di<br />

stress dei cani. Entrambi gli uomini sono stati denunciati per il<br />

reato di maltrattamento di animali e introduzione illecita di animali<br />

da compagnia e uno dei due anche per introduzione, porto e<br />

possesso di arma clandestina.<br />

Due persone, un camionista alla guida di un autoarticolato ungherese<br />

e un uomo originario di Reggio Calabria ma residente nel<br />

modenese, sono stati denunciati il 17 maggio 2011 dalla Polstrada<br />

di Verona sud. Si sono resi responsabili di maltrattamenti di animali<br />

e traffico illecito di animali da compagnia. Il camionista è stato<br />

bloccato nell’area di servizio autostradale Monte Baldo ovest mentre<br />

stava cedendo all’uomo otto cuccioli di cane tra i 40 e i 55<br />

giorni di vita, privi di vaccinazione e documenti di viaggio.<br />

Nella notte del 1 giugno la Forestale, coordinati dalla procura<br />

di Busto Arsizio, a seguito di un’attività investigativa hanno intercettato<br />

a Tradate (VA) un furgone che trasportava una quarantina<br />

di cuccioli di varie razze destinati a commercianti delle province di<br />

Varese e Torino. I cuccioli non avevano più di 60 giorni. Un veterinario<br />

ha riscontrato in alcuni soggetti diverse patologie. I cani e il<br />

furgone sono stati posti sotto sequestro per violazione alle normative<br />

in merito al trasporto, alla detenzione, al maltrattamento,<br />

all’introduzione sul territorio nazionale e alla commercializzazione<br />

di animali. Il conducente dell’automezzo è stato denunciato a piede<br />

libero.<br />

Quindici cuccioli di cane di varie razze custoditi in gabbie metalliche<br />

sono stati sequestrati il 30 giugno 2011 dalla polizia Stradale<br />

di Amaro e di Gorizia ad uno slovacco, C.M., che è stato<br />

denunciato. Gli animali si trovavano in un furgone Mercedes che<br />

era diretto ad alcuni allevamenti friulani, di Padova e Arezzo. La<br />

scoperta è stata fatta quando il mezzo è stato fermato a Udine.<br />

C.M, fu fermato per controlli anche il 10 marzo 2009 dalla polizia<br />

provinciale di Napoli e dalle Guardie Zoofile LAV mentre consegnava<br />

animali provenienti dalla Slovacchia ad alcuni negozianti<br />

del Napoletano.<br />

Più di 30 cuccioli di cane, destinati con ogni probabilità al traffico<br />

clandestino, sono stati intercettati e sequestrati alla fine di<br />

giugno 2011 dalla Forestale in provincia di Varese mentre erano<br />

stipati in gabbie caricate a bordo di un furgone inadeguato al loro<br />

trasporto. Gli animali, appartenenti a varie razze e provenienti dalla<br />

Slovacchia, avevano un’età, stimata dai veterinari presenti al controllo,<br />

oscillante tra i 50 e i 60 giorni, nonostante sui passaporti<br />

venissero dichiarati come cani di tre mesi e ventuno giorni. All’operazione<br />

hanno preso parte il personale specializzato nel contrasto<br />

al maltrattamento degli animali dei Comandi provinciali di<br />

Varese, Torino, Alessandria e Milano del Corpo forestale dello Stato<br />

che, a seguito di attività di indagini, hanno posto sotto sequestro<br />

i cuccioli, il furgone ed i documenti di trasporto contenenti i dati<br />

falsi. Il mezzo di trasporto, monitorato da tempo, è stato fermato<br />

in prossimità di un casello autostradale grazie alla collaborazione<br />

con la polizia stradale. Il trasportatore è stato denunciato all’autorità<br />

giudiziaria per i reati di maltrattamento di animali, frode in<br />

commercio, e falso ideologico. Alcuni dei cuccioli, curati dal medico<br />

veterinario intervenuto sul posto, oltre ad essere risultati affetti<br />

da gravi patologie, sono stati trovati in gravi difficoltà respiratorie<br />

a causa dell’inadeguatezza del mezzo di trasporto e della lunghezza<br />

del viaggio, effettuato senza alcuna sosta.<br />

Vendita di cuccioli sulla spiaggia, come se fossero occhiali o<br />

cappellini. Tenuti chiusi in un borsone e mostrati ombrellone per<br />

ombrellone, come cose, oggetti. È successo nel Ponente di Genova<br />

il 7 luglio 2011. Una coppia di rumeni, un uomo di trentasei anni<br />

e una ragazza di ventitré, vendevano i cuccioli su un tratto di<br />

spiaggia libera di Voltri avvicinando i bagnanti e offrendo la loro<br />

«merce». «Li vendo a cento euro l’uno, scegli tu quale» è la prima<br />

richiesta, scesa rapidamente a cinquanta euro, trattabili: «Sono di<br />

razza. Nel negozio li paghi più di duecento euro». Alcuni ragazzi<br />

hanno chiamato i Carabinieri, sono arrivate le guardie zoofile e<br />

hanno sequestrato i cuccioli. Due giorni dopo erano sulla spiaggia<br />

di Cogoleto, stesso copione, stesse richieste, stessa borsa semiaperta,<br />

ancora un intervento guardie zoofile, ma i rumeni si erano<br />

dileguati.<br />

Due cuccioli di pincher, sette di cocker e quattro cuccioli di<br />

yorkshire, del valore complessivo di almeno 5 mila euro, sono stati<br />

intercettati il 20 agosto 2011 dai Carabinieri di Carpenedolo (BS).<br />

Viaggiavano lungo la sp 343 in territorio di Acquafredda su un fur

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