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La città - L'Azione

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<strong>L'Azione</strong> 24 OTTOBRE 2009<br />

<strong>La</strong><br />

cultura cultura<br />

Castagnari: partire dalla storia<br />

Giancarlo Castagnari: ex Sindaco,<br />

per quarant’anni Direttore della<br />

Biblioteca, per quindici anni responsabile<br />

anche della Pinacoteca<br />

e del Museo della Carta. Lo abbiamo<br />

intervistato per cogliere alcune<br />

riflessioni sullo stato di salute<br />

della cultura locale, prendendo in<br />

esame strutture, progetti, singole<br />

iniziative, risorse umane e finanziarie<br />

utilizzate e utilizzabili.<br />

Un binomio che fa ancora fatica<br />

ad imporsi, a quanto pare: cultura<br />

e turismo. Cosa ne pensa?<br />

A Fabriano, per uscire dalla pesante<br />

crisi economica, si ricorre alla<br />

cultura in senso lato, che, si dice,<br />

dovrebbe convolare a giuste nozze<br />

con il turismo, scoperto con un<br />

ritardo di decenni. E’ una crisi annunciata<br />

all’inizio degli anni Ottanta.<br />

I sintomi della criticità presenti<br />

nel sistema industriale monoproduttivo<br />

erano già stati evidenziati<br />

da Ada Collidà in uno studio<br />

condotto per conto della Comunità<br />

Montana presieduta dal mai dimenticato<br />

Otello Biondi. Il campa-<br />

nello d’allarme fatto scattare dalla<br />

nota economista, non fu recepito<br />

anche per l’incultura di coloro, allora<br />

detentori del potere politico,<br />

economico e istituzionale, che dovevano<br />

intervenire per cambiare<br />

rotta e sinergicamente intraprendere<br />

la capillare opera di prevenzione<br />

e di riconversione per salvare<br />

l’economia del decantato distretto<br />

industriale. Ma è inutile recriminare<br />

sul passato.<br />

Le singole iniziative dei privati<br />

sembrano aver prodotto uno scatto<br />

in avanti. E’ d’accordo?<br />

Le recenti iniziative ora indicano<br />

che i problemi della società fabrianese<br />

sono stati in parte recepiti e<br />

che qualcosa si muove. Alcune<br />

manifestazioni e attività di rilievo<br />

lo confermano. <strong>La</strong> splendida mostra<br />

delle opere di Gentile, le originali<br />

edizioni di “Pòiesis”, il Premio<br />

Gentile da Fabriano, il Premio<br />

di Narrativa e Poesia Città di Fabriano,<br />

l’evento internazionale<br />

“European Paper Days””, la collana<br />

di “Storia della Carta”, unica in<br />

Italia, edita dalla Pia Università dei<br />

Cartai hanno mosso le acque stagnanti,<br />

ma non hanno ancora prodotto<br />

un diffuso effetto-cultura nella<br />

collettività che vive e opera nel<br />

vasto territorio pedemontano.<br />

<strong>La</strong> programmazione a medio e<br />

lungo termine è un incipit irrinunciabile.<br />

Niente può essere lasciato<br />

al caso. E’ questo un principio<br />

basilare anche dell’identità cittadina<br />

e della formazione civica?<br />

Per attenuare i persistenti squilibri<br />

economici, sociali e culturali bisogna<br />

rimuovere la non-idea della<br />

programmazione e operare per poterli<br />

correggere e possibilmente eliminare.<br />

Intanto è stato varato il distretto<br />

culturale dell’Appennino<br />

umbro-marchigiano per una “strategia<br />

di sviluppo generale del territorio<br />

basato sui beni culturali e<br />

paesaggistici”. Finalmente il nostro<br />

patrimonio culturale è al centro<br />

dell’attenzione. Tuttavia viene<br />

spontaneo porsi alcune domande<br />

sul tipo di rapporto che abbiamo<br />

con questo patrimonio che appar-<br />

<strong>La</strong> IIº edizione del Premio di Narrativa e Poesia “Città di Fabriano”, vedrà assegnato, tra l’altro, il premio alla<br />

carriera a Francesco Guccini (domenica 29 novembre, all’Oratorio della Carità) per la sua qualità di narratore,<br />

oltre che di grande cantautore. “Vorrei precisare una cosa: l’etichetta di cantastorie me l’hanno affibbiata<br />

e non la ritengo giusta. I cantastorie vengono scambiati per voci ribelli<br />

contro il potere, in realtà erano sulla stessa strada del potere<br />

perché se avessero mai scritto qualche cosa contro, sarebbero stati<br />

cacciati dalla piazza e non avrebbero lavorato più”, dichiara Guccini<br />

in attesa di ricevere il premio. Nato a Modena nel 1940, è, notoriamente,<br />

fra i più celebrati cantautori italiani. Il suo debutto ufficiale<br />

risale al 1967 con l’lp “Folk beat n. 1” (ma già nel 1960 aveva scritto<br />

“L’antosiociale”). Nella sua carriera ultraquarantennale ha pubblicato<br />

oltre venti album di canzoni. È anche scrittore e sporadicamente<br />

attore, autore di colonne sonore e di fumetti.<br />

Si occupa di lessicologia, lessicografia, glottologia, etimologia, dialettologia,<br />

traduzione, teatro ed è autore di canzoni per altri interpreti.<br />

Guccini viene ritenuto, insieme a Francesco De Gregori e Fabrizio<br />

De André, uno degli esponenti di spicco della scuola dei cantautori<br />

italiani. I testi dei suoi brani vengono spesso assimilati a componimenti<br />

poetici, denotando una familiarità con l’uso del verso tale da<br />

costituire materia di insegnamento nelle scuole come esempio di poeta<br />

contemporaneo. Oltre all’apprezzamento della critica, Guccini riscontra<br />

un vasto seguito popolare, venendo considerato da alcuni il<br />

cantautore “simbolo”, a cavallo di tre generazioni. Fino alla metà<br />

degli anni ottanta ha insegnato lingua italiana al Dickinson College,<br />

C'è Guccini<br />

al "Città<br />

di Fabriano"<br />

scuola off-campus, a Bologna, dell’Università della Pennsylvania. Ha<br />

anche lavorato come docente presso la sede bolognese della Johns<br />

Hopkins University di Washington. Ha dato alle stampe le narrazioni<br />

Croniche epàfaniche (Feltrinelli, 1989), Vacca d’un cane (Feltrinelli,<br />

1995), Lo spirito e altri briganti (Mondadori 2002 in collaborazione<br />

con Loriano Machiavelli), Cittanòva blues (Mondadori 2003),<br />

Le legge del bar e altre comiche (Mondadori, 2005), Icaro (Mondadori,<br />

2008).<br />

a.m.<br />

tiene all’umanità. Lo conosciamo?<br />

Sappiamo tutelarlo, valorizzarlo,<br />

fruirlo? Il territorio, le tradizioni, i<br />

beni culturali e ambientali si possono<br />

tutelare e difendere conoscendone<br />

prima la loro storia per trasmetterla<br />

innanzitutto alle nuove<br />

generazioni. Bisogna infondere la<br />

cultura storica nei giovani, per contribuire<br />

allo sviluppo delle loro<br />

personalità e alla loro formazione.<br />

Come recuperare la memoria storica?<br />

Il ricorso in extremis alla cultura<br />

come viatico per risollevarci dalla<br />

crisi in atto, non può prescindere<br />

dallo studio della storia generale e<br />

locale. In altri termini la diffusione<br />

della cultura storica è fondamentale<br />

per avere una maggiore consapevolezza<br />

della realtà locale. Alcuni<br />

storici sostengono che “la ricerca<br />

storica è uno dei modi più<br />

efficaci per partecipare alla realtà<br />

attuale”. E’ uno stimolante suggerimento<br />

per coltivare anche qui a<br />

Fabriano l’indagine sul passato recente<br />

e remoto. <strong>La</strong> storia locale è<br />

A sinistra: l'ex Sindaco e Direttore della Biblioteca<br />

Giancarlo Castagnari<br />

A destra: un'immagine durante Pòiesis<br />

25<br />

una disciplina che assume un forte<br />

significato civile e contribuisce a<br />

recuperare l’identità del territorio<br />

e del patrimonio culturale in esso<br />

conservato. Se è vero che un paese<br />

che perde la sua memoria storica<br />

non ha futuro, allora bisogna identificare<br />

negli istituti culturali esistenti<br />

in loco i luoghi naturali di<br />

riferimento della storia locale. Con<br />

la collaborazione e l’intervento<br />

delle scuole, delle associazioni,<br />

delle istituzioni, dei docenti, degli<br />

studiosi è possibile intrecciare la<br />

conservazione del patrimonio bibliografico,<br />

archivistico, museale,<br />

archeologico con la ricerca e l’insegnamento<br />

della storia locale.<br />

Quale può essere il ruolo attivo<br />

della popolazione?<br />

<strong>La</strong> ricostruzione del passato per<br />

affrontare il futuro dovrà essere<br />

parte integrante dell’auspicata<br />

operazione cultura, con la quale si<br />

può restituire alla collettività, soggetto<br />

attivo della storia, quel protagonismo<br />

che gli appartiene.<br />

Alessandro Moscè<br />

Rassegna Malfaiera<br />

E’ iniziata nei migliori auspici la XIV Edizione della Rassegna Nazionale di<br />

Poesia e Narrativa “Anna Malfaiera” Città di Fabriano. Da questo anno si è<br />

fatta richiesta di gratuito patrocinio dell’Alto Patronato per il Presidente<br />

della Repubblica Italiana, del Ministro dell’Istruzione e del Ministro della<br />

Giustizia. Un riconoscimento che dà valore alla Società Dante Alighieri –<br />

Comitato di Fabriano per l’impegno profuso alla gestione di questo importante<br />

evento per la nostra <strong>città</strong>. <strong>La</strong> presidente prof. Mirella Senigagliesi e la<br />

vice prof. Luciana Corvi sono convinte che questa 14° edizione sia un trampolino<br />

di lancio per affermare, ancora di più, che la rassegna di Poesia e<br />

Narrativa nelle scuole è un appuntamento atteso da tanti allievi e docenti di<br />

tutte le scuole Italiane. I numeri parlano chiaro sono oltre sessantamila gli<br />

elaborati giunti a Fabriano dal 1993, inizio di questa fortuna attività culturale,<br />

ad oggi. Il bando della Rassegna è stato inviato nel mese di settembre,<br />

con una circolare ministeriale, a tutte le scuole Italiane di ogni ordine è<br />

grado. Il Comune di Fabriano dalla prima edizione ad oggi ha manifestato<br />

un grande interesse per la rassegna, e un sentito ringraziamento è da attribuire<br />

al nostro Sindaco Roberto Sorci che nel 1994 ricoprendo la carica di<br />

Assessore alla Cultura, diede alle stampe il primo volume della rassegna,<br />

incoraggiando gli organizzatori di allora a proseguire in questa avventura.<br />

Sicuramente è stato un investimento indovinato che non ha deluso le aspettative<br />

dell’amministrazione comunale che oggi può apprezzare il notevole<br />

lavoro svolto dagli organizzatori. Anche nel nostro comprensorio le scuole<br />

si stanno attivando ad una larga partecipazione, grazie alla sensibilità dei<br />

presidi e dei docenti che promuovendo l’iniziativa della rassegna, testimoniano<br />

le capacità espressive e i valori che sono propri di tanti studenti. Per<br />

maggiori informazioni visitare i siti Internet: www.ladante.it – www.piaz<br />

zalta.it – www.cadnet.marche.it.<br />

Sandro Tiberi

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