Rapporto Zoomafia 2012 - Lav
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stata trovata anche una cavalla fattrice adulta. Dai controlli effettuati<br />
dalla Forestale nessuno dei due animali è risultato registrato<br />
all’anagrafe equina. I cavalli, la pistola e i coltelli utilizzati<br />
per la macellazione sono stati posti sotto sequestro e il responsabile<br />
del mattatoio, un casentinese di quarantacinque anni, è stato<br />
denunciato all’Autorità Giudiziaria per macellazione clandestina.<br />
Due capannoni, 14 automezzi, animali vivi e carni macellate<br />
sono stati sequestrati il 14 luglio 2011 a Grotteria (RC) dalla Guardia<br />
di Finanza che ha denunciato due persone in stato di libertà per<br />
macellazione clandestina e appropriazione indebita. I Finanzieri<br />
hanno accertato che venivano macellati animali di provenienza illecita.<br />
Sono stati trovati 22 animali vivi, di cui 18 privi di marca auricolare<br />
e, in due celle frigorifere, quasi due tonnellate di carne<br />
macellata priva documentazione di provenienza. Le due persone<br />
sono state denunciate per appropriazione indebita in quanto i due<br />
immobili sequestrati, del valore di circa 1,5 milioni di euro, ricadono<br />
nella massa attiva del fallimento di una società già esercente<br />
l’attività di macellazione di carne.<br />
Nel mese di ottobre 2011, la Forestale di Campobasso ha aperto<br />
un’indagine sulle denunce di furto e smarrimento di animali da allevamento<br />
presentate nella provincia di Campobasso. Troppe, davvero<br />
tante per passare inosservate. Dietro le sparizioni la<br />
macellazione clandestina? Nel corso di un controllo presso un allevamento,<br />
la Forestale ha elevato diciassettemila euro di sanzione<br />
per omessa custodia, mancata esecuzione dei controlli sierologici<br />
sulle malattie infettive, violazione nella tenuta dei registri di stalla,<br />
mancanza di documentazione nel trasporto e identificazione degli<br />
animali. Proprio questi ultimi aspetti hanno fatto crescere il dubbio<br />
che tante irregolarità fossero funzionali alla macellazione clandestina.<br />
Il 7 ottobre 2011 i Carabinieri della Stazione di Pietrelcina (BN)<br />
e il personale dell’Unità Operativa Veterinaria della ASL BN1 hanno<br />
proceduto ad una serie di controlli in materia di macellazione clandestina<br />
in due aziende zootecniche nel territorio di Pago Veiano<br />
(BN). I controlli effettuati hanno fatto emergere irregolarità tra le<br />
identità degli animali censiti nei registri e quelli effettivamente<br />
presenti nelle stalle. In particolare dai documenti risultavano presenti<br />
animali in realtà inesistenti, mentre all’interno delle stalle<br />
sono stati trovati bovini privi di marchio auricolare o con documentazione<br />
identificativa contraffatta. I bovini, la maggioranza di<br />
razza marchigiana, sono stati sequestrati dai militari, mentre nei<br />
confronti degli allevatori è scattata la denuncia per falsità in atto<br />
pubblico.<br />
All’inizio del mese di novembre 2011, un allevatore di Formigine<br />
(MO) ha denunciato il furto di un manzo che poi è stato ritrovato<br />
nelle campagne macellato secondo il rito islamico. A Cairate (VA),<br />
invece, è stato accertato un grave caso di macellazione clandestina<br />
in occasione della “Festa del Sacrificio” islamica ai danni di capretti<br />
e montoni tramite iugulazione senza preventivo stordimento.<br />
Il personale del Comando Provinciale di Avellino del CFS, nel<br />
mese di novembre 2011 ha avviato una campagna di contrasto al<br />
maltrattamento degli animali e di prevenzione delle frodi in campo<br />
agroalimentare con particolare riguardo al settore dell’allevamento<br />
e della distribuzione delle carni avviate al consumo alimentare. La<br />
Forestale ha posto sotto controllo un importante complesso di macellazione<br />
in provincia di Avellino e sequestrato circa 70 bovini, in<br />
parte provenienti dalla Sardegna. Nella capillare operazione di controllo<br />
sono state rilevate infrazioni sotto il profilo urbanistico e<br />
ambientale, in violazione alla normativa in materia di trasporto<br />
animali, di smaltimento reflui e relativa al ciclo di macellazione e<br />
al processo di rintracciabilità ed etichettatura delle carni macellate.<br />
Il controllo ha riguardato anche il benessere degli animali avviati<br />
alla macellazione riscontrando, anche in questo caso, varie infrazioni<br />
connesse alle condizioni insalubri del trasporto e del ricovero<br />
degli animali.<br />
Il 20 novembre 2011, alla LAV di Pordenone è pervenuta una segnalazione<br />
relativa al ritrovamento di resti animali, presumibil-<br />
mente di ovino. Il rinvenimento è avvenuto da parte di alcune persone<br />
nel corso di una passeggiata pomeridiana con il cane, nei<br />
campi della zona di Via Geromina nel Comune di Sacile. I resti disseminati<br />
lungo un fossato, ad una quarantina di metri dalla carreggiata.<br />
L’animale era stato spellato, era privo degli arti e delle<br />
interiora. Sul fosso inoltre, erano disperse alcune pezzi di corpo in<br />
particolare zampe con lo zoccolo tipico degli ovini, in parte scarnificato.<br />
Il 3 novembre 2011, c’era stata la ricorrenza mussulmana,<br />
a cadenza variabile, di Eid el Kebir tradotta in “Festa del sacrificio”<br />
che si pratica con l’uccisione di pecore e capre.<br />
Il 22 novembre 2011, gli agenti della stradale di Ostiglia (MN),<br />
mentre erano impegnati in un servizio di controllo stradale, hanno<br />
fermato un’auto, a bordo della quale c’erano due rumeni residenti<br />
a Porto Mantovano, operai, uno dei quali pregiudicato. Sui sedili<br />
posteriori, che erano stati ribaltati, c’erano dei cartoni molto sporchi,<br />
appoggiati in malo modo, e altri cartoni si intravvedevano nel<br />
baule. I poliziotti l’hanno aperto per controllare e hanno scoperto<br />
due maiali agonizzanti, con la gola già tagliata. I due non avevano<br />
alcuna bolla di trasporto né altri documenti, e hanno raccontato di<br />
aver comprato i suini in un’azienda di Cerea, nel Veronese. Il titolare<br />
ha confermato di averli venduti ai due, anche se non aveva<br />
alcuna autorizzazione. Tutti e tre sono stati denunciati per maltrattamento<br />
di animali, macellazione clandestina e falso in documentazione.<br />
Aveva trasformato il garage della propria abitazione, nel centro<br />
di Pietrelcina (BN), in una macelleria clandestina. All’interno<br />
dell’abitazione, il 24 ottobre 2011, i militari hanno trovato l’attrezzatura<br />
occorrente per lavorare le carni. Le condizioni igienico<br />
sanitarie sono state definite pessime, trattandosi di locali completamente<br />
sprovvisti dei requisiti di legge e di nessun tipo di autorizzazione.<br />
Nel garage i militari e il personale veterinario della Asl<br />
Benevento hanno trovato due velli di ovini precedentemente macellati<br />
e un agnello morto in fase di macellazione. Le carni e le pelli<br />
rinvenute, provenienti da animali non tracciabili e non sottoposti<br />
a controlli sanitari, sono state sottoposte a sequestro per la successiva<br />
distruzione, il proprietario del locale è stato denunciato e<br />
nei suoi confronti sono state elevate anche sanzioni per oltre tremila<br />
euro.<br />
I Carabinieri della Stazione di Valenzano (BA), nell’ambito di<br />
mirati servizi finalizzati a contrastare il fenomeno dei furti di animali<br />
e conseguente macellazione clandestina, hanno deferito in<br />
stato di libertà il 25enne S.M., di Valenzano, vicino al clan “Stramaglia”,<br />
con l’accusa di macellazione clandestina. Il giovane è stato<br />
sorpreso il 14 dicembre 2011 mentre era intento a macellare, all’interno<br />
di una masseria di sua proprietà, una carcassa di equino<br />
priva di certificato di provenienza e di documentazione sanitaria.<br />
Il locale adibito alla macellazione, gli attrezzi e la i resti dell’animale<br />
sono stati sottoposti a sequestro. Nell’ambito degli stessi servizi i<br />
Carabinieri, nel corso di alcuni controlli effettuati in casolari abbandonati<br />
hanno rinvenuto un cavallo munito di microchip, del<br />
valore commerciale di 15mila euro circa. L’animale è risultato oggetto<br />
di un furto avvenuto il 25 febbraio 2011 in provincia di Benevento<br />
ai danni di un allevatore del luogo.<br />
Il 23 dicembre 2011, i Finanzieri del Comando Provinciale di<br />
Roma, hanno scoperto un’azienda agricola attiva nel comune di<br />
Roma dedita alla macellazione clandestina di ovini. L’operazione<br />
“Belante”, condotta dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Ostia in<br />
stretta collaborazione con l’ASL Roma C, ha permesso di scoprire un<br />
centro di macellazione clandestina che, senza alcun rispetto dei<br />
requisiti minimi igienico sanitari previsti per legge, macellava e<br />
commercializzava carne ovina, priva di ogni indicazione di tracciabilità.<br />
I Finanzieri hanno sequestrato l’intera struttura, compresa<br />
una cella frigorifera nella quale sono stati rinvenuti 24 animali macellati,<br />
nonché 592 animali vivi. Quattro persone sono state denunciate<br />
per violazione delle normative che garantiscono la<br />
salubrità degli alimenti e per detenzione di prodotti alimentari in<br />
cattivo stato di conservazione.