Rapporto Zoomafia 2012 - Lav
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caccia al cinghiale. Secondo la polizia provinciale si è trattato di un<br />
chiaro segnale nei confronti dei cacciatori che compongono la<br />
squadra, una lotta intestina tra cacciatori.<br />
Due scrofe e un vitello ammazzati con fucilate di pallettoni,<br />
un fienile dato alle fiamme e il tentativo di incendiare una casetta<br />
rurale: questo il messaggio lanciato la notte del 27 gennaio 2011<br />
contro un ex poliziotto di Orosei (NU).<br />
Il 30 gennaio 2011 a Visso (MC), è stata trovata una testa di<br />
lupo mozzata appesa ad un cartello stradale turistico a pochi chilometri<br />
da Visso, dentro il Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Alla<br />
testa dell’animale era anche legato un messaggio intimidatorio indirizzato<br />
al Presidente del Parco, e al Sindaco di Visso. “Sig. sindaco<br />
- Sig. presidente”: questa la generica minaccia incisa in un<br />
pezzo di latta legato alla testa del lupo. Si è trattato chiaramente<br />
di un avvertimento in stile “mafioso” da parte di coloro che non<br />
hanno mai accettato l’istituzione del Parco.<br />
A Genova, nei primi mesi del 2011, ci sono state decine di segnalazioni<br />
relative a furti di animali ed estorsioni: animali rubati<br />
restituiti ai proprietari dietro il pagamento di un riscatto o usati per<br />
accattonaggio. La sezione Ambiente della Polizia Locale ha aperto<br />
un’indagine e ha denunciato un uomo. Il 21 aprile 2011, una studentessa<br />
di 15 anni, è stata aggredita giardini di Brignole da un<br />
rumeno di 25 anni, che ha tentato di rubarle l’husky di pochi mesi<br />
che aveva con sé, strappandole il guinzaglio e provando a scappare.<br />
L’uomo è stato bloccato dalla gente e dagli ambulanti del<br />
mercatino, e quando è intervenuta la pattuglia della polizia locale,<br />
ha tirato fuori dalla tasca un certificato di iscrizione all’anagrafe<br />
canina, ma era di un altro cane. Dalle sue tasche sono spuntati altri<br />
certificati di cani, ma tutti falsi. Uguali a quelli che erano stati trovati<br />
alcuni giorni prima addosso ad altri rumeni che chiedevano. Il<br />
<strong>Rapporto</strong> della polizia locale parla di un racket per l’accattonaggio,<br />
di animali che vengono rubati ai ragazzini, minacciati, i quali paura<br />
dei genitori dicono che l’animale è scappato. Esisterebbe un mercato<br />
illegale di cuccioli, che dopo il furto verrebbero consegnati a<br />
persone dei paesi dell’Est e a fine giornata, ricaricati su un furgoncino,<br />
insieme ai proventi dell’elemosina.<br />
Il 3 febbraio 2011, durante un’operazione anticamorra portata<br />
a termine in provincia di Caserta, è stato trovato un arsenale riconducibile<br />
al clan dei casalesi. Un pregiudicato è stato arrestato.<br />
In una baracca adiacente la sua abitazione sono state trovate le<br />
armi e le munizioni, la zona era sorvegliata da telecamere e da due<br />
cani da guardia, un mastino napoletano ed un rottweiler. Alcuni<br />
cani facevano la guarda anche alla casa di campagna, nella Piana<br />
di Gioia Tauro (RC), dove si erano rifugiati tre latitanti della ‘ndrangheta<br />
arrestati dai Carabinieri il 21 febbraio 2011.<br />
Dietro al furto di cani da caccia o da tartufo ci sono vere e proprio<br />
organizzazioni criminali transregionali e a volte, addirittura,<br />
transnazionali. A metà febbraio 2011 otto cani da caccia sono stati<br />
rubati dal recinto dove erano custoditi a Bussi (PE). Il valore economico<br />
degli animali, sei per la caccia al cinghiale tra cui un segugio<br />
appenninico, un beagle, e un segugio a pelo forte, e due<br />
segugi italiani per la caccia alla lepre, si aggira intorno ai trentamila<br />
euro. Nella zona erano già stati registrati altri furti di cani di<br />
“pregio”.<br />
Un consigliere comunale di Barisardo (OG), agente di polizia<br />
penitenziaria nel carcere San Daniele di Lanusei, nella nottata fra<br />
il 14 e il 15 febbraio 2011 ha subito un’intimidazione: sono stati feriti<br />
due suoi cavalli che si trovavano al pascolo.<br />
Tre cavalli sono stati uccisi la notte del 19 febbraio 2011 a Fonni<br />
(Nu). Gli animali erano al pascolo nelle campagne del paese, in località<br />
Sorabile. L’allevatore era stato già preso di mira nei giorni<br />
precedenti con l’uccisione di alcuni vitelli.<br />
Teste di lupo mozzate, volpi impiccate, poi agnelli incaprettati:<br />
questa la sequenza degli animali morti usati per lanciare messaggi<br />
e intimidazioni in provincia di Macerata. Un allevatore di Cessapalombo<br />
ha trovato il 20 febbraio 2011, nella sua proprietà, tre agnelli<br />
incaprettati. Erano ancora vivi, con le zampe legate da una corda,<br />
e non appartenevano al suo allevamento. Il giorno prima è stata<br />
trovata una volpe impiccata a una rudimentale forca costruita appositamente<br />
e fissata al guard rail della Provinciale 82, a Montefano,<br />
tra le frazioni di Montefanovecchio e Osteria Nuova.<br />
Il 21 febbraio 2011, i soliti ignoti sono entrati in un maneggio<br />
tra Sassari e Alghero e hanno ucciso a fucilate cinque cavalli. Sono<br />
poi fuggiti facendo perdere le tracce. Il proprietario, un cinquantenne<br />
noto alle forze dell’ordine, ha avvertito i Carabinieri. “Un<br />
vero e proprio gruppo di fuoco, costituito da almeno tre banditi”,<br />
secondo i Carabinieri. I tre intorno alle 23 hanno sparato con i fucili<br />
contro lo stabile del proprietario e si sono accaniti poi sui cinque<br />
animali legati a un uliveto.<br />
Una testa di capretto mozzata è stata fatta trovare il 1 marzo<br />
2011 all’interno di un sacchetto di plastica davanti la porta d’ingresso<br />
dello studio di un noto professionista, un ingegnere di<br />
Sciacca.<br />
Nella notte tra il 12 e il 13 marzo 2011 l’ennesimo avvertimento<br />
ai danni di un allevatore: due cavalli sono stati uccisi. È successo a<br />
Bortigali (NU). I due cavalli sono stati trovati stesi nella campagna<br />
di Riolarza, dorso e fianco sfregiati dalle fucilate. Ma ci sono precedenti:<br />
la notte del 19 febbraio 2011 a Fonni in località Sorabile<br />
furono uccisi altri tre esemplari, tre giorni prima due cavalli furono<br />
feriti a Barisardo.<br />
La notte del 17 marzo 2011, ignoti hanno ucciso, legandogli<br />
una corda al collo, uno dei cavalli di un impresario edile di Lula<br />
(NU), un angloarabosardo che l’uomo teneva liberi in una campagna<br />
vicino al paese. Vicino all’animale morto gli hanno fatto trovare<br />
delle cartucce inesplose.<br />
Due fidanzati rumeni, di 29 e 24 anni, “colpevoli” di essersi rifiutati<br />
di pagare la loro consumazione al bar sono stati massacrati<br />
di botte da un branco di aggressori, sei rumeni e un albanese, che<br />
hanno anche ucciso il cane, di piccola taglia, della coppia, che alla<br />
vista del gruppo aveva dato l’allarme, abbaiando. L’aggressione è<br />
avvenuta a Cerignola, Foggia, tra la notte del 9 e 10 aprile 2011.<br />
La notte del 10 aprile 2011, ignoti hanno fatto irruzione nell’ovile<br />
di un allevatore di Silanus, in provincia di Nuoro, ammazzando<br />
con roncola e coltello 126 pecore. Solo una decina si<br />
sarebbero salvate. Un mese prima è avvenuta l’uccisione di due cavalli<br />
nelle campagne di Bortigali.<br />
Ha rubato il cane della moglie per darlo in pegno agli strozzini<br />
a cui doveva oltre 3.500 euro, chiesti per poter continuare a giocare<br />
alle slot machine. Il fatto è avvenuto nel mese di maggio 2011<br />
in provincia di Milano. Spesi tutti i soldi nel gioco, l’uomo si è rivolto<br />
al solito strozzino chiedendo un prestito di 500 euro. A questo<br />
punto il cravattaro ha chiesto una sorta di garanzia sia per<br />
poter dargli i soldi chiesti sia per il debito arretrato. L’uomo non si<br />
è fatto scrupoli, è tornato a casa e ha rapito il cane della moglie,<br />
un pincher nano di due anni, e lo ha portato allo strozzino come<br />
pegno. Per fortuna il cane è stato riconsegnato dopo tre giorni<br />
quando il giocatore incallito è riuscito a saldare parte del debito.<br />
Quattro cavalle angloarabosarde, sono state uccise nella notte<br />
tra il 25 e il 26 maggio 2011 nelle campagne di “Mele”, alla periferia<br />
di Benetutti. I quattro animali appartenevano a persone diverse<br />
e pascolavano insieme nello stesso terreno. Una delle cavalle<br />
si è trovata insieme alle altre soltanto per puro caso: pascolava<br />
nell’appezzamento accanto e durante nella notte ha saltato la recinzione<br />
per stare insieme alle altre.<br />
Nella tarda mattinata di lunedì 13 giugno 2011 il giornalista<br />
Michele Mignogna, uscito dalla sua abitazione nel centro storico di<br />
Larino (CB), ha trovato un sacchetto di plastica blu sulla scala<br />
esterna dell’ingresso. All’interno una scoperta macabra: una testa<br />
di capretto sanguinolenta e un biglietto di cartoncino con una<br />
frase - scritta in stampatello a matita - dai toni offensivi, indirizzata<br />
a lui. Il cronista, che collabora con Primonumero.it e che ha<br />
curato alcune fra le inchieste più delicate e scottanti pubblicate,<br />
aveva già subito il taglio delle gomme dell’auto e ricevuto numerosi<br />
sms sul cellulare contenenti minacce.