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Insulation Produzione dell'espanso rigido poliuretanico (PUR)

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3.4 Regole generali per la produzione di<br />

espansi rigidi <strong>PUR</strong><br />

Per ottenere risultati ottimali nella produzione <strong>dell'espanso</strong><br />

<strong>rigido</strong> <strong>PUR</strong> è necessario osservare determinati<br />

parametri e determinate regole. Per l'applicazione<br />

nel settore edile la schiumatura del materiale<br />

viene effettuata in prevalenza fra strati di copertura<br />

posti in posizione piana e parallela l'uno<br />

rispetto all'altro. La schiuma deve riempire la cavità<br />

compresa fra due coperture. Nella maggior parte<br />

dei casi un telaio sistemato ai bordi delle coperture<br />

provvede a limitare la propagazione della schiuma.<br />

Nella fase iniziale la schiuma si ancora saldamente<br />

a questi strati, per cui in dipendenza del materiale<br />

costituente e della qualità della superficie si ottiene<br />

un accoppiamento più o meno stabile.<br />

Le caratteristiche <strong>dell'espanso</strong> dipendono in gran<br />

parte dalla sua densità (cfr. Informazione tecnica<br />

14/2000 "Caratteristiche tecniche <strong>dell'espanso</strong> <strong>rigido</strong><br />

<strong>PUR</strong> come materiale isolante nell'edilizia" [4]). Di<br />

conseguenza, per ottenere determinate caratteristiche<br />

è necessario regolare opportunamente la densità.<br />

Ciò avviene attraverso la scelta mirata del<br />

sistema di materie prime e l'adattamento del contenuto<br />

in espandente. In linea generale la densità<br />

determinata nella schiumatura non coatta non è<br />

trasferibile al materiale espanso entro cavità, in<br />

quanto la resistenza di attrito a contatto delle coperture<br />

ostacola la libera espansione della schiuma, e<br />

tale effetto viene rinforzato dalla contropressione<br />

esercitata dall'aria da spostare. Come è già stato<br />

detto, la schiuma presenta un moto di scorrimento<br />

che causa a sua volta un orientamento delle celle,<br />

penalizzando di conseguenza le caratteristiche<br />

<strong>dell'espanso</strong>.<br />

L'orientamento delle celle può essere ridotto mediante<br />

un "addensamento" <strong>dell'espanso</strong>, vale a<br />

dire introducendo nella cavità una quantità di<br />

miscela superiore a quella necessaria per riempirla<br />

interamente. La quantità di miscela va regolata in<br />

modo che la cavità sia riempita completamente<br />

prima dell'inizio della gelificazione. Per questa ragione<br />

la densità del materiale liberamente espanso<br />

viene aggiustata su un valore decisamente più basso<br />

rispetto a quello previsto per l'espanso da produrre.<br />

L'addensamento della schiuma ha come<br />

conseguenza una notevole pressione da schiuma,<br />

che fino all'indurimento deve venire contenuta mediante<br />

adatte attrezzature (ad es. pressa, stampo<br />

contentivo o piccola unità con chiusura), allo scopo<br />

di mantenere le dimensioni desiderate. La pressio-<br />

Page 16 of 41<br />

File No.: PU21012-0409 it<br />

Issue 2004-09-15<br />

ne esercitata dipende dal grado di addensamento<br />

E che viene definito come segue:<br />

Densità prevista <strong>dell'espanso</strong><br />

E =<br />

Densità <strong>dell'espanso</strong><br />

non coatto<br />

La seguente tabella evidenzia la dipendenza della<br />

pressione dal grado di addensamento (valido per<br />

l'intervallo di densità intorno a 35 kg/m²).<br />

Tabella 2: Pressione in funzione del grado di addensamento<br />

La permanenza nella pressa o nello stampo va<br />

protratta finché l'espanso presenta una stabilità<br />

sufficiente per essere estratto senza che si verifichino<br />

deformazioni di entità intollerabile.<br />

Il tempo di permanenza determina fra l'altro l'economicità<br />

della produzione. Se il tempo minimo di<br />

permanenza non viene rispettato, il materiale può<br />

"spanciare" fortemente, formando una convessità, o<br />

addirittura lacerarsi nella zona del nucleo. Nel diagramma<br />

che segue si evidenziano le variazioni<br />

dello spessore di una lastra di espanso in funzione<br />

del tempo di permanenza nello stampo.<br />

Fig. 15: Variazione dello spessore di una lastra in<br />

dipendenza del tempo di permanenza nello stampo<br />

Le reazioni che portano alla formazione di poliuretani,<br />

poliuree e poliisocianurati sono esotermiche.<br />

Per mantenere la velocità di reazione su un livello<br />

sufficientemente elevato, si dovrebbe in primo luogo<br />

limitare la perdita di calore di reazione attraverso<br />

la superficie <strong>dell'espanso</strong>: già introducendo la<br />

<strong>Insulation</strong><br />

Informazione tecnica

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