Rapporto Zoomafia 2012 - Lav
Rapporto Zoomafia 2012 - Lav
Rapporto Zoomafia 2012 - Lav
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
26<br />
rato, peraltro esistente solo sulla carta e comunque risultato essere<br />
privo anche di qualunque tipo di autorizzazione, sia sanitaria che<br />
urbanistico-edilizia. Per l’illecita attività, posta in essere da padre,<br />
figlio e convivente con il coinvolgimento di altri soggetti “prestanome”,<br />
è stato ipotizzato il reato di associazione per delinquere finalizzata<br />
al falso, truffa e frode in commercio. Attività che non si<br />
è fermata neppure dopo i ripetuti sequestri di cuccioli e le perquisizioni<br />
domiciliari: gli indagati, infatti, hanno continuato a vendere<br />
i cani, giungendo a presentare false denunce di smarrimento<br />
dei telefoni a loro sequestrati, solo per avere delle sim card con gli<br />
stessi numeri e poter continuare ad essere contattati dalle persone<br />
interessate agli acquisti pubblicati su Internet e riviste specializzate.<br />
Sono state utilizzate anche le intercettazioni telefoniche (ben<br />
7000 le telefonate registrate) che hanno permesso di appurare<br />
come i cuccioli, in gran parte venduti tramite annunci su siti Internet,<br />
non provenissero dall’allevamento dichiarato, ma venivano<br />
importati. Nel mese di giugno 2011, i tre hanno patteggiato: tre<br />
anni e 1 mese per il padre, 2 anni e 3 mesi per il figlio, 2 anni e 8<br />
mesi per la donna. Si tratta della prima sentenza pronunciata in<br />
Italia in base alla nuova legge sul traffico illecito degli animali di<br />
compagnia, la 201 del 2010. Al momento della scarcerazione i giudici<br />
hanno stabilito l’obbligo di firma, a Prato per la coppia e a<br />
Quarrata per il giovane.<br />
Quattro cuccioli di cane, arrivati dalla Slovacchia, sono stati<br />
sequestrati la notte tra il 15 e il 16 aprile 2011 a Fernetti, dal personale<br />
della IV Zona Polizia di Frontiera, settore Polterra di Trieste.<br />
I cuccioli viaggiavano, insieme ad altri 43, a bordo di un autocarro<br />
per trasporto di animali con targa italiana, proveniente dalla Slovenia<br />
e fermato per un controllo. Dalle verifiche della documentazione<br />
è emerso che quattro cuccioli erano privi di microchip ma<br />
provvisti di passaporto per animali da compagnia rumeno.<br />
Nel mese di aprile 2011, la polizia di frontiera di Trieste ha sequestrato<br />
19 cagnolini trasportati illecitamente a bordo di un autocarro<br />
proveniente dalla Slovacchia.<br />
Un carabiniere in servizio a Milano è stato fermato il 29 aprile<br />
2011 alla guida di un Fiat Ducato che trasportava 71 cuccioli di<br />
cane di varie razze dalla Slovacchia a Milano. Il furgone è stato<br />
fermato dalla Polstrada sull’autostrada A23 a Udine. I cuccioli<br />
erano diretti al capoluogo lombardo dove la fidanzata del militare<br />
gestiva un negozio di animali. Gli agenti lo hanno denunciato a<br />
piede libero per maltrattamento di animali e violazione delle norme<br />
sul trasporto, in quanto molti dei cuccioli erano di età inferiore ai<br />
tre mesi. La stessa denuncia è scattata per altri due uomini che<br />
viaggiavano a bordo del furgone, entrambi ex Carabinieri.<br />
Il 15 maggio 2011, un’auto, condotta da una cittadina ungherese,<br />
è stata fermata dai Baschi verdi all’ex valico italo-sloveno di<br />
Fernetti, in provincia di Trieste. I militari si sono insospettiti del<br />
movimento di alcune lenzuola sui sedili posteriori e hanno trovato<br />
sette gabbie all’interno delle quali erano contenuti 24 cuccioli di<br />
bulldog inglese e francese, bull terrier, king charles e carlino. La<br />
donna è stata denunciata per trasporto illecito di animali da compagnia.<br />
A metà maggio del 2011, gli uomini della IV Zona Polizia di<br />
Frontiera-Settore Polterra di Tarvisio hanno fermato un auto con<br />
a bordo due cittadini slovacchi. Sul sedile posteriore vi erano quattro<br />
cuccioli di razza Akita che mostravano disagio ed erano privi di<br />
cibo e acqua. Gli agenti si sono insospettiti dall’atteggiamento particolarmente<br />
nervoso di uno dei due uomini e hanno ispezionato<br />
meglio l’auto rinvenendo così una pistola a tamburo calibro 22<br />
priva di matricola, tre cartucce nonché medicinali di tipo sedativo<br />
per l’uso animale presumibilmente utilizzato per ridurre lo stato di<br />
stress dei cani. Entrambi gli uomini sono stati denunciati per il<br />
reato di maltrattamento di animali e introduzione illecita di animali<br />
da compagnia e uno dei due anche per introduzione, porto e<br />
possesso di arma clandestina.<br />
Due persone, un camionista alla guida di un autoarticolato ungherese<br />
e un uomo originario di Reggio Calabria ma residente nel<br />
modenese, sono stati denunciati il 17 maggio 2011 dalla Polstrada<br />
di Verona sud. Si sono resi responsabili di maltrattamenti di animali<br />
e traffico illecito di animali da compagnia. Il camionista è stato<br />
bloccato nell’area di servizio autostradale Monte Baldo ovest mentre<br />
stava cedendo all’uomo otto cuccioli di cane tra i 40 e i 55<br />
giorni di vita, privi di vaccinazione e documenti di viaggio.<br />
Nella notte del 1 giugno la Forestale, coordinati dalla procura<br />
di Busto Arsizio, a seguito di un’attività investigativa hanno intercettato<br />
a Tradate (VA) un furgone che trasportava una quarantina<br />
di cuccioli di varie razze destinati a commercianti delle province di<br />
Varese e Torino. I cuccioli non avevano più di 60 giorni. Un veterinario<br />
ha riscontrato in alcuni soggetti diverse patologie. I cani e il<br />
furgone sono stati posti sotto sequestro per violazione alle normative<br />
in merito al trasporto, alla detenzione, al maltrattamento,<br />
all’introduzione sul territorio nazionale e alla commercializzazione<br />
di animali. Il conducente dell’automezzo è stato denunciato a piede<br />
libero.<br />
Quindici cuccioli di cane di varie razze custoditi in gabbie metalliche<br />
sono stati sequestrati il 30 giugno 2011 dalla polizia Stradale<br />
di Amaro e di Gorizia ad uno slovacco, C.M., che è stato<br />
denunciato. Gli animali si trovavano in un furgone Mercedes che<br />
era diretto ad alcuni allevamenti friulani, di Padova e Arezzo. La<br />
scoperta è stata fatta quando il mezzo è stato fermato a Udine.<br />
C.M, fu fermato per controlli anche il 10 marzo 2009 dalla polizia<br />
provinciale di Napoli e dalle Guardie Zoofile LAV mentre consegnava<br />
animali provenienti dalla Slovacchia ad alcuni negozianti<br />
del Napoletano.<br />
Più di 30 cuccioli di cane, destinati con ogni probabilità al traffico<br />
clandestino, sono stati intercettati e sequestrati alla fine di<br />
giugno 2011 dalla Forestale in provincia di Varese mentre erano<br />
stipati in gabbie caricate a bordo di un furgone inadeguato al loro<br />
trasporto. Gli animali, appartenenti a varie razze e provenienti dalla<br />
Slovacchia, avevano un’età, stimata dai veterinari presenti al controllo,<br />
oscillante tra i 50 e i 60 giorni, nonostante sui passaporti<br />
venissero dichiarati come cani di tre mesi e ventuno giorni. All’operazione<br />
hanno preso parte il personale specializzato nel contrasto<br />
al maltrattamento degli animali dei Comandi provinciali di<br />
Varese, Torino, Alessandria e Milano del Corpo forestale dello Stato<br />
che, a seguito di attività di indagini, hanno posto sotto sequestro<br />
i cuccioli, il furgone ed i documenti di trasporto contenenti i dati<br />
falsi. Il mezzo di trasporto, monitorato da tempo, è stato fermato<br />
in prossimità di un casello autostradale grazie alla collaborazione<br />
con la polizia stradale. Il trasportatore è stato denunciato all’autorità<br />
giudiziaria per i reati di maltrattamento di animali, frode in<br />
commercio, e falso ideologico. Alcuni dei cuccioli, curati dal medico<br />
veterinario intervenuto sul posto, oltre ad essere risultati affetti<br />
da gravi patologie, sono stati trovati in gravi difficoltà respiratorie<br />
a causa dell’inadeguatezza del mezzo di trasporto e della lunghezza<br />
del viaggio, effettuato senza alcuna sosta.<br />
Vendita di cuccioli sulla spiaggia, come se fossero occhiali o<br />
cappellini. Tenuti chiusi in un borsone e mostrati ombrellone per<br />
ombrellone, come cose, oggetti. È successo nel Ponente di Genova<br />
il 7 luglio 2011. Una coppia di rumeni, un uomo di trentasei anni<br />
e una ragazza di ventitré, vendevano i cuccioli su un tratto di<br />
spiaggia libera di Voltri avvicinando i bagnanti e offrendo la loro<br />
«merce». «Li vendo a cento euro l’uno, scegli tu quale» è la prima<br />
richiesta, scesa rapidamente a cinquanta euro, trattabili: «Sono di<br />
razza. Nel negozio li paghi più di duecento euro». Alcuni ragazzi<br />
hanno chiamato i Carabinieri, sono arrivate le guardie zoofile e<br />
hanno sequestrato i cuccioli. Due giorni dopo erano sulla spiaggia<br />
di Cogoleto, stesso copione, stesse richieste, stessa borsa semiaperta,<br />
ancora un intervento guardie zoofile, ma i rumeni si erano<br />
dileguati.<br />
Due cuccioli di pincher, sette di cocker e quattro cuccioli di<br />
yorkshire, del valore complessivo di almeno 5 mila euro, sono stati<br />
intercettati il 20 agosto 2011 dai Carabinieri di Carpenedolo (BS).<br />
Viaggiavano lungo la sp 343 in territorio di Acquafredda su un fur