Giochi, disegni e filastrocche - Dipartimento di Scienze Umane per ...
Giochi, disegni e filastrocche - Dipartimento di Scienze Umane per ...
Giochi, disegni e filastrocche - Dipartimento di Scienze Umane per ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
4<br />
Se da un lato questi Orientamenti (del 1914-1923-1939-1945-1958) si limitavano<br />
a fornire in<strong>di</strong>cazioni generali, prive <strong>di</strong> qualsiasi contenuto specifico, la stessa posizione<br />
pedagogica rinvenibile nelle concezioni delle sorelle Agazzi <strong>per</strong> un verso e della<br />
Montessori <strong>per</strong> un altro, fa riferimento o alla valorizzazione della fantasia, della libertà del<br />
bambino e dell'affettività, o alla netta preminenza del fare, della spinta all'osservazione e<br />
alla esplorazione dove i materiali strutturati e l'ambiente stesso assumono un ruolo<br />
centrale.<br />
Non è quin<strong>di</strong> ancora riscontrabile un preciso riferimento al contenuto dei <strong>di</strong>versi<br />
sa<strong>per</strong>i, compresi quelli <strong>di</strong> tipo logico e matematico. Anche se la Montessori considera<br />
dominante la <strong>di</strong>rezione intellettuale, questa viene sviluppata prevalentemente attraverso il<br />
fare in<strong>di</strong>viduale del bambino, con l'ausilio <strong>di</strong> materiali e strumenti pre<strong>di</strong>sposti ad hoc.<br />
Bisogna dunque attendere gli Orientamenti nazionali del 1969 <strong>per</strong> riscontrare<br />
un'impostazione organica che, unita ad un assetto istituzionale più definito e omogeneo,<br />
riesce ad influenzare a vasto raggio la prassi <strong>di</strong>dattica delle scuole dell'infanzia.<br />
L'impostazione del 1969 ruota intorno a un concetto <strong>di</strong> educazione intellettuale<br />
definito nei termini seguenti:<br />
“I progressi che, dai tre ai sei anni, si verificano sul piano dello sviluppo <strong>per</strong>cettivo e<br />
conoscitivo, pongono alla educatrice il compito <strong>di</strong> utilizzare le varie es<strong>per</strong>ienze ed attività<br />
che il bambino viene compiendo <strong>per</strong> una educazione intellettuale graduale, e non<br />
incautamente anticipatrice.<br />
L'educazione intellettuale va qui intesa prevalentemente come educazione a considerare<br />
con viva curiosità i <strong>di</strong>versi aspetti del mondo circostante, a lasciarsi guidare dal bisogno<br />
<strong>di</strong> esplorazione connaturato a questa età, a non sottrarsi allo stupore che provocano i<br />
gran<strong>di</strong> fatti della natura, ma anche ad assumere sempre più facilmente, <strong>di</strong> fronte a cose o<br />
situazioni colte dapprima come totalità relativamente poco <strong>di</strong>fferenziata, o considerate<br />
soltanto nei loro aspetti più vistosi, un atteggiamento via via più analitico che porti a<br />
in<strong>di</strong>viduare elementi o aspetti della realtà in un primo momento non avvertiti.”<br />
L'attenzione era prevalentemente rivolta a favorire l'osservazione, l ’ esplorazione,<br />
la curiosità (dando spazio ai "<strong>per</strong>ché" dei bambini) e l'analisi della realtà con riferimento<br />
ad aspetti <strong>di</strong> tipo emotivo, sociale, espressivo, linguistico e creativo. Pare dunque<br />
un'educazione a vasto raggio dove, <strong>per</strong> quanto riguarda la matematica, ancora mancano<br />
obiettivi e contenuti specifici e mirati. Aspetto questo rivisto nei documenti successivi,<br />
dove viene assegnata una attenzione particolare ai contenuti <strong>di</strong> tipo logico e matematico.