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Rapporto Zoomafia 2012 - Lav

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sto per pizza. “Alimenti” che molto probabilmente dovevano servire<br />

per gli animali. L’azienda allevava 170 mucche da latte.<br />

A Ricadi, comune della costa tirrenica vibonese, all’inizio del<br />

mese di febbraio 2011, la Forestale ha scoperto e sequestrato alcuni<br />

bovini, perchè detenuti in assenza di documentazione relativa alla<br />

provenienza. Nel corso delle stessa inchiesta gli agenti del CFS,<br />

sempre nel Comune di Ricadi, hanno scoperto un vero e proprio<br />

allevamento abusivo con bovini, ovini, caprini e suini. Il falso allevatore<br />

non era in possesso di alcun codice aziendale di stalla né è<br />

stato in grado di esibire documentazione relativa alla legittima<br />

provenienza degli animali. Gli animali erano, inoltre, allevati in precarie<br />

condizioni igienico-sanitarie. Tutti gli animali si trovavano<br />

rinchiusi in condizioni incompatibili con la loro natura, all’interno<br />

di ricoveri di fortuna. In una struttura attigua alla stalla, sono state<br />

trovate alcune confezioni di farmaci ad uso veterinario la cui data<br />

di scadenza era superata da anni.<br />

Nella notte tra il 3 e il 4 febbraio 2011, in un allevamento di<br />

Brescello (RE), è avvenuto il furto di oltre 150 ovini, 126 pecore e<br />

33 agnelli. I ladri si sono preoccupati anche di far sparire il cane pastore,<br />

un meticcio, incrocio tra un segugio e un maremmano.<br />

La Polizia Municipale di Lecce nelle campagne del capoluogo<br />

salentino, ha sequestrato alla fine di febbraio 2011, un terreno con<br />

masseria. L’operazione, effettuata dagli agenti della sezione ambientale<br />

in collaborazione con i veterinari dell’ASL, ha permesso di<br />

individuare diversi animali, tra cui maiali, cavalli e bovini non identificati,<br />

ovvero sconosciuti all’autorità sanitaria. All’interno del recinto<br />

nel quale venivano tenuti gli animali vi erano rifiuti di vario<br />

genere tra cui pneumatici fuori uso, materiale ferroso arrugginito,<br />

veicoli dismessi, contenitori e lastre ondulate in materiale contenente<br />

presumibilmente amianto.<br />

Nel mese di marzo 2011, nel corso di un’ispezione in un allevamento<br />

nel Buterese (CL) da parte dei veterinari ufficiali sono<br />

stati accertati 10 casi di brucellosi di caprini e 5 casi di brucellosi<br />

di ovini su un totale di 94 animali. Il sindaco ha ordinato l’isolamento<br />

e il sequestro degli animali infetti in separato ricovero o in<br />

un idoneo posto della stalla comune, con divieto di usare abbeveratoi<br />

utilizzati da altri animali. Inoltre è stato disposto il sequestro<br />

di tutti gli animali ricettivi, la disinfezione periodica della stalla, il<br />

divieto di utilizzare il latte per l’alimentazione umana, il divieto di<br />

monta degli animali infetti.<br />

Nel mese di marzo 2011, il titolare di un allevamento di suini è<br />

stato denunciato dalla Forestale per maltrattamento e abbandono<br />

di animali dopo il ritrovamento di alcuni maiali in un casolare usato<br />

come porcilaia a Masone, in Provincia di Reggio Emilia. Gli agenti<br />

hanno accertato la «mancanza delle più elementari norme di carattere<br />

igienico-sanitarie e di benessere». Nell’ispezione sono stati<br />

trovati cinque suini morti da diversi giorni. I box in cui gli animali<br />

vivi e morti erano ricoverati insieme si presentavano, segnala la<br />

Forestale, «in condizioni igieniche pessime ed in stato di abbandono,<br />

con assenza di rimozione delle deiezioni e un’assenza di cibo<br />

tale da determinare fenomeni di cannibalismo tra gli esemplari.<br />

Per un animale, le cui condizioni fisiche si dimostravano particolarmente<br />

gravi, si è resa necessaria da parte del servizio veterinario<br />

la soppressione». È stato trovato anche un flacone, già<br />

parzialmente utilizzato, di un medicinale per il cui acquisto e somministrazione<br />

è necessaria apposita prescrizione medica che il titolare<br />

non aveva.<br />

All’inizio di marzo 2011, due uomini sono stati fermati dai Carabinieri<br />

a Lula (NU). Nel bagagliaio di una Fiat Punto avevano sei<br />

agnelli rubati. A tradirli è stato il belato degli animali costretti nel<br />

bagagliaio: “li abbiamo trovati per strada” avrebbero detto i due.<br />

Oltre alle pecore, è stata trovata anche una pistola Beretta calibro<br />

7,65 con colpo in canna. L’arma, nascosta sotto un sedile, ha definitivamente<br />

incastrato i due che sono stati arrestati.<br />

A Malnate (VA) all’inizio di marzo 2011, è stato rubato un asino<br />

da un’azienda agricola. Nella zona erano già stati rubati mucche,<br />

caprette, conigli, galline e persino due daini.<br />

47<br />

Nel mese di marzo 2011, tre aziende bufaline con mille animali<br />

sono state sequestrate insieme a 17 capannoni e un’area di oltre<br />

27mila mq a San Potito Sannitico, località San Cassiano, nel Casertano.<br />

I sequestri sono stati eseguiti dalla Guardia di Finanza di<br />

Piedimonte Matese. In particolare, i Finanzieri hanno individuato<br />

numerosi capannoni utilizzati da tre distinte aziende di allevamento<br />

di bovini e bufalini e di produzione di latte crudo, nonchè<br />

di carne, sprovvisti coperti con lastre di eternit ormai rovinate in<br />

grado di produrre scorie di amianto.<br />

Il titolare di un’azienda agricola di Villaretto (TO) ha denunciato,<br />

nel mese di marzo 2011, il furto di alcune pecore che custodiva<br />

in un recinto. I malviventi, secondo l’uomo, avrebbero tagliato<br />

la rete della recinzione della casa e, probabilmente, drogato i cani<br />

e le stesse pecore: non sono stati sentiti né i cani abbaiare né le pecore<br />

belare.<br />

Ladri di galline. È proprio il caso di dirlo. Dieci galline rubate:<br />

questo il risultato di un furto avvenuto in un pollaio a Vigevano<br />

(PV) il 14 marzo 2011. Due episodi simili sono avvenuti a Garlasco<br />

pochi giorni prima, dove sono state rubate rispettivamente quindici<br />

e undici galline nei rispettivi pollai. Ancora, L’11 gennaio 2011<br />

a Lomello (PV) sono state rubate ventidue tra galline ed anatre.<br />

Poco distante dall’abitazione del furto è stato ritrovato un sacco di<br />

iuta, probabilmente utilizzato per catturare e trafugare gli animali.<br />

Questi episodi, apparentemente banali si prestano a precise riflessioni.<br />

Non si tratta di casi isolati, molto probabilmente sono premeditati<br />

e afferiscono al sottobosco delle illegalità etniche.<br />

Trenta cavalli e dieci mucche insieme a copertoni, batterie<br />

esauste, materiale ferroso ed elettrodomestici. È questa la scoperta<br />

fatta dai militari dell’Arma della compagnia di Francavilla Fontana<br />

(BR), l’11 marzo 2011, Torre Santa Susanna. Discarica abusiva e<br />

stalla allo stesso tempo. I proprietari sono stati denunciati e la<br />

stalla posta sotto sequestro.<br />

“Gravi carenze igieniche, sanitarie e strutturali”, con questa<br />

motivazione gli agenti del Corpo forestale dello Stato, in forza al<br />

Comando stazione di Spilinga (VV), hanno chiuso, il 20 marzo 2011,<br />

un allevamento suinicolo nel comune di Spilinga, dove veniva allevato<br />

il “suino nero di Calabria”. Nel corso dei controlli, gli uomini<br />

del Corpo forestale avrebbero riscontrato gravi carenze igieniche,<br />

sanitarie e strutturali, in seguito alle quali si è reso necessario l’intervento<br />

di personale medico dell’Unità operativa veterinaria dell’Azienda<br />

sanitaria. Secondo gli accertamenti gli animali<br />

stabulavano in ricoveri fatiscenti, privi delle più basilari condizioni<br />

per garantire il benessere animale. La Forestale e i veterinari dell’Asp<br />

hanno disposto la revoca del codice aziendale di stalla attribuito<br />

all’allevatore, ordinando l’immediato allontanamento dei<br />

suini dall’azienda per ragioni igienico-sanitarie.<br />

Alla fine di marzo 2011 c’è stata la richiesta di rinvio a giudizio<br />

per due allevatori di Modica (RG) accusati di ricettazione per<br />

aver detenuto e somministrato ad animali destinati alla vendita<br />

sostanze medicinali di provenienza illecita. Al fine di trarre un ingiusto<br />

guadagno, i due allevatori avrebbero somministrato agli animali<br />

medicinali scaduti o potenzialmente pericolosi, mettendo a<br />

repentaglio la vita degli animali stessi e potendo potenzialmente<br />

cagionare danno anche alle persone, visto che alcuni degli animali<br />

sarebbero stati destinati alla macellazione. Questo il capo d’imputazione:<br />

“Dei reati p. e p. dagli artt. 81 cpv. e 648 del c.p. perchè,<br />

con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, al fine<br />

di procurare a sè un ingiusto profitto (disposizione e godimento di<br />

farmaci e medicinali altrimenti vietati), acquistava, deteneva ed<br />

occultava sostanze medicinali pure, in particolare del tipo “Invermectina”<br />

ed altre non meglio individuate, provenienti da paesi comunitari<br />

ed extracomunitari (utilizzabili sia per la cura dell’uomo<br />

che degli animali) guaste o imperfette in ragione della non dichiarata<br />

purezza e della composizione chimico fisica, del confezionamento<br />

in contenitori non idonei e senza suddivisione in dosi<br />

predefinite, dell’assenza di prescrizioni e/o schede tecniche in ordine<br />

alla stabilità, tollerabilità e validità del prodotto, delle deno

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