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Rapporto Zoomafia 2012 - Lav

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della Turchia. Dalle dimensioni i ricercatori hanno dedotto la quantità<br />

di pesce “prodotto”, che è risultata essere di quasi 226 mila<br />

tonnellate, leggermente superiore a quella dichiarata dai vari governi.<br />

Se però nel caso di Grecia e Turchia la quantità dichiarata è<br />

inferiore a quella prodotta in certi casi fino al 50%, altri Paesi fra<br />

cui l’Italia e la Francia sovrastimano la propria produzione.<br />

Paul Watson, fondatore e presidente canadese dell’ong ambientalista<br />

Sea Shepherd, è stato arrestato a metà maggio <strong>2012</strong> al<br />

suo arrivo all’aeroporto di Francoforte, per un mandato di cattura<br />

internazionale spiccato su richiesta della giustizia costaricana.<br />

L’ambientalista canadese è accusato di aver attaccato con un cannone<br />

ad acqua nel 2002 una nave del Costa Rica che pescava squali<br />

illegalmente in acque guatemalteche. Pochi giorni dopo l’arresto,<br />

Watson è stato liberato dietro il pagamento di una cauzione di<br />

250mila euro. “La mia preoccupazione - ha detto Watson all’agenzia<br />

Reuters - non è quella di avere un processo equo, ma sono<br />

i 25mila dollari che la mafia della pesca allo squalo ha messo sulla<br />

mia testa”.<br />

Nel mese di dicembre 2011, Greenpeace ha accusato le autorità<br />

giapponesi di utilizzare parte dei fondi destinati alla ricostruzione<br />

dopo lo tsunami in risorse per la sicurezza e la copertura di debiti<br />

del programma di caccia alla balena. La Japanese Fisheries Agency<br />

ha anche richiesto al governo giapponese un finanziamento per la<br />

flotta di baleniere nell’ambito dei fondi per la ricostruzione, motivando<br />

tale richiesta con il fatto che molte comunità costiere colpite<br />

dalla catastrofe hanno economie basate sulla caccia alla<br />

balena.<br />

6.1 Il mare delle illegalità<br />

Una sanzione amministrativa di duemila euro e il sequestro dell’attrezzatura<br />

da pesca: è quanto contestato dalla Capitaneria di<br />

Porto all’equipaggio di un peschereccio che il 10 gennaio 2011 è<br />

stato sorpreso a pescare nella baia di Santa Panagia (SR), incurante<br />

dell’interdizione alla navigazione e a qualsiasi altra attività. La settimana<br />

precedente, sempre all’interno della baia, era stata sorpresa<br />

un’unità da diporto intenta alla pesca abusiva con rete da posta.<br />

L’11gennaio 2011, gli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo<br />

di Giulianova e dell’Ufficio Locale Marittimo di Silvi, in provincia<br />

di Teramo, hanno sorpreso due vongolare della flottiglia di<br />

Giulianova in attività di pesca all’interno dell’area marina protetta<br />

di Torre Cerrano. I comandanti delle due unità dediti alla pesca<br />

delle vongole sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria. Ai due<br />

è stata inoltre comminata una sanzione amministrativa duemila<br />

euro, per aver effettuato l’attività di pesca in una zona di mare<br />

vietata.<br />

CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO – GUARDIA COSTIERA<br />

ATTIVITÀ OPERATIVA 2011<br />

Luogo Controlli effettuati Sanzioni amministrative Sanzioni penali Importo sanzioni Kg sequestrati<br />

In mare 16.664 1.479 288 1.833.543 189.354<br />

Punti di sbarco 52.007 1.186 176 1.045.975 69.978<br />

Grossisti 2.101 244 42 647.724 102.354<br />

Mercati ittici 3.759 96 35 185.823 3.747<br />

Grande distribuzione 2.510 274 35 637.898 11.765<br />

Ristorazione 4.804 430 83 673.974 3.353<br />

Aeroporti 6 0 0 0 0<br />

In strada 7.583 554 376 759.663 63.406<br />

Pescheria 7.013 799 176 1.181.511 23.981<br />

Totale 96.427 5.062 1.211 6.966.111 467.943<br />

Un pescatore sportivo che il 12 gennaio 2011, a Calafatari (SR),<br />

è stato sorpreso dal personale della Capitaneria in flagranza mentre<br />

occultava nella propria automobile 500 ricci appena pescati, è<br />

stato sanzionato con un verbale do 2.000 euro. I ricci, ancora vivi,<br />

sono stati subito rigettati in mare.<br />

Durante la notte tra il 20 e il 21 gennaio 2011, in località Porticello<br />

(Palermo), sono stati sequestrati 186 esemplari di tonno<br />

rosso di cui 45 sottomisura. Una operazione congiunta - tra Polizia<br />

di Stato e Guardia Costiera - ha portato al sequestro di più di<br />

5 tonnellate di tonno rosso pescato illecitamente da unità prive di<br />

autorizzazione per tale tipo di pesca, per un valore sul mercato di<br />

oltre 125 mila euro. 5 i verbali amministrativi e 2 le notizie di reato<br />

a carico di un peschereccio della marineria di Porticello e di<br />

un’unità appoggio utilizzata per trasbordare i tonni da un altro peschereccio<br />

non identificato. Parte dei tonni sono stati rivenuti in<br />

mare, assicurati ad una boa galleggiante, da motovedette della<br />

Guardia Costiera che ne hanno recuperati altri a bordo dell’unità<br />

appoggio presente in zona. Bloccato dalla Polizia di Stato il conducente<br />

dell’automezzo che aveva a bordo il pesce pronto ad immetterlo<br />

nel mercato.<br />

Il 6 febbraio 2011 gli uomini della Capitaneria di Porto di Salerno<br />

nel corso di un’attività di pattugliamento lungo il litorale costiero<br />

di Vietri sul Mare in costiera amalfitana, hanno localizzato<br />

un subacqueo intento a prelevare ricci di mare. I militari della Capitaneria,<br />

coadiuvati da personale della Polizia Municipale di Vietri<br />

sul Mare, hanno sequestrato un quantitativo di oltre 1000<br />

esemplari di ricci di mare, quantità superiore ai 50 previsti dalla<br />

normativa. Al pescatore abusivo, di origini pugliesi, sono state sequestrate<br />

le attrezzature subacquee nonché applicate sanzioni amministrative<br />

per un ammontare pari a 4000 euro. Analoghe<br />

operazioni sono state condotte dal personale degli Uffici Locali<br />

Marittimi di S. Maria di Castellabate ed Acciaroli. Nel corso di tali<br />

attività sono stati sorpresi altri due subacquei, anch’essi di origini<br />

pugliesi, a prelevare abusivamente un quantitativo superiore a<br />

3000 ricci lungo i tratti di mare di Acciaroli e Ogliastro.<br />

La Guardia Costiera di Crotone, con l’ausilio di militari dell’Arma,<br />

il 16 febbraio 2011 ha proceduto al sequestro di una tonnellata<br />

di bianchetto pescato illegalmente. Gli uomini della<br />

Capitaneria di Porto hanno colto in flagranza due pescatori intenti<br />

a caricare 119 cassette di bianchetto sulle loro auto. I responsabili,<br />

identificati, sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria<br />

per detenzione non autorizzata di novellame di sarda. Il valore<br />

del bianchetto sequestrato, se fosse finito abusivamente sul mercato,<br />

avrebbe fruttato circa 10.000 euro.<br />

Il 18 marzo 2011, una segnalazione telefonica ha consentito di<br />

fermare tre datterari a Seiano, Vico Equense (NA). Grazie all’intervento<br />

di un gommone veloce della Guardia Costiera che dopo averli

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