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Cop ISPLAD - Salute per tutti

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170<br />

E. Sorbellini, F. Rinaldi<br />

500 μs sono riportati nel Grafico 1. Nel Grafico<br />

2 viene riportato lo stesso tipo di andamento del<br />

grafico 1 con 1, 2 e 3 passaggi, con durata dall’impulso<br />

di 1000 μs e stessi parametri di potenza<br />

(profondità apprezzabili tra 250 e 412 μm).<br />

Aumentando il tempo di <strong>per</strong>manenza dell’impulso<br />

si evidenzia un aumento della profondità raggiunta<br />

dal danno termico, in modo significativo<br />

nella modalità “1000 μs – 1 passaggio – Stack 1-4”<br />

rispetto alla profondità raggiunta con “500 μs - 1<br />

passaggio – Stack 1-4” (p > 0.001), ma non significativa<br />

nella modalità “1000 μs – 2/3 passaggi –<br />

Stack 1-4” rispetto alla profondità raggiunta con<br />

“500 μs – 2/3 passaggi – Stack 1-4”. Questo dato è<br />

razionale con la specificità della modalità “Stack”<br />

che <strong>per</strong>mette una penetrazione negli strati cutanei<br />

<strong>per</strong> la specificità dell’emissione descritta precedentemente<br />

e non in rapporto al numero dei<br />

passaggi effettuati.<br />

L’impiego della modalità Stack infatti, nella pratica<br />

quotidiana, ottimizza e sostituisce la metodica<br />

che utilizza più passaggi <strong>per</strong> ottenere la<br />

profondità desiderata.<br />

I valori ottenuti sono stati paragonati anche alla<br />

modalità DOT Off, ovvero tramite l’impiego del<br />

resurfacing tradizionale (senza aumento della<br />

capacità di penetrazione in profondità) che ha<br />

ovviamente evidenziato una minor capacità di<br />

penetrazione (200 μm).<br />

La microscopia confocale <strong>per</strong>mette di evidenziare<br />

il segno del danno termico fino agli strati<br />

profondi del derma, anche se la definizione dell’immagine<br />

diminuisce nettamente. è possibile<br />

individuare tuttavia il segno del danno attraverso<br />

la demarcazione della zona bianca che appare<br />

in tutte le scansioni di profondità nella stessa<br />

zona, ben distinta dalla mancanza di immagine<br />

nelle aree circostanti. In questo modo è stato<br />

possibile seguire la massima profondità di<br />

danno termico nelle varie misurazioni.<br />

Aumentando l’erogazione della potenza del<br />

sistema laser frazionale CO 2 a 20W non si nota<br />

un aumento significativo della profondità del<br />

danno termico nel derma. Si nota al contrario<br />

un aumento del danno termico a livello dello<br />

strato epidermico con segni della carbonizzazione<br />

più accentuati ai contorni dello spot.<br />

orma e diametro dello spot (DOT)<br />

F<br />

Con la tecnica di microscopia confocale<br />

è possibile valutare il diametro della ablazione<br />

dello spot del laser dalla su<strong>per</strong>ficie di impatto alla<br />

Journal of Plastic Dermatology 2010; 6, 2<br />

Micron<br />

Grafico 1.<br />

A parità di intensità di potenza (13 W) e di durata<br />

dell’impulso di 500 µs, variando sia il numero degli Stack che dei passaggi,<br />

la profondità aumenta di circa 100 µm (compresa tra ~ 300 e ~ 400 µm).<br />

450<br />

400<br />

350<br />

300<br />

250<br />

450<br />

400<br />

350<br />

300<br />

250<br />

200<br />

Profondità max dei DOT<br />

500/1 200/2 500/3 500/4<br />

Durata impulso µs/Stack<br />

1000/1 1000/2 1000/3 1000/4<br />

Durata impulso µs/Stack<br />

profondità del derma, in vivo, senza modificazioni<br />

artefatte provocate dalla preparazione istologica,<br />

come indicato in Figura 2.<br />

Con questa metodica è possibile seguire il diametro<br />

dello spot in profondità, fino al derma<br />

medio (Figura 3 e Figura 4).<br />

Con la <strong>per</strong>dita della definizione dell’immagine<br />

oltre i 300 μm della microscopia confocale, non<br />

è tuttavia più definibile l’esatto diametro dello<br />

spot nel derma profondo. Come si può vedere in<br />

Figura 3, il diametro rimane uniforme (con<br />

media di 185 μm ± 20 μm) in tutte le rilevazioni<br />

fino a 200 μm, dopo di che tende a ridursi.<br />

1 pass<br />

2 pass<br />

3 pass<br />

Grafico 2.<br />

A parità di intensità di potenza (13 W) e di durata<br />

dell’impulso di 1000 µs, variando sia il numero degli Stack che dei passaggi la profondità<br />

massima in ablazione e coagulazione aumenta in analogia al grafico precedente.<br />

Micron<br />

Profondità max dei DOT<br />

1 pass<br />

2 pass<br />

3 pass

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